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Serie A 2025/2026 Sassuolo Pisa : Le Pagelle

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Il goal di Thorstvedt ad un amen dal triplice fischio del signor Di Marco impedisce al Pisa di festeggiare la seconda vittoria consecutiva in campionato, la prima in trasferta ; neroazzurri ancora una volta in grado di ribattere colpo su colpo ad un buon Sassuolo e che comunque allungano a sei gare la propria serie positiva in attesa di affrontare l’Inter domenica prossima. Pagelle Sassuolo Pisa.

Semper 6,5. Incolpevole in occasione dei due goal subiti, attento sulle conclusioni avversarie che riescono a centrare lo specchio della porta neroazzurra, miracoloso a dire di no al tocco da zero metri di Pinamonti ; qualche rinvio di troppo sballato che termina direttamente in fallo laterale e non permette al Pisa di ripartire.

Angori 6,5. Non trema di fronte allo spauracchio Berardi che alla fine della fiera combina ben poco negli ultimi trenta metri anche grazie al gran lavoro in fase difensiva di Leris ; quando può non disdegna di spingersi in avanti e nel corso del primo tempo disegna qualche bel cross dalla corsia mancina non sfruttato a dovere dai compagni di squadra. Secondo tempo più timido, soprattutto a causa dell’atteggiamento maggiormente offensivo dei padroni di casa, nell’economia di una prestazione diligente ed ordinata.

Caracciolo 6,5. Attento e puntuale nelle chiusure sia da difensore centrale nel corso del primo tempo sia quando ad inizio ripresa viene spostato sulla destra dopo l’ingresso in campo di Albiol ; provvidenziale con un intervento di puro mestiere che complica il tentativo di tap-in di Pinamonti che non riesce ad imprimere al pallone la forza necessaria per superare Semper.

Canestrelli 6,5. Vedi Caracciolo, ringhia sugli attaccanti neroverdi e si rende protagonista di un paio di chiusure da applausi nei momenti di maggiore pressione offensiva dei padroni di casa ; un suo colpo di testa nel tentativo di liberare l’area di rigore neroazzurra diventa assist involontario per la legnata di Matic che garantisce il primo pareggio al Sassuolo.

Leris 6,5. Si dà un gran daffare in entrambe le fasi di gioco, non perdendo mai di vista Berardi e provando ad impensierire Walukiewicz prima e Coulibaly poi ; tocca un’infinità di palloni – non sempre con la dovuta precisione – ma il suo dinamismo è assai utile alla causa neroazzurra. Nella ripresa rischia tantissimo con un tackle su Coulibaly riuscendo a sfiorare il pallone quel tanto che basta per non indurre il signor Di Marco a fischiare il penalty in favore dei padroni di casa.

Tramoni 5,5. Rilanciato titolare al fianco di Nzola dopo l’assist vincente per Touré contro la Cremonese, si danna l’anima per combinare qualcosa di importante dalle parti di Muric ma sbaglia sempre l’ultima giocata sia che si tratti di una conclusione a rete sia che si tratti di una rifinitura per i compagni ; due conclusioni di prima intenzione – non semplici ma neanche impossibili per uno come lui – avrebbero meritato senz’altro miglior fortuna.

Touré 6,5. Conquista dopo una decina di secondi un sacrosanto calcio di rigore gettandosi a corpo morto sul lancio di Aebischer ed anticipando la giocata di Candé che gli calcia il piede senza neanche sfiorare il pallone ; nel primo tempo è ovunque e come spesso gli è accaduto in questo inizio di stagione è l’uomo in più dei neroazzurri. Come molti compagni di squadra cala alla distanza, sul cross di Volpato che porta al goal di Thorstvedt non riesce a chiudere sul calciatore norvegese che lo anticipa secco e regala il pareggio ai neroverdi.

Nzola 6. Glaciale dagli undici metri, non lascia scampo a Muric con un mancino che si va ad infilare sotto l’incrocio dei pali ; per il resto prova spesso a dialogare con Tramoni senza però riuscire mai a trovare la trama giusta per impensierire davvero il meccanismo difensivo messo a punto da mister Grosso. In alcune circostanze è troppo altruista preferendo il passaggio alla conclusione da buona posizione, un paio di volte fa invece l’errore opposto peccando di quel sano egoismo che deve avere un attaccante degno di tale qualifica ; in difficoltà fisica nella ripresa, giustamente sostituito da mister Gilardino.

