
Dopo trentaquattro anni il Pisa torna in serie A e mette a referto una grande prestazione in quel di Bergamo contro un’Atalanta che nel primo tempo ben poco può fare al cospetto di un avversario messo in campo ottimamente e che gioca senza alcun timore reverenziale al cospetto del più quotato avversario ; nonostante la sofferenza della prima parte della ripresa i neroazzurri toscani tengono botta e alla fine portano a casa un punto d’oro che deve dare a tutto l’ambiente la convinzione di potersela giocare anche nella massima serie. Pagelle Atalanta Pisa.
Semper 8. Totalmente inoperoso nel primo tempo, nella prima mezzora della ripresa inizia a vedere i calciatori dell’Atalanta arrivare da tutte la parti e abbassa la saracinesca da par suo ; controlla agevolmente i colpi di testa di Scamacca e Bellanova, ringrazia la traversa sull’incornata a botta sicura del numero 9 orobico e si traveste da Superman per disinnescare la conclusione a botta sicura di Maldini. Il goal di Scamacca è un pezzo di bravura del centravanti di casa sul quale poteva fare ben poco.
Angori 7,5. Non trema davanti a Bellanova – che oltretutto quando si trova libero di crossare non riesce mai a mettere in mezzo palloni pericolosi – e soprattutto nel primo tempo torna ad essere lo stantuffo inesauribile sulla corsia mancina spesso decisivo per le fortune del Pisa nel corso della passata stagione ; propizia l’autorete di Hien rimettendo in mezzo un pallone assai velenoso sul quale il difensore dell’Atalanta combina un mezzo pasticcio, arma da par suo la testa di Moreo nell’occasione che esalta i riflessi di Carnesecchi.
Caracciolo 7,5. Il duello con Scamacca è di quelli rusticani che meriterebbero un capitolo a parte : nel primo tempo il centravanti di casa non vede palla, nella ripresa complice un’Atalanta maggiormente arrembante crescono le difficoltà per il capitano pisano che con l’esperienza riesce quasi sempre a cavarsela. Quando non ci riesce il bomber orobico schianta la traversa con una potente incornata ; ciò nonostante la prova del buon Antonio rimane da incorniciare. Anche perché il rimpallo sfortunato che libera Maldini alla conclusione poi sventata da Semper è un qualcosa di assolutamente casuale.
Canestrelli 7. Nel gioco delle marcature dovrebbe toccargli in dote de Ketelaere ma il talento belga decide di girare al largo rispetto all’area di rigore ospite e questo gli agevola non di poco il compito ; per il resto annulla gli avanti orobici nel corso del primo tempo e con il coltello fra i denti contribuisce a far passare la buriana nella prima parte della ripresa, gestendo poi in tranquillità gli ultimi minuti di gioco.
Marin 7. Ringhia sulla linea mediana e funge da diga a tratti insuperabile davanti alla difesa, contribuendo poi ad alimentare la manovra offensiva ospite ogniqualvolta se ne presenta l’occasione ; corre per tre e complica non poco le idee di de Roon e Pasalic che soprattutto nel primo tempo non riescono mai ad innescare efficacemente i compagni dell’attacco.
Meister 7. Gioca un gran primo tempo mandando più di una volta in confusione Hien fino all’episodio dell’autogol quando il difensore di casa si preoccupa di anticiparlo finendo per mettere la sfera nella propria porta ; corre anche lui tantissimo e rende giocabili tanti palloni che arrivano dalle retrovie, soprattutto tiene costantemente botta nonostante il marcatore diretto non esiti ad usare le maniere forti per arginarlo in qualche modo. Esce stremato a inizio ripresa dopo aver assolto pienamente al proprio compito.
Tramoni 6,5. Come a Cesena funge da mezzala offensiva sacrificandosi spesso in compiti di ripiegamento quando il pallone è fra i piedi dei padroni di casa, ciò nonostante si lancia in avanti ogniqualvolta il Pisa riparte in velocità contribuendo a mettere in grande difficoltà il meccanismo difensivo della Dea ; conquista un paio di punizioni da posizioni interessanti e crea delle situazioni di superiorità numerica che contribuiscono non poco al gran primo tempo messo a referto dalla compagine ospite.
