Il Pisa Siamo Noi

Fermo Posta

Fermo Posta

Apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani. Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno. Per inviare una domanda basta commentare questo Post oppure via email a info@ilpisasiamonoi.it

LE DOMANDE

Ho sempre sostenuto Battini, che è uno dei pochi imprenditori della provincia di Pisa disposto a cacciare dei soldi per la nostra squadra di calcio. Però adesso mi pongo un paio di domande. La prima: Battini è in grado di soddisfare le aspettative di una tifoseria che in Lega Pro si sente stretta? La seconda: Ma è possibile che il nostro presidente ogni volta che apre bocca riesca a spegnere anche quel barlume di entusiasmo che si accende tra gli sportivi? Non fa altro che piangere miseria, non rinnova i contratti ai migliori giocatori, dice di puntare sui giovani (in prestito), su qualcun altro che dovrebbe venire a giocare gratis o quasi, che la squadra sarà fatta con i saldi di mercato, a fine luglio, quando tutti avranno scelto i pezzi migliori. Ma è possibile che nessuno lo consigli di spargere un po’ di ottimismo?

Amerigo C.

Si va, senza alcuna prospettiva, verso un altro campionato di serie C con il solo obiettivo della salvezza. Inutile girarci intorno: Lucchesi dice che a questo momento non sa ancora su quale budget può contare. O forse non lo vuole dire perché fin troppo risibile. Battini si vanta molto di aver fatto fronte ai suoi impegni economici e di aver messo i conti in sicurezza, evitando penalizzazioni in classifica. Ma questo è il suo dovere di presidente, altrimenti che ci starebbe a fare? Di questo passo avremo l’Arena vuota. Io, ad esempio, quest’anno aspetterò l’ultimo momento prima di fare l’abbonamento. E sono uno che l’ha sempre fatto da 25 anni a questa parte.

Carlo C.

Intorno al Pisa grava un’incertezza totale. Non sappiamo ancora se davvero Pane sarà il prossimo allenatore. Lucchesi ha detto che manca solo la firma, che è una formalità. Intanto però la firma non c’è…

Gigio 88

Personalmente non sono affatto soddisfatto della conferma di Pane. Al di là della sua competenza e della sua esperienza (tutte da dimostrare) mi sembra un allenatore troppo attento a soddisfare le richieste della società. Insomma non mi sembra abbia la personalità per imporsi e farsi sentire con il direttore generale e con il presidente. E poi, lasciatemelo dire, non capisco proprio come abbia fatto a privarsi di un giocatore come Tremolada, che è un autentico talento, per far posto a dei giocatori che non gli dovrebbero neppure legare le scarpe.

A. Verricelli

LE RISPOSTE

Amerigo pone una domanda difficile che presuppone una risposta complessa. Battini è un dirigente di un calcio di altri tempi. Questo non significa che sia anacronistico o fuori posto nel calcio di oggi. Il suo è lo stile di un anziano e navigato imprenditore abituato ad un sano realismo, che consiste nel rappresentare le situazioni senza infingimenti e a dire quello che pensa senza badare ai riflessi che possono avere le sue parole. Esattamente il contrario di quel che auspica il nostro interlocutore. Battini pensa che questo calcio costa troppo, che il pallone gonfiato a dismisura rischia di scoppiare e che ai dirigenti tocca dunque di andare in una direzione precisa, quella del ridimensionamento delle richieste e dei privilegi. E’ anche convinto che la crisi recessiva del paese si rifletterà sul mondo del calcio, con la conseguente messa in liquidazione di tante società e lo svincolo di molti giocatori. In un mercato rispettoso delle regole principali l’aumento dell’offerta coincide automaticamente con un ribasso dei prezzi. Battini, dicevo, queste cose le pensa e le dice. Senza girarci intorno e soprattutto senza preoccuparsi che queste riflessioni non entusiasmino i tifosi. Gli si può rimproverare questo? Tieni presente, caro Amerigo, che Battini è circondato da persone (Lucchesi, Silvestri) che sanno bene come gestire i rapporti con i media, che sicuramente lo consiglieranno per il meglio. Ma Battini è consapevole di essersi guadagnato sul campo la sua libertà e la sua autonomia.
Carlo ha tutto il diritto di aspettare a rinnovare l’abbonamento. Dispiace abbia perso la fiducia che per 25 anni, come dice lui, l’aveva portato a sottoscrivere aprioristicamente la tessera del Pisa. Non deve però sminuire il vero merito di Battini, quello di aver assicurato la messa in sicurezza i conti della società e di aver evitato le penalizzazioni in classifica. Il nostro amico queste cose le da per scontate, anzi del tutto naturali. Ma si guardi intorno: veda quanti dirigenti non hanno adempiuto a questo dovere, magari mettendo insieme formazioni che sulla carta avevano tutto per vincere il campionato. Questa cosa così naturale e scontata – è bene ricordarlo – appena ad aprile è costata diverse centinaia di migliaia di euro.
La conferma di Pane. Gigio e Verricelli affrontano il tema da angolazioni diverse. Il primo trae dalla (finora) mancata firma dell’allenatore un motivo di incertezza sulla prossima stagione del Pisa. Francamente anch’io penso che se si tratta davvero di una semplice formalità sarebbe bene porre subito fine al problema, prima di generare chissà quale sospetto sulle reali intenzioni o sui dubbi del tecnico e della società. Diversa è la valutazione sull’allenatore. Il Pisa ritiene di confermare Pane perché soddisfatto del finale di campionato e crede di dovergli dare la possibilità di continuare il lavoro. Le qualità del trainer, però, non possono essere valutate sull’impiego di Tremolada. Il ragazzo è tecnicamente molto dotato e l’ha dimostrato anche a Pisa. Agonisticamente è un po’ meno preparato e nella seconda parte del campionato la squadra aveva bisogno di combattenti per uscire dal tunnel della crisi di risultati. Tremolada è rimasto fuori, ma queste sono dinamiche che spesso prescindono dalle valutazioni tecnicheomplessive.

