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Ancona – Pisa 2 – 0 : Un Commento Alla Partita E Le Pagelle !

pagelle e commento

Ancona-Pisa Commento

E dopo lo schiaffo arrivò il pugno. Forte e deciso nello stomaco. Ad Ancona il Pisa si esibisce nella peggiore interpretazione della stagione e soccombe per due a zero al cospetto di un avversario quadrato, compatto e convinto, capace di capitalizzare al meglio i due splendidi goal di Cazzola prima e dell’ex Pedrelli poi.

Attenzione : i padroni di casa si sono fatti preferire sotto tutti gli aspetti, a cominciare dalla grinta e dalla cattiveria agonistica messa in campo per tutti i novanta e più minuti di gioco ; al contrario i neroazzurri falliscono del tutto la prova, sia collettivamente che singolarmente, ed alla fine riescono a partorire un paio di mezze occasioni – un colpo di testa di Lisuzzo di poco a lato ed un tiro dalla distanza di Tabanelli che sfiora la traversa – permettendosi pure di fallire a tempo scaduto un calcio di rigore con Mannini, la cui conclusione a mezza altezza è ben deviata dal giovanissimo portiere dorico Lori, fino a quel momento autentico spettatore non pagante.

Sono molte le considerazioni da fare di ritorno dalla trasferta in terra marchigiana : probabilmente spinto dalle vittorie della Maceratese e della Spal nella giornata di sabato mister Gattuso abbandona il fidato 3-5-2 degli ultimi mesi per sposare un maggiormente offensivo 3-4-3 con Varela alle spalle della coppia offensiva formata da Eusepi e Montella, mentre nel pacchetto arretrato si segnala il rientro in campo di Lisuzzo dopo il lungo stop al posto di Polverini. Il cambio di modulo però non paga affatto, visto che Varela è la controfigura del giocatore ammirato nel corso del girone di andata ed a centrocampo Makris e Ricci non riescono nè a contrastare le folate dei padroni di casa – sempre in superiorità numerica – nè tantomeno a rifornire adeguatamente i due attaccanti, lasciati alla mercè di capitan Mallus e compagni. Come se non bastasse l’Ancona ha la bravura e la fortuna di fare due goal nei due primi tentativi verso lo specchio della porta neroazzurra – sassata terrificante di Cazzola dai trenta metri ed inserimento perfetto di Pedrelli sul secondo palo con sinistro al volo letale per l’incolpevole Bindi – e con il Pisa di questo pomeriggio la contesa si chiude praticamente alla mezz’ora del primo tempo.

La ripresa è per i colori neroazzurri una lenta agonia fino al novantesimo minuto, nonostante gli ingressi sul terreno di gioco di Verna – nell’occasione fuori capitan Rozzio per noie muscolari e Pisa che passa al 4-3-3 – Tabanelli e Peralta. L’Ancona non fa nessuna fatica a mantenere il doppio vantaggio ed alla fine dei conti l’unica vera occasione da goal per gli ospiti è il calcio di rigore in pieno recupero (fallo di Konate, espulso, su Peralta) che Mannini si fa respingere da Lori. Termina così nel peggiore dei modi una domenica nerissima per i Ringhio Boys che vedono scappare la Spal a più nove punti in graduatoria e vedono avvicinarsi minacciosamente la Maceratese ad una sola lunghezza, uno scenario francamente impensabile appena quindici giorni or sono. Ma più che la classifica è la prestazione a destare non poche preoccupazioni : dove è finito quel veleno tanto caro a mister Gattuso ? Dove è finita quella cattiveria agonistica che aveva portato capitan Rozzio e compagni  a recuperare partite che sembravano compromesse come quella di Carrara ? Sono queste le domande che con ogni probabilità toglieranno il sonno a non pochi tifosi neroazzurri, anche perchè certe caratteristiche non si trovano neppure nel mercato di gennaio.

Già, il mercato. Nel calderone dell’analisi post partita sono entrate anche le scelte compiute dalla dirigenza e dallo staff tecnico in sede di mercato di riparazione, visto che finora i nuovi innesti non hanno portato l’apporto sperato. Anzi, certi equilibri e certi meccanismi che avevano contraddistinto il Pisa del girone di andata sembrano essere venuti meno in queste ultime due gare e lo stesso tecnico neroazzurro ha parlato apertamente di qualche muso lungo di troppo durante gli allenamenti. Il dato incoraggiante è che domani – lunedì 1 febbraio – si metterà la parola fine alle trattative in terra meneghina e da martedì si potrà lavorare finalmente con un gruppo che rimarrà immutato fino alla fine del campionato, senza più giocatori che vanno e che vengono di continuo quasi che si stesse parlando di uno scalo ferroviario. Il che è un dato senza dubbio positivo.

