
Peccato davvero. Il Pisa gioca una grande partita contro la Fiorentina ma deve recriminare per due legni colpiti, per il goal annullato a Meister e per un paio di episodi assai dubbi in area di rigore viola ; alla fine tutta questa fatica partorisce un solo punto ma la prestazione dei neroazzurri è stata di quelle da incorniciare. Pagelle Pisa Fiorentina.
Semper 6. Poco più dell’ordinaria amministrazione per il portiere croato, attento nel corso del primo tempo sul calcio di punizione di Nicolussi Caviglia e sulla rasoiata di Kean ; nella ripresa gli unici pericoli alla sua porta sono i due goal annullati a Kean per la netta posizione di fuorigioco dell’attaccante della Nazionale.
Caracciolo 8. Kean chi ? Altra prova monumentale del capitano neroazzurro che allo spauracchio della vigilia concede solamente una rasoiata debole nel primo tempo ed i due goal annullati per offside nella ripresa ; la solita guida puntuale e precisa di un pacchetto arretrato che soffre praticamente mai le offensive viola, anche per il gran lavoro di filtro fatto dalla linea mediana disegnata da mister Gilardino. Più di una seconda giovinezza per il buon Antonio, con la speranza che tale stato di grazia possa durare il più a lungo possibile.
Canestrelli 7. Coadiuva alla perfezione il capitano limitandosi spesso ad osservare un Gudmundsson che gioca lontano dall’area di rigore neroazzurra ; insuperabile nel gioco aereo quando la Fiorentina riesce a mettere in mezzo qualche cross interessante, implacabile negli anticipi quando decide di alzare il baricentro delle proprie giocate.
Marin 6. Bene in fase di non possesso, meno bene quando ha occasione di alimentare la manovra offensiva dei padroni di casa ma pecca di precisione nella giocata e in serie A l’assenza di qualità con il pallone fra i piedi spesso si paga a caro prezzo … Prestazione comunque sufficiente quella del calciatore rumeno che macina chilometri importanti nella zona nevralgica del terreno di gioco.
Leris 6,5. L’avversario di giornata è il veloce e funambolico Dodò e per il buon Mehdi c’è da limitare al minimo sindacale le scorribande del calciatore brasiliano : missione compiuta, con un paio di incursioni interessanti in area di rigore ospite che però non determinano alcunché di decisivo dalle parti di de Gea.
Tramoni 6,5. Riportato a giocare a ridosso della punta di riferimento si danna l’anima per combinare qualcosa di importante in zona goal ma alla fine della fiera non riesce mai ad impensierire de Gea nonostante il gran dinamismo lungo tutto il fronte di attacco neroazzurro ; bene anche in fase di non possesso, lui e Nzola sono i primi difensori quando è la viola che prova a fare la partita.
Akinsanmiro 8. Lo ha detto mister Gilardino nelle interviste post partita : un trattore. Altra prova maiuscola dell’ex Sampdoria che gioca con la personalità di un veterano e che si destreggia ottimamente in egual misura quando deve tamponare e quando deve proporre ; il suo coast to coast nel primo tempo concluso con il cross per il colpo di testa di Nzola che schianta la traversa è una giocata da applausi che rappresenta la ciliegina sulla torta di una partita totale. Bravo Ebenezer !
Touré 8. Ecco un altro di quelli che sta giganteggiando nella nuova categoria : duello con Gosens – non Buettino eh ! – stravinto e spina nel fianco costante per la compagine ospite che nulla può contro il suo strapotere fisico. Non si contano le accelerazioni sulla corsia di competenza ed i palloni messi in the box che originano situazioni sempre pericolose dalle parti di de Gea, gli fosse entrata la mezza rovesciata nel primo tempo sarebbe stato il goal del secolo. Bravo Idrissa !
