
Un Pisa neanche troppo fortunato cede il passo alla Juventus e continua ad essere impantanato in una posizione di classifica tutt’altro che rosea ; sul prato della Cetilar Arena va in onda un remake della gara contro l’Inter, con i neroazzurri che per oltre sessanta minuti si fanno preferire al più quotato avversario andando pure vicinissimi al goal del vantaggio per poi cedere il passo nella seconda parte della ripresa. Pagelle Pisa Juventus.
Semper 6. Inoperoso nel corso del primo tempo, nella ripresa blocca la legnata – a onor del vero centrale – di Locatelli e si salva in corner sul mancino velenoso di prima intenzione di Zhegrova ; salvato dal palo sulla botta terrificante di Kelly, non può nulla in occasione dei due goal della compagine ospite.
Angori 6,5. Vince alla distanza il duello con Cambiaso, soffrendo davvero poco in fase difensiva e proponendosi in avanti con buona costanza ; ad inizio ripresa ci prova su calcio di punizione dai venti metri con un mancino violento e preciso sporcato dalla deviazione di Kelly quel tanto che basta per far terminare la sfera sul fondo per una questione di centimetri. Peccato.
Caracciolo 6,5. Openda non la vede mai, David neppure : il pacchetto arretrato neroazzurro tiene botta ancora una volta nonostante il pedigree di tutto rispetto degli attaccanti avversari e soltanto l’ingresso in campo di uno Zhegrova in serata di grazia crea qualche grattacapo dalle parti di Semper. Purtroppo il poco che produce la Juventus negli ultimi trenta metri è sufficiente a far pendere l’ago della bilancia della contesa dalla parte dei bianconeri.
Canestrelli 6,5. Vedi Caracciolo, con in più un paio di chiusure da applausi sulle conclusioni che sembravano a botta sicura degli avanti ospiti ; a due gare dal termine del girone d’andata si può dire che l’ultimo problema del Pisa è la difesa, della quale il buon Simone è titolare inamovibile.
Leris 5,5. Un po’ mezzala quando il Pisa si mette 3-5-2 in fase di non possesso, un po’ sottopunta quando i padroni di casa provano a costruire qualcosa in fase di possesso : non brilla particolarmente in nessuna delle due collocazioni tattiche, rendendosi protagonista di una prestazione tutto sommato anonima.
Tramoni 6,5. Forse la miglior partita stagionale del numero 10 neroazzurro, che nonostante la trazione posteriore con la quale è impostata la squadra dimostra di essere particolarmente vivo ogniqualvolta il pallone capita dalle sue parti ; va a duello con i difensori bianconeri senza particolari timori reverenziali e nella ripresa con un preciso colpo di testa all’angolo basso colpisce il palo a Di Gregorio battuto facendo illudere il gran pubblico della Cetilar Arena. Segnali di risveglio importanti da parte di un calciatore che potrebbe essere il miglior acquisto del Pisa per il girone di ritorno : incrociamo le dita.
Touré 6. Quella vecchia volpe di Luciano Spalletti decide di snaturare le fasce della sua squadra dirottando McKennie sulla sinistra proprio per arginare lo strapotere fisico del gigante tedesco ed è una mossa che funziona perché a livello offensivo il buon Idrissa non riesce mai a trovare la spizzata aerea giusta per i compagni dell’attacco ; da sottolineare però il gran sacrificio difensivo, visto che in più di una circostanza va a raddoppiare su Yildiz dando una grande mano a Calabresi da quella parte.
Aebischer 6. Cerca di portare ordine nella zona nevralgica del terreno di gioco, alzando ed abbassando il baricentro della squadra a seconda dei momenti della partita e cercando di tenere i reparti alla giusta distanza fra loro ; meglio in fase di interdizione che in fase di costruzione della manovra, situazione di gioco questa nella quale sovente rallenta i tempi della giocata permettendo alla Juventus di riorganizzarsi per il meglio.