GIULIANO FONTANI

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6 Comments

  1. Riccardo Bolelli

    04/06/2012 at 18:45

    Sono daccordo, a tutti piacerebbe lo squadrone che stravince sempre, poi quando la squadra fallisce si piange disperati. Oggi non è il momento di pazzie ma di un sano realismo provinciale, perchè quello siamo, ma pian pianino, sono convinto che ci toglieremo grandissime soddisfazioni!

  2. andrea elbano

    04/06/2012 at 17:20

    Personalmente mi sento in dovere di ringraziare Battini per come ci ha aiutato e continua a farlo, ma dovrebbe trovare imprenditori disposti a finanziare un progetto importante innanzitutto per la ristrutturazione ed il potenziamento del settore giovanile e,in un secondo momento,la costruzione di una squadra capace di vincere il campionato e assestarci in una categoria più visibile per rimanerci più a lungo possibile, ma senza fare voli pindarici perchè il risveglio poi sarebbe orribile e noi ne sappiamo qualcosa!!!!! Cosa ne pensa sig Fontani?

  3. edo

    04/06/2012 at 15:39

    D’accordissimo con Stefano

  4. Stefano

    02/06/2012 at 15:16

    Cito:”Non deve però sminuire il vero merito di Battini, quello di aver assicurato la messa in sicurezza i conti della società e di aver evitato le penalizzazioni in classifica.”
    La logica di questo discorso mi sembra lacunosa o parziale: se vivo in un Paese pieni di deliquenti devo andare a giro a bullarmi di esser onesto? O fa parte dell’onestà stessa il vivere il rispetto delle regole come dovere e non come qualità? Altrimenti in Italia ci possiamo tutti vantare di esser privi di carenze che altri (magari anche la maggioranza) hanno. Devo vantarmi di non andare a puttane o di pagare le tasse(caratteristiche che appartengono spesso a chi ha più potere di noi)?Devo vantarmi di fermarmi al semaforo rosso o di non arrotare i passanti sulle strisce? Potrei andare avanti…ma il punto secondo me è un altro: Pisa è una grande realtà calcistica e come tale merita (e secondo me dovrebbe pretendere senza compromessi) una grande società, il resto sono parole portate via dal vento e che non fanno certamente tornare l’entusiasmo che meritiamo. Parlando di sano realismo: il calcio a Pisa (vedi anche discorso giovanili,rosa,strutture-volendo tralasciare l’aspetto entusiasmo)sta morendo. Ora più di 2 anni fa quando eravamo in D. Questo perché 2 anni fa avevamo sogni,aspettative,speranze,entusiasmi ed orgoglio. Ed è di questo che si nutre la passione e la fede calcistica.

  5. pierpaolo

    02/06/2012 at 11:51

    vorrei chiedere come mai persone sempre vicine al pisa come busti e donati
    sono andati a mettere i soldi sullo sporting san giuliano terme e non sulla vera
    società nerazzurra……litigi o ripicche con il presidente battini?
    grazie e saluti

  6. Richard Gabbrielli

    02/06/2012 at 00:58

    Buon giorno a tutti e un caro saluto da Hiroshima, Giappone.

    Secondo me, senza “un sano realismo” rischiamo di ritornare ai tempi di Covarelli e Pomponi o di sparire completamente.

    Forza Pisa

    Saluti

    Richard

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