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Ascoli – Pisa…Un Commento alla Partita e le Pagelle

Pagelle

Chi di rigore ferisce, di rigore perisce. Così, con il più classico dei contrappassi danteschi, il Pisa, dopo due gare vinte grazie ad una trasformazione dagli undici metri, vede interrompersi la sua serie di vittorie e di risultati positivi, proprio grazie ad calcio di rigore trasformato da Tripoli. La gara si era messa bene, anzi, più che bene; infatti, dopo un’iniziale supremazia dei bianconeri, che avevano raccolto ben 5 angoli nella prima mezzora, senza però risultare mai pericolosi, i Nerazzurri erano riusciti a portarsi in vantaggio con Rachid Arma bravo a raccogliere uno splendido angolo di Cia e a battere Pazzagli con il suo colpo preferito, quello di testa. Ma la gioia dura poco, soltanto sei minuti più tardi, Tripoli tira fuori il coniglio dal cilindro e dai venti metri calcia una punizione balisticamente perfetta che lascia l’incolpevole Provedel letteralmente di sasso. Poco dopo, Rozzio, dopo un brutto colpo alla testa, deve abbandonare il campo, niente di particolarmente preoccupante, ma il ragazzo non può continuare e al suo posto entra Kosnic. Il primo tempo si chiude, dopo ben 5 minuti di recupero, sul risultato di 1 a 1.

In avvio di ripresa il Pisa sembra partire meglio della squadra di Destro, una buona triangolazione fra Mannini e Napoli e una conclusione dalla distanza di quest’ultimo fanno ben sperare; ma, al 55′, un goffo intervento di Kosnic su Cipriani induce l’arbitro a concedere il rigore e ad espellere il difensore serbo. Tripoli realizza spiazzando Provedel e per i Nerazzurri, sotto di un gol e con un uomo in meno, la strada si fa decisamente in salita. Nonostante l’inferiorità numerica i ragazzi di Cozza, quest’oggi in tribuna per squalifica, provano a reagire, sfoderando un coraggioso 3-4-2. Arma, Napoli e Sabato provano a raddrizzare le sorti della gara con conclusioni che però sono, o imprecise, o poco fortunate. Quando, a venti minuti dalla fine, anche Cipriani, doppio giallo, viene allontanato dal campo e viene ristabilita la parità numerica, gli schemi saltano completamente: tutti avanti quelli del Pisa, tutti indietro a difendere il prezioso vantaggio gli ascolani. Arma fallisce una golosa occasione da breve distanza, Mingazzini ci prova da fuori, Mannini, pescato ottimamente in area dal neo-entrato Bollino, si fa prendere da un improvviso attacco di frenesia e sparacchia fuori. Sul finale di gara, per una gomitata a Giacomini, anche Arma viene espulso e le speranze del Pisa sono veramente ridotte al lumicino, quando arriva il triplice fischio di chiusura si azzerano, ma soprattutto si insinua la certezza di aver perso una ghiottissima occasione per andare a meno uno dal Lecce. Peccato che proprio in un momento decisivo del campionato, al Pisa sia venuto il “braccino”. Un’ultima considerazione: guardando il tabellino dell’arbitro (3 espulsi e 7 ammoniti) si potrebbe avere l’impressione di una gara fin troppo dura e ruvida, in realtà la gara è stata molto calma…forse anche troppo dal punto di vista agonistico…di conseguenza è da considerare nettamente sbagliato l’eccessivo zelo del Sig. Dei Giudici.

Provedel 6: L’ordinario lo fa sempre, l’impossibile quasi, per i miracoli si sta attrezzando. Sia sulla punizione che, ovviamente, sul rigore non ha grandi responsabilità.

Pellegrini 5,5: Un paio di buoni anticipi e un buon cross, per il resto, spesso indeciso sul da farsi, spinge poco e non con i tempi giusti.

Sabato 5,5: In una circostanza si fa saltare nettamente da un Cipriani visibilmente fuori forma, anche lui non riesce a spingere molto.

Mingazzini 6: Solo una brutta palla persa, poi tanta quantità e presenza nel settore nevralgico del campo, buone chiusure e qualche buona palla in profondità.

Rozzio 5: Distratto ed indeciso in più di una circostanza esce alla fine del primo tempo per un brutto colpo in testa.

Goldaniga 5,5: Anche per lui qualche distrazione e leggerezza in più del solito che mettono in difficoltà i suoi compagni di reparto.

Mannini 5,5: Frenetico quando gli capita sui piedi la palla del pari e spesso troppo nervoso, tanto che l’arbitro lo prende di punta e non gliene fischia una.

Parfait 6: Lavoro oscuro ma costante. Questa, in sintesi, la sua partita in una gara in cui in molti hanno reso al di sotto degli standard.

Arma 6: Come sempre si dedica con efficacia al lavoro di sponda, segna la rete del vantaggio salendo in cielo, ma poi, fallisce da due passi la rete del 2 a 2. Sul finale si fa espellere per scorrettezze a gioco fermo, mostrando un nervosismo che poco gli appartiene.

Cia 6,5: Giocate semplici, ma sempre efficaci, sul il cross che consente ad Arma di segnare lo 0 a 1, quando si trova a dover difendere si rende sempre utile piazzandosi al posto giusto nel momento giusto.

Napoli 5: Passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Impreciso negli appoggi e in un paio di circostanze prova conclusioni che si rivelano poi velleitarie. Sul finale viene sostituito da Bollino.

Kosnic 4,5: Gioca pochissimo, una decina di minuti, ma riesce a fare parecchi danni atterrando Cipriani in area. Rigore contro e Pisa in 10.

Forte 5: Al contrario di Bollino il suo ingresso non è dei migliori, partecipa poco e risulta poco coinvolto nel gioco.

Bollino 6: Entra quando gli schemi sono totalmente saltati, ma si fa trovare pronto e riesce a partecipare a quasi tutte le azioni, sua la palla che mette Mannini davanti alla porta.

Cozza 6: Difficile gestire la gara a proprio piacimento quando si è in tribuna e sono gli eventi a guidare le sostituzioni. Schiera i suoi ragazzi nel modo che ultimamente ha dato maggiori garanzie, la sua mancanza in panchina si è probabilmente fatta sentire.
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2 Comments

  1. andreabis

    10/03/2014 at 15:53

    si e vero i signori giornalisti dovrebbero guardare e commentare le partite nel verso giusto, con i nuovi arrivi ( compreso Cozza) la cosa non e cambiato di molto le occasioni che si creavano con Pagliari non erano meno di quelle che si creano anche con Cozza, la differenza e un po più di possesso palla a centrocampo, in poche parole un po più di spettacolo per il pubblico i gool non si facevano e si sbagliavano prima ed anche adesso, se il Catanzaro lo ha mandato via un motivo ci sarà, se Parfait che come valore di mercato vale 700.000 a Lecce non giocava un motivo ci sarà, se Mannini e Crescenzi al non Siena non giocavano, qualche domanda bisognerà farsela. la domanda è……? era quasi meglio Pagliari… peccato che con lui ci voleva una di rosa di 35 giocatori perche con lui dovevano correre tutti e tanto e quindi a Novembre la squadra era già scoppiata.

  2. rik

    09/03/2014 at 20:24

    Non ci meravigliamo della sconfitta perché le due partite precedenti vinte su rigore non abbiamo certo impressionato per la supremazia sul campo.Siamo obbiettivi

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