Vural 5,5. Qualche giocata di qualità che fa intravedere che il ragazzo c’è e sicuramente si farà, ma in linea di massima è sovrastato dalla fisicità di Thuram e dalle geometrie di Locatelli ; inoltre è ancora troppo tenero in fase di interdizione, fondamentale questo nel quale non è aiutato da una fisico ancora da potenziare, nel primo tempo perde un pallone sanguinoso che per fortuna Koopmeiners non sfrutta a dovere a tu per tu con Semper.
Moreo 6. Il forfait di Meister lo “costringe” a fungere da riferimento offensivo, cosa che negli anni passati ha dimostrato di non digerire particolarmente ; ma il buon Stefano si mette di buona lena per complicare il più possibile la vita a Bremer e compagni, di palloni puliti da giocare negli ultimi venti metri ne arrivano con il contagocce ma quando Aebischer spara dai venti metri è lesto a metterci la testa mandando la sfera a schiantarsi sull’incrocio dei pali con Di Gregorio di sale in mezzo alla propria porta. Peccato, al tramonto del primo tempo poteva essere l’episodio giusto per poter poi raccontare tutt’altra partita.
Calabresi 7. Altra prestazione importante di uno di quei giocatori che a Pisa saranno sempre apprezzati per tutto quello che riescono a lasciare sul terreno di gioco ; e pazienza per quella carambola maledetta con Kalulu che origina il goal del vantaggio juventino, un episodio sfortunato che nulla toglie ad un altra prestazione da incorniciare del numero 33 neroazzurra. Una prestazione tutta cuore e grinta, passata a mordere le caviglie al pericolo pubblico numero uno Yildiz che alla fine della fiera combina ben poco eccezion fatta per il goal a porta vuota e a partita già finita (e con Arturo ormai in panchina dopo la sostituzione). Lo scrissi domenica scorsa, lo riscrivo questa sera : noi vogliamo undici Calabresi.
Bonfanti 5,5. Mandato in campo al posto del già ammonito Angori si trova a dover arginare i dribbling di un ispirato Zhegrova e va immediatamente in difficoltà perché il calciatore kosovaro ha tutto un altro passo come dimostra in occasione dell’accelerata che porta al goal del vantaggio ospite ; quando finalmente prende le misure al numero 11 in maglia bianconera è ormai troppo tardi.
Højholt 6. Senza strafare sostituisce Vural e si mette in silenzio a far legna in mezzo al campo, giocando semplice e provando a far muro davanti all’area di rigore neroazzurra quando la Juventus ha in mano il pallino del gioco. Usato sicuro.
Lorran 5,5. Entra – come sempre – quando la situazione in casa neroazzurra inizia a farsi disperata ma stavolta il suo impatto sulla contesa è rivedibile : troppi dribbling sbagliati, qualche leziosità di troppo ed il pallone perso malamente dal quale si origina il contropiede che chiude la contesa.
Marin 6. Pochi minuti in campo, qualche tackle dei suoi per far capire agli avversari che il Pisa è ancora vivo, ma purtroppo non basterà.
Buffon S.V.
Gilardino 6,5. Fra infortunati cronici, giocatori in Coppa d’Africa ed influenzati dell’ultima ora non è che potesse inventarsi chissà cosa … presenta quindi una squadra ancora una volta ben messa in campo e presente alla partita ma che ancora una volta si vede voltare le spalle dalla Dea Bendata come dimostrano i due legni clamorosi colpiti da Moreo prima e da Tramoni poi. Quando dopo l’ora di gioco iniziano a calare i giri del motore neroazzurro escono fuori i limiti strutturali della sua squadra che alla fine soccombe al maggior tasso tecnico degli avversari ; e stavolta anche in panchina ha davvero poco per provare ad invertire le sorti della contesa. Altra partita che termina con tanti applausi al cospetto del più quotato competitor ma con zero punti in classifica, un trend che va assolutamente invertito il prima possibile per non compromettere la possibilità di restare agganciati in qualche modo al treno della salvezza. La speranza è che la bontà del lavoro fin qui svolto dal tecnico piemontese sia premiata da quei rinforzi da individuare nel mercato di riparazione che in questo momento appaiono come una sorta di conditio sine qua non per continuare a credere nel mantenimento della categoria.