Insomma, un bel puzzle che soltanto la professionalità e la competenza del direttore Fabrizio Lucchesi e di mister Gattuso riusciranno a ricomporre nel migliore dei modi. Con la speranza che la tifoseria neroazzurra capisca la delicatezza del momento e si stringa attorno alla squadra evitando polemiche al momento sterili, inutili, nocive ed inopportune. Sì invece alle critiche costruttive e ad un’analisi lucida ed imparziale del momento, fattori che potrebbero portare a riempire i gradoni dell’Arena con una consapevolezza nuova e con l’obiettivo di dare una mano fattiva alla costruzione del sogno neroazzurro.

Ultima cosa : francamente non mi va di quantificare con un freddo numero le prestazioni di capitan Rozzio e compagni. Preferisco dilungarmi nei commenti individuali lasciando a coloro che li leggeranno il compito di dare un voto ai giocatori neroazzurri. Di certo non è un mezzo voto in più o in meno a cambiare la sostanza di quanto sto per scrivere.

Ancona Pisa Pagelle

Bindi : Incolpevole sui due goal subiti, per il resto si limita ad un paio di uscite un pò troppo avventurose.

Avogadri : Fa fatica in entrambe le fasi, non si ricorda un suo inserimento offensivo decisivo ed è assente ingiustificato nella chiusura su Pedrelli in occasione del raddoppio dei padroni di casa.

Crescenzi : Alla fine è uno dei più positivi visto che Cognigni non la vede praticamente mai e Casiraghi è costretto a girare assai largo. Il problema per il Pisa è che l’Ancona trova altri modi per far male a Bindi.

Rozzio : Gioca una mezz’ora in precarie condizioni fisiche ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca. Fintanto che rimane in campo non sfigura, a testimonianza del fatto che quest’oggi il reparto arretrato è quello meno colpevole della sconfitta.

Lisuzzo : Ritorna titolare dopo il lungo stop per il fastidioso problema al ginocchio e riparte da dove aveva lasciato, ovvero da una prestazione con pochi fronzoli e con tanta sostanza. Fallisce il possibile pareggio con un colpo di testa sgangherato a pochi passi da Lori.

Makris : In un centrocampo a quattro fa una fatica del diavolo, visto che sembra al momento non avere il passo giusto per contrastare avversari che vanno al doppio della sua velocità. Latitante anche in fase di impostazione del gioco, giustamente lasciato negli spogliatoi all’intervallo.

Mannini : Come contro il Teramo non riesce a fare la differenza nè con le sue progressioni sull’out sinistro nè tantomeno con i calci piazzati ; fallisce addirittura un calcio di rigore che avrebbe potuto dimezzare il passivo (ma non cambiare le sorti della contesa) ed in generale dà la sensazione di essere particolarmente nervoso. Di certo non un buon segno.

Ricci : Cantare e portare la croce non è facile per nessuno, specialmente per un classe 1994 abbandonato dai compagni di reparto ; il buon Matteo ci prova ma i risultati lasciano a desiderare ed in fase di interdizione dimostra di difettare di fisicità.

Eusepi : Non la vede praticamente mai nonostante provi a sbattersi a destra ed a manca ; solo al novantesimo minuto riesce a mettere Peralta tutto solo davanti a Lori con una pregevole sponda.

Varela : Dove sei finito Nacho ? Il 2016 ci ha riconsegnato un giocatore lontanissimo parente dello splendido atleta ammirato nel corso del girone d’andata. Questo pomeriggio gioca da trequartista ma non gli riesce praticamente niente, mancando clamorosamente anche sotto l’aspetto temperamentale.

Montella : Vedi Eusepi ma con un nervosismo addosso che per poco non gli costa l’espulsione. Anche lui in netta flessione rispetto al 2015.

Verna : Entra al posto di Rozzio per andare a comporre un centrocampo a tre ma i risultati sono poco apprezzabili, visto che non riesce mai a rendersi pericoloso con i suoi inserimenti.

Tabanelli : Esordio in maglia neroazzurra per l’ultimo arrivato ma entra quando la gara è pressochè finita. Da rivedere, anche se si sono intraviste qualità interessanti.

Peralta : Si conquista il calcio di rigore con un ottimo inserimento ed almeno ha il merito di provarci fino alla fine con i suoi dribbling.

Gattuso : La scelta di passare al 3-4-3 non paga assolutamente : il Pisa tira in porta per la prima volta dopo più di un’ora di gioco e riesce ad inquadrare lo specchio della porta dorica soltanto su calcio di rigore al novantesimo minuto. La sensazione dall’esterno è che i suoi ragazzi abbiano perduto non poche certezze nel corso di questo mese di gennaio, forse a causa delle variazioni apportate dal mercato di riparazione. Adesso la priorità è capire fin da subito che si può essere protagonisti ed ambiziosi anche difendendo il secondo posto e giocandosi le proprie chance ai play off nella maniera migliore possibile. E per far questo il modo migliore è fare più punti possibili da qui fino alla fine del campionato. Con una preghiera finale, mi si consenta l’ardire : chi non se la sente di dare una mano per la conquista di questo obiettivo farebbe bene la domenica a trovare qualcosa di alternativo all’Arena Garibaldi.