Nzola 7. Non si contano i palloni che rende giocabili con il suo movimento costante lungo tutto il fronte di attacco neroazzurro, palloni poi smistati alla perfezione per i compagni e quindi utilissimi ad alimentare la manovra offensiva dei padroni di casa ; raccoglie alla perfezione il cross al bacio di Akinsanmiro ma il suo colpo di testa manda il pallone a schiantare la traversa a de Gea ormai fuori causa. Peccato, mai goal dell’ex sarebbe stato così dolce per i tifosi neroazzurri …
Aebischer 6,5. Metronomo della squadra, regia senza fronzoli in mezzo al campo e tanta esperienza all’interno di una squadra che in molti suoi elementi ne difetta ; alza bandiera bianca ad inizio ripresa per un problema all’adduttore, speriamo davvero non sia niente di grave ad una settimana dal suo ritorno da ex in quel di Bologna.
Bonfanti 6,5. Il terzetto difensivo della promozione non sfigura affatto neanche in serie A : pericolosità offensiva della Fiorentina ridotta al minimo sindacale e spinta sulla corisa mancina ogniqualvolta se ne presenta l’occasione. E da un suo tentativo di ribattuta immediatamente successivo al palo colpito da Cuadrado c’è il tocco con il braccio LARGO di Pongracic che dovrebbe tramutarsi in un calcio di rigore solare in favore dei padroni di casa ed invece arbitro e VAR vengono colpiti da un momento di totale cecità e si riprende il gioco dalla bandierina del calcio d’angolo. Attendiamo fiduciosi le spiegazioni di Rocchi, che potrebbero aggiungere la beffa al danno ormai perpetrato alla causa neroazzurra.
Højholt 6,5. Sostituisce l’infortunato Aebischer ad inizio ripresa e gioca un secondo tempo ordinato facendosi valere in fase di interdizione e giocando semplice in fase di costruzione della manovra ; buoni tempi di gioco e tanta legna fatta in mezzo al campo, non fa rimpiangere l’esperienza del calciatore elvetico e ciò è una gran nota di merito per un esordiente nella massima serie.
Cuadrado 6,5. Schierato sull’out di sinistra al posto di Leris decide di mettersi in proprio, lasciare sul posto Dodò ed esplodere una rasoiata velenosa che beffa de Gea ma che manda la sfera a stamparsi sul montante alla destra dell’estremo difensore ospite : anche per lui la dolce gioia del goal dell’ex è giocoforza rimandata. Ma il suo spezzone di gara è di quelli importanti visto che il dirimpettaio brasiliano fatica non poco a frenarne l’esuberanza.
Meister 6,5. Nemmeno il tempo di entrare in campo e segnerebbe uno di quei goal che ogni tifoso neroazzurro si sarebbe ricordato per anni ed anni, ed invece un veniale tocco con la mano immediatamente precedente alla sua conclusione vincente vanifica tale meravigliosa giocata. Peccato che il VAR così solerte in tale circostanza non si riveli altrettanto attento sul tocco con il braccio di Pongracic … Coraggio Henrik, il goal arriverà e allora non ci saranno Manganielli o Pezzuti che tengano !
Vural 6,5. Lampi di classe sul prato della Cetilar Arena, la sensazione è che quando sarà assistito da una condizione fisica importante l’ex Frosinone potrebbe portare alla causa neroazzurra quella qualità che adesso un poco manca. E che personalità per essere un classe 2006 !
Moreo S.V.
Gilardino 8. Mette in campo un Pisa sulla falsariga di quello visto a Napoli una settimana prima e come al “Maradona” i suoi ragazzi non tremano al cospetto del più quotato avversario ed anzi lo costringono a mordere il freno ed a rinculare sovente per contrastare le iniziative degli avanti neroazzurri. Per tutto quanto già raccontato in precedenza non arriva una vittoria che sarebbe stata assolutamente meritata, ma la strada intrapresa è senza dubbio quella giusta e il gran lavoro svolto dal tecnico piemontese e dal suo staff troverà presto compimento con quei risultati positivi che al momento fanno difetto ma che se esiste una giustizia divina dovranno presto arridere ad un Pisa coraggioso che ogni volta che scende in campo dimostra una volta di più di meritare questa serie A. Certo, se la sfortuna e l’insipienza della classe arbitrale volgessero il proprio sguardo altrove si sarebbe un bel pezzo avanti …

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Peccato davvero. Il Pisa gioca una grande partita contro la Fiorentina ma deve recriminare per due legni colpiti, per il goal annullato a Meister e per un paio di episodi assai dubbi in area di rigore viola ; alla fine tutta questa fatica partorisce un solo punto ma la prestazione dei neroazzurri è stata di quelle da incorniciare. Pagelle Pisa Fiorentina.