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Un Pisa neanche troppo fortunato cede il passo alla Juventus e continua ad essere impantanato in una posizione di classifica tutt’altro che rosea ; sul prato della Cetilar Arena va in onda un remake della gara contro l’Inter, con i neroazzurri che per oltre sessanta minuti si fanno preferire al più quotato avversario andando pure vicinissimi al goal del vantaggio per poi cedere il passo nella seconda parte della ripresa. Pagelle Pisa Juventus.
Semper 6. Inoperoso nel corso del primo tempo, nella ripresa blocca la legnata – a onor del vero centrale – di Locatelli e si salva in corner sul mancino velenoso di prima intenzione di Zhegrova ; salvato dal palo sulla botta terrificante di Kelly, non può nulla in occasione dei due goal della compagine ospite.
Angori 6,5. Vince alla distanza il duello con Cambiaso, soffrendo davvero poco in fase difensiva e proponendosi in avanti con buona costanza ; ad inizio ripresa ci prova su calcio di punizione dai venti metri con un mancino violento e preciso sporcato dalla deviazione di Kelly quel tanto che basta per far terminare la sfera sul fondo per una questione di centimetri. Peccato.
Caracciolo 6,5. Openda non la vede mai, David neppure : il pacchetto arretrato neroazzurro tiene botta ancora una volta nonostante il pedigree di tutto rispetto degli attaccanti avversari e soltanto l’ingresso in campo di uno Zhegrova in serata di grazia crea qualche grattacapo dalle parti di Semper. Purtroppo il poco che produce la Juventus negli ultimi trenta metri è sufficiente a far pendere l’ago della bilancia della contesa dalla parte dei bianconeri.
Canestrelli 6,5. Vedi Caracciolo, con in più un paio di chiusure da applausi sulle conclusioni che sembravano a botta sicura degli avanti ospiti ; a due gare dal termine del girone d’andata si può dire che l’ultimo problema del Pisa è la difesa, della quale il buon Simone è titolare inamovibile.
Leris 5,5. Un po’ mezzala quando il Pisa si mette 3-5-2 in fase di non possesso, un po’ sottopunta quando i padroni di casa provano a costruire qualcosa in fase di possesso : non brilla particolarmente in nessuna delle due collocazioni tattiche, rendendosi protagonista di una prestazione tutto sommato anonima.
Tramoni 6,5. Forse la miglior partita stagionale del numero 10 neroazzurro, che nonostante la trazione posteriore con la quale è impostata la squadra dimostra di essere particolarmente vivo ogniqualvolta il pallone capita dalle sue parti ; va a duello con i difensori bianconeri senza particolari timori reverenziali e nella ripresa con un preciso colpo di testa all’angolo basso colpisce il palo a Di Gregorio battuto facendo illudere il gran pubblico della Cetilar Arena. Segnali di risveglio importanti da parte di un calciatore che potrebbe essere il miglior acquisto del Pisa per il girone di ritorno : incrociamo le dita.
Touré 6. Quella vecchia volpe di Luciano Spalletti decide di snaturare le fasce della sua squadra dirottando McKennie sulla sinistra proprio per arginare lo strapotere fisico del gigante tedesco ed è una mossa che funziona perché a livello offensivo il buon Idrissa non riesce mai a trovare la spizzata aerea giusta per i compagni dell’attacco ; da sottolineare però il gran sacrificio difensivo, visto che in più di una circostanza va a raddoppiare su Yildiz dando una grande mano a Calabresi da quella parte.
Aebischer 6. Cerca di portare ordine nella zona nevralgica del terreno di gioco, alzando ed abbassando il baricentro della squadra a seconda dei momenti della partita e cercando di tenere i reparti alla giusta distanza fra loro ; meglio in fase di interdizione che in fase di costruzione della manovra, situazione di gioco questa nella quale sovente rallenta i tempi della giocata permettendo alla Juventus di riorganizzarsi per il meglio.
