
In una Cetilar Arena da brividi e che ha festeggiato la serie A senza soluzione di continuità Pisa e Sudtirol danno vita ad un match vibrante e divertente terminato con un pirotecnico 3 a 3 ; bravissimi i neroazzurri – scesi in campo con una formazione totalmente inedita – a recuperare nel finale di gara due goal di svantaggio alla compagine altoatesina che comunque grazie al punto ottenuto può festeggiare la salvezza matematica. Pagelle Pisa Sudtirol.
P.S. Nessun giudizio numerico per i calciatori neroazzurri che meritano tutti un bel 10 per quanto hanno saputo fare in questo campionato, soltanto giudizi sintetici che assomigliano terribilmente agli ultimi appunti di viaggio di una stagione da incorniciare.
Loria. Sorpreso un po’ troppo fuori dai pali sulla conclusione da applausi di Mallamo, incolpevole sugli altri due goal e particolarmente reattivo sul colpo di testa a botta sicura di Belardinelli.
Canestrelli. Guida da posizione centrale una difesa inedita e lo fa con il piglio da leader, sfiora il goal nel finale di gara con un colpo di testa da buona posizione che però non ha il crisma della precisione.
Højholt. Prova a schermare la regia di Solbakken in mezzo al campo, la superiorità numerica degli avversari sulla linea mediana non gli agevola il compito ma non gli impedisce di giocare con ordine nella zona nevralgica del terreno di gioco.
Vignato. Ritrova il campo dopo un lungo periodo di assenza e si fa notare per un’estrema vivacità nei pressi dell’area di rigore altoatesina ; diversi spunti interessanti ed un paio di conclusioni dalla media distanza che impegnano Adamonis, compresa quella che propizia il goal di Lind del momentaneo 1 a 2.
Sussi. Esordio assoluto in questa stagione per lui, si posiziona sull’out di sinistra e gioca una partita attenta ed ordinata senza particolari sussulti ma senza particolari sbavature.
Touré. Il solito treno sulla corsia di destra, buona parte degli applausi della Cetilar Arena sono tutti per lui che ha giocato un campionato che definire straordinario è persino riduttivo.
Rus. Il calcio di punizione che determina il 3 a 3 finale è una prodezza balistica che da sola vale il prezzo del biglietto, si riprende con gli interessi quello che gli era stato tolto proprio contro il Sudtirol due stagioni con quel goal-non goal che tante polemiche aveva generato. Merce rara trovare un difensore centrale con un piede così educato.
Solbakken. Regia senza tanti fronzoli, detta i tempi della manovra neroazzurra e scalda i guantoni di Adamonis con una rasoiata dai venti metri che gli esce fuori troppo centrale ; la sensazione è che il norvegese abbia una visione di gioco importante.
Castellini. Prestazione di personalità dell’ex Catania, gioca a testa alta ed è solida diga che si oppone agli attaccanti altoatesini.
Lind. Goal da opportunista dell’area di rigore e solite accelerazioni utili a creare sconquassi nella retroguardia avversaria, il solito grimaldello fondamentale per le fortune dei neroazzurri.
Morutan. Qualche virtuosismo e qualche suggerimento degno di nota per i compagni, questa stagione gli è servita per ritrovare il giusto feeling con il terreno di gioco dopo il grave infortunio patito la stagione scorsa.
Piccinini. Ripresa giocata a mille all’ora, i suoi inserimenti nell’area di rigore avversaria sono stati un must della sua splendida annata.
Meister. Entra con tanta voglia e conquista con caparbietà il calcio di punizione che poi Rus trasforma in oro ; ammonito ingiustamente, sarà squalificato per l’ultima recita contro la Cremonese.
Arena. Qualche serpentina interessante ed un calcio di punizione dalla sua mattonella che avrebbe meritato miglior fortuna.
Sernicola. Un goal da applausi utile a riaprire una partita che sembrava ormai chiusa, un gioco di gambe che manda in tilt Veseli seguito da un destro terrificante da posizione defilata che lascia di sale Adamonis : applausi a scena aperta.
Ferrari. Esordio assoluto fra i grandi per il classe 2006 proveniente dalla formazione Primavera neroazzurra : complimenti !
D’Angelo. Nonostante un undici iniziale ben diverso da quello che siamo abituati a vedere il Pisa non accetta la sconfitta e la rimette in piedi con due pezzi di bravura balistica ma soprattutto con quella voglia e quel cuore che hanno saputo fare la differenza nel corso di questo fantastico campionato ; la miglior testimonianza di come sia stato un gruppo squadra granitico ed unito come non mai a fare la differenza e a riportare la serie A all’ombra della Torre Pendente a trentacinque anni di distanza dall’ultima volta.