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7 Comments

  1. mau1933

    01/02/2016 at 17:11

    Mi sembra che in poche parole,e soprattutto senza entrare nel merito del perchè,del come,del chi ne ha colpa,et similia,Foggiano 82 abbia veramente colto quale sia e debba essere in questo momento l’atteggiamento della tifoseria.Non c’è comunque da dubitare che la stragrande maggioranza dei tifosi la pensi allo stesso modo e aiuti,come da sempre,la squadra ad uscire dal tunnel in cui si è infilata.Almeno in questo non c’è niente da temere.Il resto spetta a chi di competenza per inequivocabile diritto e dovere.

  2. mau1933

    01/02/2016 at 10:54

    C’è da condividere pienamente il commento alla partita appena letto.E’ veramente un ottimo esempio di giornalismo professionale ben raro anche a presunti superiori livelli mediatici.Sarebbe bene che lo leggessero i filosofi dell’ “io l’avevo detto”,che certamente non mancheranno di esternare la loro soddisfazione.Un tipo di filosofia incondivisibile per la quale non esiste altra critica se non distruttiva:una critica che avrebbe perpetuato l’età della pietra.Per questo.piu’ che pertinente e giusto l’invito conclusivo a questi signori di restare lontano dall’Arena.Il calcio è questo,forse piu’ spesso un sogno che una realtà,ma pur sempre un giuoco che bisogna accettare come tale,pensando positivo specialmente quando non volge a nostro favore.Questo è il momento di pensare in tal senso.Ed infine rispetto per il ruolo che a ciascuno compete.

  3. Antonio

    01/02/2016 at 10:19

    Continua a latitare il gioco di squadra, impegno e numeri di qualche giocatore non bastano a vincere piu di qualche partita. Ormai non regge più la scusa del poco tempo avuto per assemblare la squadra, dopo venti giornate si continua a cambiare modulo e formazione ma di schemi di gioco ancora zero, confusione mentale o incapacità di chi siede in panchina? A Gattuso va ricosciuto il grande merito di aver tenuto unito il gruppo durante il periodo burrascoso attraversato dalla società e speriamo che sia finito qui, questo grazie anche al prestigio dovuto al suo passato di calciatore ma fare l’allenatore è un’altra cosa, d’altra parte i tre tentativi precedenti non depongono certo a suo favore.

  4. mauro

    01/02/2016 at 09:02

    e se fatto schifo…..che lucchesi e Gattuso….ad eusepi un passano mai il pallone…siete cei…..sono da zero ecco il voto….altro che serie b si rischiano anche i play off……teramo squadretta e l’ancona ha fatto un figurone perché se fatto caare moi ma proprio caaree dissenyteria acuta…Gattuso muto in panchina ci redo un capiva nemmeno lui gli schemi….e lucchesi panzovilla a chiacchera ma caaa chiaccheri…..

  5. AGOSTINO

    01/02/2016 at 08:57

    UNA DIFESA BRUTTISSIMA, ABBIAMO DEGLI ESPERTI IN PANCHINA E DELLE BUFALE IN CAMPO, SI DEVE INVERTIRE, VALUTARE I GIOCATORI PER ESPERIENZA E NON PER SIMPATIA, E FAR SCENDERE IN CAMPO GIOCATORI ESPERTI ALTRIMENTI NON SI VA DA NESSUNA PARTE

  6. foggiano82

    01/02/2016 at 07:34

    È in questo momento non facile che i tifosi devono far sentire la propria vicinanza alla squadra….vamos Pisa sempre! !!

  7. Raffaele

    01/02/2016 at 05:52

    La tua disamina non mi trova d’accordo su alcuni punti: i tifosi fanno bene a criticare e devono farlo perché sono stati fatti innesti non necessari; di conseguenza mister Gennaro e’ stato costretto a cambiare i suoi moduli! Ma sappiamo bene che squadra che vince non si cambia! Quello che mi preoccupa è la professionalità e la tenuta psicologica dei giocatori! Bindi è colpevole sui due goal ( ho visto gli highlights e i due tiri non mi sembravano affatto irresistibili) tanto quanto Mannini a tirare un rigore così inguardabile! Credo che ancora una volta è la Società ad aver toppato clamorosamente e mister Gennaro dovrà con pazienza ricostruire lo spogliatoio al più presto perché ho visto una preoccupante demotivazione in campo! E non demonizziamo i tifosi perché loro sì che ci mettono il cuore!!!!!! FORZA PISA FOREVER!!!!!!

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