Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

Fermo Posta

Apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Domande e relative risposte saranno pubblicate ogni venerdì. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Caro Giuliano, ora non ci sono più scuse. Il Pisa è forte, secondo
in classifica, gioca bene, segna molto e vince. E allora perché la
gente non viene a gremire l’Arena Garibaldi? Siamo diventati tutti di
bocca buona, non ci vogliamo sporcare con la serie C? Ma qui siamo al
manicomio…

Edera 76

Anche gli scettici hanno avuto la loro… Tu non li vuoi definire
corvi, ma forse non segui tutti i siti internet che discutono del
Pisa. Quando le cose non andavano bene i “muri” erano pieni di
messaggi, il dibattito era feroce. Ora che le cose vanno bene, vince
l’apatia. Sono le vittorie del Pisa che li hanno messi a tacere tutti
quei soloni che non aevano fiducia nei giovani, che non potetvano patire
Perez… Beh, grazie del vostro silenzio.

Paolo e Vittoria

Non per fare il guastafeste, ma mi dite perché non è ancora stato
sottoposto a Perez il rinnovo del contratto? Si ha un bel dire che
l’accordo c’è, però non si mette nero su bianco e si tira alle lunghe.
Ora sento anche qualche altro discorso… Stai a vedere che Perez a
giugno se ne andrà a parametro zero. Sarebbe l’ennesima fregatura.

Eridanio V.

LE RISPOSTE

Edera, Paolo e Vittoria pongono, sia pure in maniera diversa, pongono
lo stesso problema: la fiducia nel Pisa. Nessuno può negare che la
squadra merita un seguito maggiore e più caloroso per quanto di buono
ha fatto vedere in questo scorcio di campionato. E però bisogna
prendere atto della realtà, una crescente disaffezione che è difficile
contrastare.
I risultati, quelli ottenuti e quelli che auspicabilmente verranno,
ci diranno se questo processo ha intrapreso una strada irreversibile.
Personalmente non lo credo e soprattutto non lo auguro.
La prima lettera, quella di Edera, pone l’accento anche su un aspetto
di questa disaffezione, vale a dire la forte criticità del pubblico.
Nessuno la contesta, ognuno si regola a proprio modo e non sarebbe una
facile condanna a farci comprendere le ragioni di quello scetticismo
che spesso genera, sui siti internet dei tifosi, un sovraccarico di
polemiche del tutto incomprensibili. Ricordo di aver letto alcune
affermazioni, durante l’estate, ai limiti della paranìa, tanto che un
giorno mi domandai cosa avrebbe pensato un giovane calciatore, in
procinto di essere trasferito al Pisa, se ne avesse letti soltanto
alcuni… Forse sarebbe scappato a gambe levate.
Però bisogna considerare che la polemica e la critica stuzzicano
dialetticamente assai più dell’ellogio e del consenso e che i tifosi
del Pisa, a torto, considerano la serie C (la chiamo così per capirci
megliko) una disavventura, un incidente della storia del calcio
italiano. Poi, se vanno a vedere, dei cento e passa anni di storia
nerazzurra, dobbiamo prendere atto che la maggior parte li abbiamo
disputati appunto in serie C. E’ un problema di bocca (buona o cattiva
che sia) ma anche di ambizione e di amore. Io mi ostino a volerla
considerare così, anche se in effetti quella definizione di “soloni”
la trovo in qualche caso assai appropriata. E comunque meglio di
quella di “corvi”, che sottointende un malanimo a cui non credo.
Eridanio mette lde dita in un piatto che… scotta. Anche in questa
rubrica di lettere abbiamo già parlato del contratto di Perez. Ricordo
di aver riferito la versione ufficiale della società: è solo un fatto
formale, l’accordo c’è. Già, domanda Eridanio, e allora perché non lo
si sottoscrive?
Domanda legittima, risposta difficile. Si può andare solo nel campo
delle ipotesi: il Pisa non aveva grande fretta di rinnovare il
contratto a Perez perché ne ha già uno che lo vincola fino al 30
giugno. La scelta della società è stata precisa e netta: fiducia al
ragazzo pugliese. Però… Una piccola precauzione: del prossimo
contratto parliamone più avanti, quando avrai dimostrato di meritare
la nostra fiducia. L’esatto contrario di quella che si definisce una
scommessa. Se ci si credeva, in Perez-goleador, bisogna crederci fino
in fondo, senza riserve. Adesso nella definizione del contratto
entrano in gioco delle variabili, che sono il cresciuto valore di
mercato del giocatore, le sue aspirazioni, il ruolo del suo
procuratore, il possibile interesse di qualche altra società, magari
più ricca se non più blasonata del Pisa.
Ecco che il quadro, relativamente al rinnovo del contratto, si
complica. E’ la conseguenza di quellal legge, molto civile, che ha
riconosciuto ai calciatori di essere (o di divenire) proprietari di se
stessi, ma non ha tenuto conto che le società di calcio, se non
possiedono i tesserini dei loro giocatori, sono gusci vuoti, spogliate
dell’unico patrimonio possibile.
Bando alle previsioni e ai massimi sistemi. Godiamoci i gol di Perez
in nerazzurro. Il ragazzo non fa mistero di stare bene a Pisa, di
essere attaccato alla maglia e di aver senso della gratitudine per chi
ha avuto fiducia in lui e l’ha valorizzato. Domani è un altro giorno,
si vedrà.

GIULIANO FONTANI

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2 Comments

  1. massimiliano

    02/11/2012 at 17:43

    in questa serie c forse il solo lecce ci è superiore, quest’anno bisogna puntare al primo posto che ne pensi? forza pisa.

  2. andrea elbano

    02/11/2012 at 15:57

    Sono convinto che paradossalmente l’era Romeo ha danneggiato il tifo di oggi condizionandolo a quei ricordi che tali restano, come i sogni. E’ vero che il Pisa ha frequentato più la serie C che le altre categorie(ma la C di un tempo vale forse la B di oggi), ma il problema del pubblico scarso per una piazza che da sempre è stata tra le prime in Italia ha origini recenti, dalla introduzione della tessera mai digerita dai Pisani come invece è stato fatto dalle altre tifoserie che si sono assoggettate.Gli Ultras sostengono che il Pisa è una fede e come tali si comportono.La tessera ha sconvolto il loro modo di essere presenti e di come tifare la loro squadra e piano piano si sono allontanati umiliati,ma non sconfitti.Io li capisco, ma vorrei però che anche loro capissero che il Pisa oggi ha bisogno del loro tifo senza il quale non riusciremo MAI a ritornare dove tutti vorremmo.

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