Il Pisa Siamo Noi

Indovina Chi Viene All’Arena …

Bruno-Giordano

Dobbiamo proprio ammetterlo : il Dio che governa il calcio a volte sa essere davvero maligno e malevolo … (anche se probabilmente molti lettori la penseranno nella maniera diametralmente opposta).

Domenica prossima un alquanto anonimo Pisa – Ascoli di Prima Divisione di Lega Pro si trasformerà in una sorta di one-man-show all’americana, con il protagonista che non ti aspetti e che invece si materializzerà come un sogno/incubo sul terreno di gioco dell’Arena Garibaldi.

Il povero tifoso medio neroazzurro pensava di averle viste un po’ tutte dopo quell’infausta estate del 2009 : improbabili guardalinee con gli stivali sotto un diluvio di proporzioni bibliche, squadre che non si presentano e mandano la giustificazione firmata dal maresciallo dei Carabinieri del paese, stagioni salvate per i capelli e play-off perduti all’ultimo respiro ; anche un Degano qualsiasi che torna a Pisa per provare a fare il fenomeno con quella faccia un po’ così.

Ed invece no : sei giorni appena ci separano dal grande ritorno – a volte ritornano, direbbe il grande Stephen King – dell’allenatore-eliminatore-liquidatore, di colui che fece la grande ed impensabile impresa di prendere una squadra a due punti dai play-off e di farla retrocedere direttamente e senza passare dal via (dai play-out, volevo dire …) in poco più di dieci partite.

Un uomo che negli ultimi anni a spasso sulle panchine del Bel Paese  ha collezionato una serie impressionante di contro-medaglie sportive : alla retrocessione inevitabile ed ineluttabile seguiva sempre un poco simpatico fallimento della società, come ben sanno a Pisa, a Messina, a Terni ed in altre piazze più o meno blasonate del nostro calcio.

Ebbene sì, signore e signori : dopo qualche anno di sfortunate comparsate televisive e di improbabili tentativi di fare la spalla tecnica al malcapitato telecronista di turno, l’inossidabile Bruno Giordano torna di nuovo in pista, scende di nuovo in campo, ed il destino gli mette di fronte nientepopodimenoché un esordio all’Arena Garibaldi, su quel terreno di gioco che il 30 maggio 2009 fu teatro di una tragedia sportiva senza precedenti.

Una squadra incapace di fare un solo tiro in porta alle riserve di un Brescia ridotto in dieci uomini per ottanta e più minuti di gioco, con i giocatori delle rondinelle che in alcuni frangenti della partita quasi si scansavano per favorire le giocate degli uomini (?) in maglia neroazzurra, che a loro volta decisero bene di prendere anche il goal dello 0 a 1 piuttosto che provare a giocarsi la salvezza attraverso la lotteria dei play-out.

Impresa titanica, non c’è che dire, ma non per il nostro Bruno, che bel bello si mette le mani nei folti capelli stranamente ancora corvini e fa finta di fare mea culpa per un suicidio sportivo deciso chissà da quanto e chissà da chi (forse dall’incrocio fra Benito Mussolini e Er Piotta che faceva finta di fare il presidente in quella tragicomica stagione sportiva).

Fatto sta che Bruno Giordano è divenuto il simbolo del fallimento nell’anno del Centenario ; perché le cose, come amava ripetere la mia bisnonna, o si fanno bene o non si fanno neppure : perché limitarsi a retrocedere semplicemente in Lega Pro quando invece si può far fallire un sodalizio sportivo che festeggia i cento anni di vita ?

Inutile dilungarsi ancora di più su una storia che qua a Pisa conoscono anche i sassi : rimane il fatto singolare che tale figura domenica salirà nuovamente i gradini della gloriosa Arena Garibaldi, e la speranza di chi scrive queste righe è che il vecchio catino di Via Rindi ribolla a dovere per rendere il giusto omaggio al nuovo allenatore dell’Ascoli.

Perché ricordarsi da dove veniamo può servire a capire per bene dove vogliamo andare.

Perché il soggetto in questione deve capire che certi atteggiamenti si pagano anche a molti anni di distanza.

Perché chi indossa in questa stagione la maglia neroazzurra deve essere edotto a dovere circa i misfatti compiuti da questo signore negli stessi spogliatoi nei quali essi vivono tutti i giorni.

Perché se già c’erano motivi a sufficienza per battere l’Ascoli domenica prossima, da oggi ce n’è uno in più.

Gabriele Bianchi

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2 Comments

  1. BEPPE

    29/10/2013 at 20:45

    Ah se ni fischiano l’urecchi a lu lì, ni fischiano ni fischiano vai!!! FORZA PISA!!!!

  2. Elisabetta Giusti

    29/10/2013 at 13:04

    Semplicemente FAVOLOSO !!!

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