Semper 6. Poco più dell’ordinaria amministrazione per il portiere croato, attento nel corso del primo tempo sul calcio di punizione di Nicolussi Caviglia e sulla rasoiata di Kean ; nella ripresa gli unici pericoli alla sua porta sono i due goal annullati a Kean per la netta posizione di fuorigioco dell’attaccante della Nazionale.
Caracciolo 8. Kean chi ? Altra prova monumentale del capitano neroazzurro che allo spauracchio della vigilia concede solamente una rasoiata debole nel primo tempo ed i due goal annullati per offside nella ripresa ; la solita guida puntuale e precisa di un pacchetto arretrato che soffre praticamente mai le offensive viola, anche per il gran lavoro di filtro fatto dalla linea mediana disegnata da mister Gilardino. Più di una seconda giovinezza per il buon Antonio, con la speranza che tale stato di grazia possa durare il più a lungo possibile.
Canestrelli 7. Coadiuva alla perfezione il capitano limitandosi spesso ad osservare un Gudmundsson che gioca lontano dall’area di rigore neroazzurra ; insuperabile nel gioco aereo quando la Fiorentina riesce a mettere in mezzo qualche cross interessante, implacabile negli anticipi quando decide di alzare il baricentro delle proprie giocate.
Marin 6. Bene in fase di non possesso, meno bene quando ha occasione di alimentare la manovra offensiva dei padroni di casa ma pecca di precisione nella giocata e in serie A l’assenza di qualità con il pallone fra i piedi spesso si paga a caro prezzo … Prestazione comunque sufficiente quella del calciatore rumeno che macina chilometri importanti nella zona nevralgica del terreno di gioco.
Leris 6,5. L’avversario di giornata è il veloce e funambolico Dodò e per il buon Mehdi c’è da limitare al minimo sindacale le scorribande del calciatore brasiliano : missione compiuta, con un paio di incursioni interessanti in area di rigore ospite che però non determinano alcunché di decisivo dalle parti di de Gea.
Tramoni 6,5. Riportato a giocare a ridosso della punta di riferimento si danna l’anima per combinare qualcosa di importante in zona goal ma alla fine della fiera non riesce mai ad impensierire de Gea nonostante il gran dinamismo lungo tutto il fronte di attacco neroazzurro ; bene anche in fase di non possesso, lui e Nzola sono i primi difensori quando è la viola che prova a fare la partita.
Akinsanmiro 8. Lo ha detto mister Gilardino nelle interviste post partita : un trattore. Altra prova maiuscola dell’ex Sampdoria che gioca con la personalità di un veterano e che si destreggia ottimamente in egual misura quando deve tamponare e quando deve proporre ; il suo coast to coast nel primo tempo concluso con il cross per il colpo di testa di Nzola che schianta la traversa è una giocata da applausi che rappresenta la ciliegina sulla torta di una partita totale. Bravo Ebenezer !
Touré 8. Ecco un altro di quelli che sta giganteggiando nella nuova categoria : duello con Gosens – non Buettino eh ! – stravinto e spina nel fianco costante per la compagine ospite che nulla può contro il suo strapotere fisico. Non si contano le accelerazioni sulla corsia di competenza ed i palloni messi in the box che originano situazioni sempre pericolose dalle parti di de Gea, gli fosse entrata la mezza rovesciata nel primo tempo sarebbe stato il goal del secolo. Bravo Idrissa !