Touré 8. Lo avevamo lasciato grande protagonista della cavalcata dei neroazzurri toscani in serie B, lo ritroviamo ancora una volta devastante sulla corsia di competenza al cospetto di uno Zalewski al quale il gigante tedesco lascia giusto un paio di cross pericolosi ; protagonista in occasione del goal del vantaggio ospite che nasce da una sua iniziativa sulla corsia di destra, fondamentale nei momenti di maggior sofferenza quando la sua fisicità è un qualcosa di salvifico per la porta difesa da Semper. Imprescindibile.
Aebischer 7,5. Professore del centrocampo, riesce sempre a liberarsi per ricevere il passaggio dei compagni, gioca semplice e ci mette grande esperienza quando c’è da tener la barca pari nel momento di maggior pressione da parte dei padroni di casa ; la sensazione è che sia già diventato un punto di riferimento per i compagni, considerando poi la calma olimpica con la quale riesce a gestire situazioni potenzialmente spinose davanti all’area di rigore presidiata da Semper.
Moreo 7. Parte il campionato e torna il Moreo formato deluxe ammirato nel corso della passata stagione : il suo moto perpetuo è un qualcosa di non facile lettura per i difensori orobici, il suo grande spirito di sacrificio lo trasforma nel primo difensore quando sono capitan de Roon e compagni a menar le danze sul terreno di gioco. E quel colpo di testa a fine primo tempo avrebbe meritato senz’altro miglior fortuna, ed invece il gran riflesso di Carnesecchi gli nega la gioa di un goal che avrebbe senza dubbio meritato : sarà per la prossima volta.
Denoon 6,5. La sorpresa della serata, completa ottimamente il pacchetto arretrato ospite mettendo la museruola a Maldini costretto spesso a ripiegare verso il centrocampo per avere qualche pallone giocabile ; mezzo voto in meno per la chiusura non perfetta in occasione del goal di Scamacca al quale concede un po’ troppa libertà di manovra, anche se ad onor del vero la rete è un pezzo di bravura del numero 9 di casa.
Nzola 6,5. Sostituisce Meister ad inizio ripresa e ne prosegue il lavoro, cercando di tenere alta la squadra nel momento di maggior pressione degli avversari ; anche su di lui Hien fatica non poco, negli ultimi venti minuti contribuisce a congelare la partita ed a tenere la sfera il più lontano possibile dalla porta difesa da Semper.
Cuadrado 6,5. Qualche sgasata delle sue e un paio di calci di punizione conquistati utili a far rifiatare i compagni, giocando subito dietro a Nzola ma svariando spesso lungo tutto il fronte di attacco della compagine ospite ; non ancora al top della condizione fisica ma si riesce già ad intuire quanto il calciatore colombiano potrà dare alla causa pisana.
Akinsanmiro 6,5. Come già capitato la scorsa settimana a Cesena entra benissimo in partita e con la sua fisicità ed il suo dinamismo contribuisce a rinforzare gli ormeggi in mezzo al campo ; recupera palloni importanti spezzando la manovra dei padroni di casa dimostrando buona personalità al cospetto di avversari dal pedigree prestigioso.
Calabresi 6. Grinta ed esperienza nel finale di gara per portare a casa un risultato importantissimo : missione compiuta.
Piccinini 6. Vedi Calabresi, ed il suo esordio in serie A è il premio a chi ci ha sempre creduto anche quando giocava in serie D con la maglia del Lentigione.
Gilardino 7,5. Il Pisa del primo tempo è un qualcosa da stropicciarsi gli occhi : al cospetto di una squadra che parteciperà alla prossima Champions League la sua squadra tiene il campo ottimamente, soffre pochissimo in difesa e fa male quando riparte concedendosi oltretutto il lusso di far girare a vuoto calciatori che ormai sono dei veterani della massima serie. Corregge tatticamente lo scacchiere iniziale rafforzando la linea mediana e sfruttando la panchina per ridare linfa ad un Pisa che aveva speso tantissimo nel corso dei primi quarantacinque minuti di gioco, i suoi ragazzi tengono sanno soffrire nel momento di maggior pressione dell’Atalanta e negli ultimi venti minuti gestiscono la partita con una maturità desueta per una neopromossa. Se è vera gloria lo capiremo cammin facendo, ma la serata di Bergamo resterà comunque un qualcosa da custodire gelosamente nel libro dei ricordi più belli legati al calcio a tinte neroazzurre.