Condividi questo articolo:
In una Cetilar Arena da brividi e che ha festeggiato la serie A senza soluzione di continuità Pisa e Sudtirol danno vita ad un match vibrante e divertente terminato con un pirotecnico 3 a 3 ; bravissimi i neroazzurri – scesi in campo con una formazione totalmente inedita – a recuperare nel finale di gara due goal di svantaggio alla compagine altoatesina che comunque grazie al punto ottenuto può festeggiare la salvezza matematica. Pagelle Pisa Sudtirol.
P.S. Nessun giudizio numerico per i calciatori neroazzurri che meritano tutti un bel 10 per quanto hanno saputo fare in questo campionato, soltanto giudizi sintetici che assomigliano terribilmente agli ultimi appunti di viaggio di una stagione da incorniciare.
Loria. Sorpreso un po’ troppo fuori dai pali sulla conclusione da applausi di Mallamo, incolpevole sugli altri due goal e particolarmente reattivo sul colpo di testa a botta sicura di Belardinelli.
Canestrelli. Guida da posizione centrale una difesa inedita e lo fa con il piglio da leader, sfiora il goal nel finale di gara con un colpo di testa da buona posizione che però non ha il crisma della precisione.
Højholt. Prova a schermare la regia di Solbakken in mezzo al campo, la superiorità numerica degli avversari sulla linea mediana non gli agevola il compito ma non gli impedisce di giocare con ordine nella zona nevralgica del terreno di gioco.
Vignato. Ritrova il campo dopo un lungo periodo di assenza e si fa notare per un’estrema vivacità nei pressi dell’area di rigore altoatesina ; diversi spunti interessanti ed un paio di conclusioni dalla media distanza che impegnano Adamonis, compresa quella che propizia il goal di Lind del momentaneo 1 a 2.
Sussi. Esordio assoluto in questa stagione per lui, si posiziona sull’out di sinistra e gioca una partita attenta ed ordinata senza particolari sussulti ma senza particolari sbavature.
Touré. Il solito treno sulla corsia di destra, buona parte degli applausi della Cetilar Arena sono tutti per lui che ha giocato un campionato che definire straordinario è persino riduttivo.
Rus. Il calcio di punizione che determina il 3 a 3 finale è una prodezza balistica che da sola vale il prezzo del biglietto, si riprende con gli interessi quello che gli era stato tolto proprio contro il Sudtirol due stagioni con quel goal-non goal che tante polemiche aveva generato. Merce rara trovare un difensore centrale con un piede così educato.
Solbakken. Regia senza tanti fronzoli, detta i tempi della manovra neroazzurra e scalda i guantoni di Adamonis con una rasoiata dai venti metri che gli esce fuori troppo centrale ; la sensazione è che il norvegese abbia una visione di gioco importante.
Castellini. Prestazione di personalità dell’ex Catania, gioca a testa alta ed è solida diga che si oppone agli attaccanti altoatesini.
Lind. Goal da opportunista dell’area di rigore e solite accelerazioni utili a creare sconquassi nella retroguardia avversaria, il solito grimaldello fondamentale per le fortune dei neroazzurri.
Morutan. Qualche virtuosismo e qualche suggerimento degno di nota per i compagni, questa stagione gli è servita per ritrovare il giusto feeling con il terreno di gioco dopo il grave infortunio patito la stagione scorsa.
Piccinini. Ripresa giocata a mille all’ora, i suoi inserimenti nell’area di rigore avversaria sono stati un must della sua splendida annata.
Meister. Entra con tanta voglia e conquista con caparbietà il calcio di punizione che poi Rus trasforma in oro ; ammonito ingiustamente, sarà squalificato per l’ultima recita contro la Cremonese.
Arena. Qualche serpentina interessante ed un calcio di punizione dalla sua mattonella che avrebbe meritato miglior fortuna.
Sernicola. Un goal da applausi utile a riaprire una partita che sembrava ormai chiusa, un gioco di gambe che manda in tilt Veseli seguito da un destro terrificante da posizione defilata che lascia di sale Adamonis : applausi a scena aperta.
Ferrari. Esordio assoluto fra i grandi per il classe 2006 proveniente dalla formazione Primavera neroazzurra : complimenti !
D’Angelo. Nonostante un undici iniziale ben diverso da quello che siamo abituati a vedere il Pisa non accetta la sconfitta e la rimette in piedi con due pezzi di bravura balistica ma soprattutto con quella voglia e quel cuore che hanno saputo fare la differenza nel corso di questo fantastico campionato ; la miglior testimonianza di come sia stato un gruppo squadra granitico ed unito come non mai a fare la differenza e a riportare la serie A all’ombra della Torre Pendente a trentacinque anni di distanza dall’ultima volta.
Related Posts