Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

Fermo Posta

Apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info @ ilpisasiamonoi.it

DOMANDE

Caro Giuliano,
Non credi che dovremmo, noi pisani, ringraziare il livornese Matteini? E’ stato lui, con quella provocazione dopo il gol, a infiammare il pubblico dell’Arena e indirettamente a spingere la squadra verso la vittoria. Nei panni dell’allenatore della Reggiana l’avrei mandato a quel paese.
Massimo C.

Caro Fontani,
fammi sognare: battiamo il Foligno e rilanciamo la corsa verso i play off. Che ne dici?
Paolo 76

Caro Fontani,
bisogna guardare in faccia la realtà: il Pisa è una discreta squadretta ma non era attrezzata per puntare alla promozione e ho l’impressione che con questa dirigenza non siano speranze neppure pere il futuro. L’arrivo di Lucchesi, si disse, sarebbe stato accompagnato dall’ingresso in società di una cordata di imprenditori. Invece Battini è solo, con i debiti nei confronti di Cammilli, gli stipendi e i contributi da pagare, i soliti bagni di sangue con gli steward della sicurezza. Ma dove vogliamo andare?
Giovanni (Cascina)

LE RISPOSTE

Credo che l’allenatore della Reggiana, al di là delle parole di circostanza, ce l’abbia mandato davvero a quel  paese. Ma si sa, le reazioni dei giocatori dopo i gol, avrebbero bisogno più di uno psichiatra che di un allenatore. Quello di Matteini è apparso uno sfogo inconsulto, una provocazione premiditata, che senso aveva altrimenti quella maglietta degli ultrà del Livorno esibita all’Arena? Mi chiedo se mai un giocatore pisano avrebbe fatto una cosa simile dopo una rete realizzata all’Ardenza. Credo di no. I livornesi invece lo fanno, per un palese complesso d’inferiorità, una frustrazione atavica per un’identità riconosciuta come subalterna.

 

Dico che sognare è bello e non costa niente. Però non facciamoci illusioni. Piuttosto questa esperienza serva a qualcosa, anzitutto che si è buttata una stagione che per mille motivi poteva regalare ben altre soddisfazioni. Il rammarico, se penso a quelle tre partite perse in casa consecutivamente, è tanto. Così come il rimpianto per non aver fatto il salto di qualità con il mercato di gennaio. Forse anche la società, a quel tempo, con quella serie di rovesci,  perse entusiasmo e fiducia. Comprensibile. Ma d’ora in avanti c’è tempo per costruire una squadra più forte e più competitiva.

 

Il Pisa andrà dove sarà possibile che vada una società di Prima divisione che non intende fare il passo più lungo della gamba per non trovarsi davanti al terzo fallimento della sua storia. Dunque piccoli passi. E’ vero: l’arrivo di Lucchesi aveva generato speranze unanimi. Si era parlato di un programma ambizioso ed era stata balenata l’ipotesi dell’ingresso di altre forze economiche. Ma così non è stato e in questo modo, oltretutto, si è contribuito a creare intorno a Battini un alone di scetticismo rispetto alle sue possibilità e alla sua volontà di allestire una squadra da promozione. Pessima operazione mediatica, che il Presidente non meritava proprio nel momento in cui per garantire un futuro al Pisa si era smarcato dall’ingombrante presenza di Camilli, Adesso sembra che quel programma amizioso sia rimasto una mozione degli intenti perché di capitali da investire, oltre le spese di gestione, non si è mai parlato. Di buone intenzione è lastricata la via del paradiso, ma per la serie B le buone intenzioni potrebbero non essere sufficienti.

 

GIULIANO FONTANI

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2 Comments

  1. andrea elbano

    23/03/2012 at 19:50

    Secondo me Lucchesi stà facendo quello che BISOGNA fare per iniziare un progetto:PULIZIA!!!!Se è stata accordata la fiducia al D.G. sarà lui a programmare il futuro della società e a prendersene la responsabilità.Le critiche sui “se..” e i “ma…” non servono a niente, solo a fare confusione.Giudicate Lucchesi fra tre anni e non oggi,farlo oggi non ha senso.

  2. MICHELE

    22/03/2012 at 13:10

    Ho l’impressione che il dg Lucchesi sia stato chiamato solo per fare piazza pulita di tutto il “personale” dipendente esistente al tempo…e anche di una nutrita fetta di giocatori (Carparelli in primis…) per risparmiare su tutti i loro contratti, ma allora come puo’ il “buon” BABBO BATTINI …dire che il prossimo anno punteremo al salto di categoria?
    Cosa si puo’ fare per non ripetere un ennesima annata di stenti e di promesse mancate avendo come unico obiettivo la salvezza?…..ma Palmas e Minguzzi, oltre a tutto lo staff del settore giovanile mandato via di volata (Baggio, Lavezzini ecc.)…avevano fatto cosi’ male per avere questa epurazione?….poi ci si domanda come mai (provvedimenti questurini a parte) all’Arena non ci va ormai piu’ nessuno?

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