Aebischer 6,5. Pronti, via ed il suo lancio con il contagiri permette a Touré di conquistare il calcio di rigore che stappa la partita ; bello il duello con Matic che alla fine della fiera finisce sostanzialmente pari, bravo a sporcare alla fonte le trame di gioco dei neroverdi fintanto che il fiato gli regge (era reduce dal doppio impegno con la maglia della Nazionale elvetica). Nella ripresa cala i giri del motore, finendo addirittura a fare la mezzala dopo l’ingresso in campo di Højholt con alterne fortune.

Calabresi 6,5. Il solito Arturo, sempre pronto a ringhiare sulle caviglie di ogni avversario che gli capita a tiro, sempre pronto a spingersi in avanti con grande generosità quando i neroazzurri hanno in mano il pallino del gioco ; dalla sua parte Fadera non combina alcunché. Resta negli spogliatoi dopo l’intervallo, il cartellino giallo rimediato nel corso dei primi quarantacinque minuti di gioco consiglia la sua sostituzione a mister Gilardino.

Piccinini 6,5. Esordio dal primo minuto in serie A per il buon Gabriele che prova a mettere a frutto le sue doti migliori ovvero il grande dinamismo e la grande generosità nella zona nevralgica del terreno di gioco : missione sostanzialmente compiuta, soltanto nella ripresa la maggior qualità tecnica degli avversari inizia a creare qualche grattacapo in più alla fase di non possesso dei neroazzurri ma tutto sommato la diga davanti a Semper regge in maniera accettabile. La sua parabola ascendente è una delle storie più belle da raccontare quando si parla del Pisa delle ultime stagioni.

Albiol 6,5. Gioca una ripresa attenta ed ordinata, sia quando il Pisa difende a quattro sia quando i neroazzurri passano alla difesa a tre nell’ultima parte del match ; la sua enorme esperienza è una garanzia là dietro e spesso gli permette di cavarsela anche quando il fisico gli ricorda che i vent’anni sono ormai passati da un pezzo.

Moreo 7. Impatto devastante sulla contesa : prima una sua perentoria sponda aerea mette Meister tutto solo davanti e Muric che salva tutto in uscita, quindi il suo pressing caparbio su Coulibaly gli consente di recuperare la sfera e di avviare il contropiede vincente dell’attaccante danese. Per il resto è il primo difensore in occasione degli assalti finali del Sassuolo, forse lascia troppo spazio a Volpato in occasione del cross che determina il goal di Thorstvedt.

Meister 7. Si conferma attaccante importante quando può mettere a referto la sua prepotente progressione in campo aperto, bravo a sterzare su Muharemovic e ad andare alla conclusione vincente nonostante il tentativo di chiusura in scivolata del difensore serbo ; pochi minuti prima non era riuscito ad eludere l’intervento in uscita di Muric dopo la splendida sponda aerea di Moreo. Primo goal per lui nella massima serie, speriamo sia il primo di una lunga serie.

Højholt 6. Entra e si mette a fare il play in mezzo al campo, con il Pisa che dopo il suo ingresso in campo torna a fare il 3-5-2 ; qualche buon lancio e la volontà – non sempre rispettata – di provare ad abbassare i ritmi della partita quando il Sassuolo profondeva lo sforzo maggiore per riequilibrare la contesa.

Vural S.V.

Gilardino 7. Altra gara preparata in maniera ineccepibile a livello tattico, iniziata con una sorta di 4-4-2 volto a impedire il gioco sulla corsie laterali al Sassuolo e sempre pronto a colpire di rimessa ; i suoi ragazzi soffrono niente a livello difensivo nel corso del primo tempo per poi andare in maggior difficoltà quando mister Grosso getta nella mischia Coulibaly, Laurienté e Doig ma la scelta di cambiare contemporaneamente i due attaccanti paga alla grande con l’assist di Moreo ed il goal di Meister. Peccato per quella sbavatura all’ultimo respiro che permette a Thorstvedt di siglare il goal del pareggio ma che non deve cancellare quanto di buono sta continuando a fare la sua squadra, arrivata al sesto risultato utile consecutivo. E adesso sotto con l’Inter, senza paura.

H2o

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