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Dopo trentaquattro anni il Pisa torna in serie A e mette a referto una grande prestazione in quel di Bergamo contro un’Atalanta che nel primo tempo ben poco può fare al cospetto di un avversario messo in campo ottimamente e che gioca senza alcun timore reverenziale al cospetto del più quotato avversario ; nonostante la sofferenza della prima parte della ripresa i neroazzurri toscani tengono botta e alla fine portano a casa un punto d’oro che deve dare a tutto l’ambiente la convinzione di potersela giocare anche nella massima serie. Pagelle Atalanta Pisa.
Semper 8. Totalmente inoperoso nel primo tempo, nella prima mezzora della ripresa inizia a vedere i calciatori dell’Atalanta arrivare da tutte la parti e abbassa la saracinesca da par suo ; controlla agevolmente i colpi di testa di Scamacca e Bellanova, ringrazia la traversa sull’incornata a botta sicura del numero 9 orobico e si traveste da Superman per disinnescare la conclusione a botta sicura di Maldini. Il goal di Scamacca è un pezzo di bravura del centravanti di casa sul quale poteva fare ben poco.
Angori 7,5. Non trema davanti a Bellanova – che oltretutto quando si trova libero di crossare non riesce mai a mettere in mezzo palloni pericolosi – e soprattutto nel primo tempo torna ad essere lo stantuffo inesauribile sulla corsia mancina spesso decisivo per le fortune del Pisa nel corso della passata stagione ; propizia l’autorete di Hien rimettendo in mezzo un pallone assai velenoso sul quale il difensore dell’Atalanta combina un mezzo pasticcio, arma da par suo la testa di Moreo nell’occasione che esalta i riflessi di Carnesecchi.
Caracciolo 7,5. Il duello con Scamacca è di quelli rusticani che meriterebbero un capitolo a parte : nel primo tempo il centravanti di casa non vede palla, nella ripresa complice un’Atalanta maggiormente arrembante crescono le difficoltà per il capitano pisano che con l’esperienza riesce quasi sempre a cavarsela. Quando non ci riesce il bomber orobico schianta la traversa con una potente incornata ; ciò nonostante la prova del buon Antonio rimane da incorniciare. Anche perché il rimpallo sfortunato che libera Maldini alla conclusione poi sventata da Semper è un qualcosa di assolutamente casuale.
Canestrelli 7. Nel gioco delle marcature dovrebbe toccargli in dote de Ketelaere ma il talento belga decide di girare al largo rispetto all’area di rigore ospite e questo gli agevola non di poco il compito ; per il resto annulla gli avanti orobici nel corso del primo tempo e con il coltello fra i denti contribuisce a far passare la buriana nella prima parte della ripresa, gestendo poi in tranquillità gli ultimi minuti di gioco.
Marin 7. Ringhia sulla linea mediana e funge da diga a tratti insuperabile davanti alla difesa, contribuendo poi ad alimentare la manovra offensiva ospite ogniqualvolta se ne presenta l’occasione ; corre per tre e complica non poco le idee di de Roon e Pasalic che soprattutto nel primo tempo non riescono mai ad innescare efficacemente i compagni dell’attacco.
Meister 7. Gioca un gran primo tempo mandando più di una volta in confusione Hien fino all’episodio dell’autogol quando il difensore di casa si preoccupa di anticiparlo finendo per mettere la sfera nella propria porta ; corre anche lui tantissimo e rende giocabili tanti palloni che arrivano dalle retrovie, soprattutto tiene costantemente botta nonostante il marcatore diretto non esiti ad usare le maniere forti per arginarlo in qualche modo. Esce stremato a inizio ripresa dopo aver assolto pienamente al proprio compito.
Tramoni 6,5. Come a Cesena funge da mezzala offensiva sacrificandosi spesso in compiti di ripiegamento quando il pallone è fra i piedi dei padroni di casa, ciò nonostante si lancia in avanti ogniqualvolta il Pisa riparte in velocità contribuendo a mettere in grande difficoltà il meccanismo difensivo della Dea ; conquista un paio di punizioni da posizioni interessanti e crea delle situazioni di superiorità numerica che contribuiscono non poco al gran primo tempo messo a referto dalla compagine ospite.
