
Ci vuole un goal di Meister nel finale di gara per buttar giù il muro del Frosinone e per far esplodere di gioia una Cetilar Arena gremita come non mai ; la concomitante vittoria dello Spezia sulla Salernitana rinvia la festa dei neroazzurri ai quali basterà conquistare un punto nelle restanti tre partite per festeggiare senza più remora alcuna il raggiungimento di un traguardo storico. Pagelle Pisa Frosinone.
Semper S.V. Ennesima partita del suo campionato da spettatore non pagante, il Frosinone non tira mai in porta.
Angori 6,5. La forza dei ciociari è sulle corsie laterali e per il buon Samuele c’è da fare gara difensiva al cospetto del fastidioso Ghedjemis : missione compiuta perché gli ospiti dalla sua parte non riescono mai a sfondare. Meno propositivo rispetto a qualche mese fa, ma in questo momento del campionato va benissimo così.
Caracciolo 7. La solita guida sicura di un reparto difensivo che non concede alcunché agli attaccanti avversari, Ambrosino e compagni gli fanno il solletico. Capitano vero di un gruppo meraviglioso.
Canestrelli 7. Altra prestazione di livello per l’ex Crotone che sembra non sudare neanche quando deve limitare la pericolosità offensiva degli avanti ciociari ; sta coronando il sogno di andare a giocare in quella categoria che ha già ampiamente dimostrato di meritare.
Marin 7. Nelle interviste post gara ci dirà di aver dovuto fare i conti con una fastidiosa borsite al tallone che lo ha limitato non poco nelle settimane passate, con tale problema finalmente superato oggi sul prato della Cetilar Arena è tornato a ruggire nella zona nevralgica del terreno di gioco e ad essere un ostacolo insuperabile per Vural e Bohinen : la legge di Marius non perdona.
Tramoni 6,5. Ben controllato dalla linea difensiva scelta da mister Bianco che per l’occasione rispolvera la difesa a quattro, è spesso costretto a girare al largo rispetto all’area di rigore dei ciociari ma ciò non gli impedisce di essere comunque determinante con quella rimessa laterale fulminea che innesca il contropiede vincente di Meister ; in precedenza una sua conclusione a botta sicura era stata respinta sulla linea di porta da Bracaglia in maniera perlomeno discutibile con un tocco a metà fra fianco e braccio alla fine della fiera considerato regolare dalla coppia Ghersini – Nasca.
Touré 7. Il solito gigantesco Idrissa che anche nei momenti più difficili vissuti dai neroazzurri all’interno della contesa riesce a suonare la carica e a trascinare il pubblico della Cetilar Arena ; ad inizio ripresa tenta la gran giocata in sforbiciata che però non gli esce bene, sarebbe stato il goal dell’anno. Perfetto in fase difensiva, ormai dalla sua parte le squadre avversarie rinunciano quasi ad attaccare.
Solbakken 6,5. I vecchi cronisti di lui scriverebbero “centromediano metodista” e credo che per il calciatore norvegese questa sia la definizione migliore : senza strafare e senza mai cercare la giocata ad effetto gestisce un sacco di palloni sulla linea mediana riducendo praticamente a zero gli errori delle sue giocate, portando pure una bella dose di serenità tutta nordica nella battaglia del centrocampo. Andava solamente aspettato, una volta capito il calcio italiano è diventato un pilastro del centrocampo neroazzurro.
Moreo 7. Ma cosa gli vuoi dire al grande Stefano ? Recupera a tempo di record dalla botta rimediata venerdì scorso a Brescia e gioca tutta la partita con la voglia di sempre di correre in lungo ed in largo per il campo, dando una mano fondamentale ad ogni compagno di squadra e confermandosi uno dei protagonisti principali di questa stagione da incorniciare.
Calabresi 7. Altra gara da titolare per uno dei leader di questa squadra meravigliosa, un leader silenzioso ma che dentro lo spogliatoio ha un peso specifico incredibile nell’economia di un gruppo che ci ricorderemo per sempre ; ed in campo è il solito mastino che assieme a Caracciolo e a Canestrelli erige una linea Maginot di impossibile superamento per gli attaccanti del Frosinone. E l’intervista nel post gara è una di quelle da incidere nella pietra e da leggere e rileggere a tutti i calciatori che negli anni futuri arriveranno all’ombra della Torre Pendente. Sei un grande Arturo !