Vural 5,5. Qualche giocata di qualità che fa intravedere che il ragazzo c’è e sicuramente si farà, ma in linea di massima è sovrastato dalla fisicità di Thuram e dalle geometrie di Locatelli ; inoltre è ancora troppo tenero in fase di interdizione, fondamentale questo nel quale non è aiutato da una fisico ancora da potenziare, nel primo tempo perde un pallone sanguinoso che per fortuna Koopmeiners non sfrutta a dovere a tu per tu con Semper.
Moreo 6. Il forfait di Meister lo “costringe” a fungere da riferimento offensivo, cosa che negli anni passati ha dimostrato di non digerire particolarmente ; ma il buon Stefano si mette di buona lena per complicare il più possibile la vita a Bremer e compagni, di palloni puliti da giocare negli ultimi venti metri ne arrivano con il contagocce ma quando Aebischer spara dai venti metri è lesto a metterci la testa mandando la sfera a schiantarsi sull’incrocio dei pali con Di Gregorio di sale in mezzo alla propria porta. Peccato, al tramonto del primo tempo poteva essere l’episodio giusto per poter poi raccontare tutt’altra partita.
Calabresi 7. Altra prestazione importante di uno di quei giocatori che a Pisa saranno sempre apprezzati per tutto quello che riescono a lasciare sul terreno di gioco ; e pazienza per quella carambola maledetta con Kalulu che origina il goal del vantaggio juventino, un episodio sfortunato che nulla toglie ad un altra prestazione da incorniciare del numero 33 neroazzurra. Una prestazione tutta cuore e grinta, passata a mordere le caviglie al pericolo pubblico numero uno Yildiz che alla fine della fiera combina ben poco eccezion fatta per il goal a porta vuota e a partita già finita (e con Arturo ormai in panchina dopo la sostituzione). Lo scrissi domenica scorsa, lo riscrivo questa sera : noi vogliamo undici Calabresi.
Bonfanti 5,5. Mandato in campo al posto del già ammonito Angori si trova a dover arginare i dribbling di un ispirato Zhegrova e va immediatamente in difficoltà perché il calciatore kosovaro ha tutto un altro passo come dimostra in occasione dell’accelerata che porta al goal del vantaggio ospite ; quando finalmente prende le misure al numero 11 in maglia bianconera è ormai troppo tardi.
Højholt 6. Senza strafare sostituisce Vural e si mette in silenzio a far legna in mezzo al campo, giocando semplice e provando a far muro davanti all’area di rigore neroazzurra quando la Juventus ha in mano il pallino del gioco. Usato sicuro.
Lorran 5,5. Entra – come sempre – quando la situazione in casa neroazzurra inizia a farsi disperata ma stavolta il suo impatto sulla contesa è rivedibile : troppi dribbling sbagliati, qualche leziosità di troppo ed il pallone perso malamente dal quale si origina il contropiede che chiude la contesa.
Marin 6. Pochi minuti in campo, qualche tackle dei suoi per far capire agli avversari che il Pisa è ancora vivo, ma purtroppo non basterà.
Buffon S.V.
Gilardino 6,5. Fra infortunati cronici, giocatori in Coppa d’Africa ed influenzati dell’ultima ora non è che potesse inventarsi chissà cosa … presenta quindi una squadra ancora una volta ben messa in campo e presente alla partita ma che ancora una volta si vede voltare le spalle dalla Dea Bendata come dimostrano i due legni clamorosi colpiti da Moreo prima e da Tramoni poi. Quando dopo l’ora di gioco iniziano a calare i giri del motore neroazzurro escono fuori i limiti strutturali della sua squadra che alla fine soccombe al maggior tasso tecnico degli avversari ; e stavolta anche in panchina ha davvero poco per provare ad invertire le sorti della contesa. Altra partita che termina con tanti applausi al cospetto del più quotato competitor ma con zero punti in classifica, un trend che va assolutamente invertito il prima possibile per non compromettere la possibilità di restare agganciati in qualche modo al treno della salvezza. La speranza è che la bontà del lavoro fin qui svolto dal tecnico piemontese sia premiata da quei rinforzi da individuare nel mercato di riparazione che in questo momento appaiono come una sorta di conditio sine qua non per continuare a credere nel mantenimento della categoria.
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