Touré 8. Lo avevamo lasciato grande protagonista della cavalcata dei neroazzurri toscani in serie B, lo ritroviamo ancora una volta devastante sulla corsia di competenza al cospetto di uno Zalewski al quale il gigante tedesco lascia giusto un paio di cross pericolosi ; protagonista in occasione del goal del vantaggio ospite che nasce da una sua iniziativa sulla corsia di destra, fondamentale nei momenti di maggior sofferenza quando la sua fisicità è un qualcosa di salvifico per la porta difesa da Semper. Imprescindibile.
Aebischer 7,5. Professore del centrocampo, riesce sempre a liberarsi per ricevere il passaggio dei compagni, gioca semplice e ci mette grande esperienza quando c’è da tener la barca pari nel momento di maggior pressione da parte dei padroni di casa ; la sensazione è che sia già diventato un punto di riferimento per i compagni, considerando poi la calma olimpica con la quale riesce a gestire situazioni potenzialmente spinose davanti all’area di rigore presidiata da Semper.
Moreo 7. Parte il campionato e torna il Moreo formato deluxe ammirato nel corso della passata stagione : il suo moto perpetuo è un qualcosa di non facile lettura per i difensori orobici, il suo grande spirito di sacrificio lo trasforma nel primo difensore quando sono capitan de Roon e compagni a menar le danze sul terreno di gioco. E quel colpo di testa a fine primo tempo avrebbe meritato senz’altro miglior fortuna, ed invece il gran riflesso di Carnesecchi gli nega la gioa di un goal che avrebbe senza dubbio meritato : sarà per la prossima volta.
Denoon 6,5. La sorpresa della serata, completa ottimamente il pacchetto arretrato ospite mettendo la museruola a Maldini costretto spesso a ripiegare verso il centrocampo per avere qualche pallone giocabile ; mezzo voto in meno per la chiusura non perfetta in occasione del goal di Scamacca al quale concede un po’ troppa libertà di manovra, anche se ad onor del vero la rete è un pezzo di bravura del numero 9 di casa.
Nzola 6,5. Sostituisce Meister ad inizio ripresa e ne prosegue il lavoro, cercando di tenere alta la squadra nel momento di maggior pressione degli avversari ; anche su di lui Hien fatica non poco, negli ultimi venti minuti contribuisce a congelare la partita ed a tenere la sfera il più lontano possibile dalla porta difesa da Semper.
Cuadrado 6,5. Qualche sgasata delle sue e un paio di calci di punizione conquistati utili a far rifiatare i compagni, giocando subito dietro a Nzola ma svariando spesso lungo tutto il fronte di attacco della compagine ospite ; non ancora al top della condizione fisica ma si riesce già ad intuire quanto il calciatore colombiano potrà dare alla causa pisana.
Akinsanmiro 6,5. Come già capitato la scorsa settimana a Cesena entra benissimo in partita e con la sua fisicità ed il suo dinamismo contribuisce a rinforzare gli ormeggi in mezzo al campo ; recupera palloni importanti spezzando la manovra dei padroni di casa dimostrando buona personalità al cospetto di avversari dal pedigree prestigioso.
Calabresi 6. Grinta ed esperienza nel finale di gara per portare a casa un risultato importantissimo : missione compiuta.
Piccinini 6. Vedi Calabresi, ed il suo esordio in serie A è il premio a chi ci ha sempre creduto anche quando giocava in serie D con la maglia del Lentigione.
Gilardino 7,5. Il Pisa del primo tempo è un qualcosa da stropicciarsi gli occhi : al cospetto di una squadra che parteciperà alla prossima Champions League la sua squadra tiene il campo ottimamente, soffre pochissimo in difesa e fa male quando riparte concedendosi oltretutto il lusso di far girare a vuoto calciatori che ormai sono dei veterani della massima serie. Corregge tatticamente lo scacchiere iniziale rafforzando la linea mediana e sfruttando la panchina per ridare linfa ad un Pisa che aveva speso tantissimo nel corso dei primi quarantacinque minuti di gioco, i suoi ragazzi tengono sanno soffrire nel momento di maggior pressione dell’Atalanta e negli ultimi venti minuti gestiscono la partita con una maturità desueta per una neopromossa. Se è vera gloria lo capiremo cammin facendo, ma la serata di Bergamo resterà comunque un qualcosa da custodire gelosamente nel libro dei ricordi più belli legati al calcio a tinte neroazzurre.
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