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Leonardo Perez
Leonardo Perez nasce a Brindisi il 27 Settembre 1989. A soli 16 anni disputa il suo primo campionato di Serie D, mettendo in mostra ottime doti da attaccante, tanto da incuriosire i talent-scout baresi, che all’inizio della stagione 2007/08 lo portano fra le fila dei galletti. Dopo due anni nel settore giovanile biancorosso, nella stagione 2009/10 viene ceduto in prestito al Gubbio, dove sotto la guida di Vincenzo Torrente, colleziona 28 presenze e 4 reti nella strepitosa annata che trascina gli umbri in Prima Divisione. All’inizio della stagione successiva il Direttore Minguzzi lo porta a Pisa, ma nel difficile avvio di stagione, che vede alternarsi in panchina prima Cuoghi e poi Semplici, con i nerazzurri impantanati nei bassi fondi della classifica, Leo non riesce a trovare molto spazio e a Gennaio viene ceduto in prestito al Giulianova, in seconda divisione, dove trova gli ex-nerazzurri Zoppetti e De Simone e dove il nuovo Mister, Giuseppe Di Meo, lo sottopone ad una serie di allenamenti specifici, per la protezione e la difesa della palla. Terminata l’esperienza abruzzese, con 10 presenze ed un gol, Leonardo torna a Pisa e in questo primo scorcio di stagione è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante sia in campo che nel cuore dei tifosi, per la sua indomita grinta e la sua voglia di lottare su ogni pallone fino all’ultimo minuto, emblematica la standing ovation che il pubblico dell’Arena gli ha tributato dopo il gol con il Monza, ma andiamo a conoscerlo meglio…
-Qual’è il tuo cibo preferito?
Pasta in bianco…pasta in bianco sempre, pure la domenica quando torno dalla partita.
-…e la bevanda?
Coca Cola.
-La tua canzone preferita?
Mentre Dormi di Max Gazzè…è la canzone mia e della mia ragazza.
-…e il film?
The Day After Tomorrow.
-Quando non gioca a calcio Leonardo Perez cosa fa?
Molta Playstation, praticamente gioco sempre a Pro Evolution.
-Chi era il tuo idolo da piccolo?…Il giocatore per cui stravedevi…
Torres, sempre Fernando Torres.
-Una partita che ti piace ricordare?
Ero in prova al Taranto e allo Jacovone facemmo un’amichevole contro la Juventus, erano veramente troppo forti e perdemmo 7 a 1, però feci gol io.
-Raccontaci un aneddoto calcistico…una cosa particolare, divertente o strana che ti è successa…
In un torello ho visto fare un doppio tunnel alle persone che stavano in mezzo.
– Addirittura!…e quando è successo?
Oggi, qua! Ah, ah, ah, l’ha fatto Sodano e in mezzo c’erano Favasuli e Lanzolla.
– La persona più importante nella tua carriera?
Sicuramente mio padre.
-Il rimprovero che ti viene fatto più spesso in campo?
Che invece di trattenere, spingere e fare la “guerra” dovrei solo appoggiarmi e andare via, senza fare fallo.
…e fuori?
Fuoriiii…rompo un po’ troppo il c…o! Scherzo un po’ troppo…e dopo un po’ rompo le p…e.
-Pisa:
A Pisa sto benissimo e non lo dico solo ora perché le cose stanno andando bene, lo dicevo pure l’anno scorso. Sto bene qui, sto bene con la gente, sai….sono quelle sensazioni che uno prova a pelle, non le puoi spiegare. Recentemente sono anche salito sulla Torre ed è stato stupendo!
-Se non avesse fatto il calciatore Leonardo Perez cosa avrebbe fatto?
Avrei studiato, perché a parte che ero bravissimo in matematica, mia madre mi ripeteva sempre: studia, studia, studia, studia! Ma alla fine ho dovuto lasciare, perché le due cose non coincidevano.
-Cosa il pubblico nerazzurro deve sapere di te?
Che pure se sbaglio tanti gol, correrò e lotterò sempre fino al novantesimo!