Nzola 7. Non si contano i palloni che rende giocabili con il suo movimento costante lungo tutto il fronte di attacco neroazzurro, palloni poi smistati alla perfezione per i compagni e quindi utilissimi ad alimentare la manovra offensiva dei padroni di casa ; raccoglie alla perfezione il cross al bacio di Akinsanmiro ma il suo colpo di testa manda il pallone a schiantare la traversa a de Gea ormai fuori causa. Peccato, mai goal dell’ex sarebbe stato così dolce per i tifosi neroazzurri …
Aebischer 6,5. Metronomo della squadra, regia senza fronzoli in mezzo al campo e tanta esperienza all’interno di una squadra che in molti suoi elementi ne difetta ; alza bandiera bianca ad inizio ripresa per un problema all’adduttore, speriamo davvero non sia niente di grave ad una settimana dal suo ritorno da ex in quel di Bologna.
Bonfanti 6,5. Il terzetto difensivo della promozione non sfigura affatto neanche in serie A : pericolosità offensiva della Fiorentina ridotta al minimo sindacale e spinta sulla corisa mancina ogniqualvolta se ne presenta l’occasione. E da un suo tentativo di ribattuta immediatamente successivo al palo colpito da Cuadrado c’è il tocco con il braccio LARGO di Pongracic che dovrebbe tramutarsi in un calcio di rigore solare in favore dei padroni di casa ed invece arbitro e VAR vengono colpiti da un momento di totale cecità e si riprende il gioco dalla bandierina del calcio d’angolo. Attendiamo fiduciosi le spiegazioni di Rocchi, che potrebbero aggiungere la beffa al danno ormai perpetrato alla causa neroazzurra.
Højholt 6,5. Sostituisce l’infortunato Aebischer ad inizio ripresa e gioca un secondo tempo ordinato facendosi valere in fase di interdizione e giocando semplice in fase di costruzione della manovra ; buoni tempi di gioco e tanta legna fatta in mezzo al campo, non fa rimpiangere l’esperienza del calciatore elvetico e ciò è una gran nota di merito per un esordiente nella massima serie.
Cuadrado 6,5. Schierato sull’out di sinistra al posto di Leris decide di mettersi in proprio, lasciare sul posto Dodò ed esplodere una rasoiata velenosa che beffa de Gea ma che manda la sfera a stamparsi sul montante alla destra dell’estremo difensore ospite : anche per lui la dolce gioia del goal dell’ex è giocoforza rimandata. Ma il suo spezzone di gara è di quelli importanti visto che il dirimpettaio brasiliano fatica non poco a frenarne l’esuberanza.
Meister 6,5. Nemmeno il tempo di entrare in campo e segnerebbe uno di quei goal che ogni tifoso neroazzurro si sarebbe ricordato per anni ed anni, ed invece un veniale tocco con la mano immediatamente precedente alla sua conclusione vincente vanifica tale meravigliosa giocata. Peccato che il VAR così solerte in tale circostanza non si riveli altrettanto attento sul tocco con il braccio di Pongracic … Coraggio Henrik, il goal arriverà e allora non ci saranno Manganielli o Pezzuti che tengano !
Vural 6,5. Lampi di classe sul prato della Cetilar Arena, la sensazione è che quando sarà assistito da una condizione fisica importante l’ex Frosinone potrebbe portare alla causa neroazzurra quella qualità che adesso un poco manca. E che personalità per essere un classe 2006 !
Moreo S.V.
Gilardino 8. Mette in campo un Pisa sulla falsariga di quello visto a Napoli una settimana prima e come al “Maradona” i suoi ragazzi non tremano al cospetto del più quotato avversario ed anzi lo costringono a mordere il freno ed a rinculare sovente per contrastare le iniziative degli avanti neroazzurri. Per tutto quanto già raccontato in precedenza non arriva una vittoria che sarebbe stata assolutamente meritata, ma la strada intrapresa è senza dubbio quella giusta e il gran lavoro svolto dal tecnico piemontese e dal suo staff troverà presto compimento con quei risultati positivi che al momento fanno difetto ma che se esiste una giustizia divina dovranno presto arridere ad un Pisa coraggioso che ogni volta che scende in campo dimostra una volta di più di meritare questa serie A. Certo, se la sfortuna e l’insipienza della classe arbitrale volgessero il proprio sguardo altrove si sarebbe un bel pezzo avanti …
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