Lind 6,5. Il solito bisonte, un incubo per la retroguardia ciociara che è costantemente pressata dal gigante danese che proprio non conosce la fatica e che agevola il compito di chi gli gioca alle spalle aprendo spazi invitanti. E pazienza se oggi non riesce mai a tirare verso la porta di Cerofolini, il suo apporto al sogno neroazzurro è stato a dir poco fondamentale nel corso di tutta la stagione.
Piccinini 6,5. Mandato in campo per creare scompiglio nella zona nevralgica del terreno di gioco con il suo dinamismo e con il suo gran cuore : missione compiuta, anche stavolta.
Sernicola 6,5. Inserito al posto di Angori ne eredita i compiti e a differenza del compagno inizia a spingere come un forsennato sulla corsia mancina perché il Pisa in quel momento decide di voler vincere la partita ; uno come lui che parte dalla panchina è un lusso che in serie B pochissime squadre – se non nessuna – si possono permettere.
Meister 8. Tre minuti dal suo ingresso in campo gli bastano per ricevere la rimessa laterale di Tramoni e per involarsi verso Cerofolini battuto poi in uscita dalla precisa rasoiata dell’attaccante danese ; si riprende con gli interessi il maltolto di Brescia segnando il goal che porta il Pisa sulla soglia del paradiso. Bravo !
Rus S.V.
Abildgaard S.V.
Inzaghi 9,5. Credo che ci sia da aggiungere davvero poco a quanto scritto circa il tecnico piacentino in questi dieci mesi … oggi poi si traveste pure da assist man accelerando la rimessa laterale di Tramoni e pilotando la giocata di Meister, dimostrando una volta di più quanto i suoi ragazzi siano la perfetta estensione di quello che Filippo Inzaghi è in panchina. Perché 9,5 ? Aspettiamo tre giorni per il 10, giusto per prolungare l’attesa del piacere …

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Ci vuole un goal di Meister nel finale di gara per buttar giù il muro del Frosinone e per far esplodere di gioia una Cetilar Arena gremita come non mai ; la concomitante vittoria dello Spezia sulla Salernitana rinvia la festa dei neroazzurri ai quali basterà conquistare un punto nelle restanti tre partite per festeggiare senza più remora alcuna il raggiungimento di un traguardo storico. Pagelle Pisa Frosinone.
Semper S.V. Ennesima partita del suo campionato da spettatore non pagante, il Frosinone non tira mai in porta.
Angori 6,5. La forza dei ciociari è sulle corsie laterali e per il buon Samuele c’è da fare gara difensiva al cospetto del fastidioso Ghedjemis : missione compiuta perché gli ospiti dalla sua parte non riescono mai a sfondare. Meno propositivo rispetto a qualche mese fa, ma in questo momento del campionato va benissimo così.
Caracciolo 7. La solita guida sicura di un reparto difensivo che non concede alcunché agli attaccanti avversari, Ambrosino e compagni gli fanno il solletico. Capitano vero di un gruppo meraviglioso.
Canestrelli 7. Altra prestazione di livello per l’ex Crotone che sembra non sudare neanche quando deve limitare la pericolosità offensiva degli avanti ciociari ; sta coronando il sogno di andare a giocare in quella categoria che ha già ampiamente dimostrato di meritare.
Marin 7. Nelle interviste post gara ci dirà di aver dovuto fare i conti con una fastidiosa borsite al tallone che lo ha limitato non poco nelle settimane passate, con tale problema finalmente superato oggi sul prato della Cetilar Arena è tornato a ruggire nella zona nevralgica del terreno di gioco e ad essere un ostacolo insuperabile per Vural e Bohinen : la legge di Marius non perdona.
Tramoni 6,5. Ben controllato dalla linea difensiva scelta da mister Bianco che per l’occasione rispolvera la difesa a quattro, è spesso costretto a girare al largo rispetto all’area di rigore dei ciociari ma ciò non gli impedisce di essere comunque determinante con quella rimessa laterale fulminea che innesca il contropiede vincente di Meister ; in precedenza una sua conclusione a botta sicura era stata respinta sulla linea di porta da Bracaglia in maniera perlomeno discutibile con un tocco a metà fra fianco e braccio alla fine della fiera considerato regolare dalla coppia Ghersini – Nasca.
Touré 7. Il solito gigantesco Idrissa che anche nei momenti più difficili vissuti dai neroazzurri all’interno della contesa riesce a suonare la carica e a trascinare il pubblico della Cetilar Arena ; ad inizio ripresa tenta la gran giocata in sforbiciata che però non gli esce bene, sarebbe stato il goal dell’anno. Perfetto in fase difensiva, ormai dalla sua parte le squadre avversarie rinunciano quasi ad attaccare.
Solbakken 6,5. I vecchi cronisti di lui scriverebbero “centromediano metodista” e credo che per il calciatore norvegese questa sia la definizione migliore : senza strafare e senza mai cercare la giocata ad effetto gestisce un sacco di palloni sulla linea mediana riducendo praticamente a zero gli errori delle sue giocate, portando pure una bella dose di serenità tutta nordica nella battaglia del centrocampo. Andava solamente aspettato, una volta capito il calcio italiano è diventato un pilastro del centrocampo neroazzurro.
Moreo 7. Ma cosa gli vuoi dire al grande Stefano ? Recupera a tempo di record dalla botta rimediata venerdì scorso a Brescia e gioca tutta la partita con la voglia di sempre di correre in lungo ed in largo per il campo, dando una mano fondamentale ad ogni compagno di squadra e confermandosi uno dei protagonisti principali di questa stagione da incorniciare.
Calabresi 7. Altra gara da titolare per uno dei leader di questa squadra meravigliosa, un leader silenzioso ma che dentro lo spogliatoio ha un peso specifico incredibile nell’economia di un gruppo che ci ricorderemo per sempre ; ed in campo è il solito mastino che assieme a Caracciolo e a Canestrelli erige una linea Maginot di impossibile superamento per gli attaccanti del Frosinone. E l’intervista nel post gara è una di quelle da incidere nella pietra e da leggere e rileggere a tutti i calciatori che negli anni futuri arriveranno all’ombra della Torre Pendente. Sei un grande Arturo !
Lind 6,5. Il solito bisonte, un incubo per la retroguardia ciociara che è costantemente pressata dal gigante danese che proprio non conosce la fatica e che agevola il compito di chi gli gioca alle spalle aprendo spazi invitanti. E pazienza se oggi non riesce mai a tirare verso la porta di Cerofolini, il suo apporto al sogno neroazzurro è stato a dir poco fondamentale nel corso di tutta la stagione.
Piccinini 6,5. Mandato in campo per creare scompiglio nella zona nevralgica del terreno di gioco con il suo dinamismo e con il suo gran cuore : missione compiuta, anche stavolta.
Sernicola 6,5. Inserito al posto di Angori ne eredita i compiti e a differenza del compagno inizia a spingere come un forsennato sulla corsia mancina perché il Pisa in quel momento decide di voler vincere la partita ; uno come lui che parte dalla panchina è un lusso che in serie B pochissime squadre – se non nessuna – si possono permettere.
Meister 8. Tre minuti dal suo ingresso in campo gli bastano per ricevere la rimessa laterale di Tramoni e per involarsi verso Cerofolini battuto poi in uscita dalla precisa rasoiata dell’attaccante danese ; si riprende con gli interessi il maltolto di Brescia segnando il goal che porta il Pisa sulla soglia del paradiso. Bravo !
Rus S.V.
Abildgaard S.V.
Inzaghi 9,5. Credo che ci sia da aggiungere davvero poco a quanto scritto circa il tecnico piacentino in questi dieci mesi … oggi poi si traveste pure da assist man accelerando la rimessa laterale di Tramoni e pilotando la giocata di Meister, dimostrando una volta di più quanto i suoi ragazzi siano la perfetta estensione di quello che Filippo Inzaghi è in panchina. Perché 9,5 ? Aspettiamo tre giorni per il 10, giusto per prolungare l’attesa del piacere …
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