
Peccato. I neroazzurri sfoderano un’ottima prestazione al “Maradona” giocando a viso aperto contro i Campioni d’Italia del Napoli ma ancora una volta restano con un pugno di mosche in mano lasciando il terreno di gioco con diversi rimpianti ; fra questi da annoverare un paio di decisioni assai dubbie della squadra arbitrale che sono andate a favorire i padroni di casa. Pagelle Napoli Pisa.
Semper 5,5. Pronti, via ed un suo rinvio di piede particolarmente bislacco per poco non consente a Politano di far male ai neroazzurri ; incolpevole sul goal di Gilmour, fulminato dal destro al fulmicotone di Lucca, incerto in occasione della rasoiata di Spinazzola in occasione della quale sembra andar giù con un attimo di ritardo che alla fine gli risulterà fatale. Sicuro nelle uscite alte nei momenti di maggior pressione dei padroni di casa, malino quando deve giocare il pallone con i piedi.
Caracciolo 10. Il voto può essere considerato una sorta di provocazione ma lo è fino ad un certo punto perché ancora una volta la prestazione messa a referto dal capitano neroazzurro è un qualcosa di addirittura commovente. Fa la guerra con il gigante Højlund al quale concede poco più che briciole, guida da leader vero un pacchetto arretrato che soffre relativamente la qualità offensiva spaventosa dei padroni di casa ma soprattutto con due chiusure eroiche salva la propria porta dalla capitolazione sulle conclusioni a botta sicura di Elmas e di Højlund all’alba e al tramonto della prima frazione di gioco. Un esempio per tutti i compagni, un idolo per tutti i tifosi. Da clonare.
Canestrelli 6,5. Tutto sommato buona la tenuta difensiva del buon Simone che oltretutto entra in prima persona in diversi episodi decisivi della gara : prima la sua deviazione tanto fortuita quanto sfortunata agevola la conclusione di Gilmour in occasione del goal del momentaneo 1 a 0, poi una sua zampata in area di rigore partenopea origina il tocco di braccio di Beukema che determina il penalty in favore degli ospiti, infine concede a Lucca lo spazio sufficiente per scaricare il destro che determina la rete del momentaneo 3 a 1. Prestazione comunque assolutamente positiva per uno dei baluardi inamovibili di questa squadra.
Marin 5,5. Nella rinnovata linea mediana disegnata da mister Gilardino alterna cose buone ad altre meno buone, nonostante davanti abbia due fenomeni quali McTominay e De Bruyne che alla fine della fiera combineranno davvero poco nell’economia della contesa. Ma in un paio di circostanze poteva far meglio : a fine primo tempo cincischia troppo ai trentacinque metri e perde un pallone sanguinoso che innesca la ripartenza dei padroni di casa conclusa dal tentativo di Højlund miracolosamente rintuzzato da Caracciolo, nella ripresa la sua opposizione alla percussione per vie centrali di Spinazzola è fin troppo blanda ed il numero 37 in maglia azzurra può così scaricare la rasoiata che regala il nuovo vantaggio ai partenopei dopo il goal di Nzola.
Leris 6,5. Bello il duello con uno Spinazzola in serata di grazia che spesso lo salta creando situazioni offensive importanti per i padroni di casa, vedi il goal di Gilmour e l’occasione sprecata malamente da Politano ad inizio ripresa ; non si dà comunque per vinto e alimenta la manovra dei neroazzurri spingendo sulla corsia di destra e andando oltretutto vicinissimo al goal al tramonto del primo tempo con una deviazione volante dall’alto coefficiente di difficoltà sul perfetto suggerimento di Aebischer sulla quale Meret si supera. Conquisterebbe con caparbietà un sacrosanto calcio di rigore chiamando l’entrata fallosa di De Bruyne ma il signor Crezzini viene richiamato al VAR e punisce in maniera totalmente erronea un precedente tocco con il braccio di appoggio subito dopo il contrasto con Spinazzola, una situazione di gioco che non andrebbe mai sanzionata ed invece …
Akinsanmiro 7. Che personalità il giovane Ebenezer che sul prato del “Maradona” gioca con la maturità di un veterano e si fa apprezzare in egual misura in entrambe le fasi di gioco, facendo filtro importante davanti alla difesa e proponendosi spesso in avanti quando è il Pisa che prova a fare la partita. Da una sua conclusione di prima intenzione respinta con i pugni da Meret nasce il corner dal quale si origina il penalty in favore degli ospiti, nel primo tempo si conquisterebbe pure un calcio di rigore anticipando l’intervento di Di Lorenzo che lo aggancia senza dubbio alcuno ma il signor Crezzini – oltretutto posizionato ottimamente – non vede ed al VAR evidentemente stava andando in onda qualche altro programma maggiormente interessante …
Nzola 6,5. Si danna l’anima per tenere su palla e per far salire la squadra nonostante l’asfissiante marcatura di Buongiorno, la cosa maggiormente positiva è la sensazione che la sua condizione fisica salga di livello partita dopo partita. Trasforma con freddezza il calcio di rigore nonostante i fischi assordanti dei cinquantamila del “Maradona” a dimostrazione di grande personalità, un qualcosa che ai neroazzurri servirà come il pane in questo campionato.
Aebischer 6,5. Regia lucida nella zona nevralgica del terreno di gioco e soprattutto la voglia di sporcarsi le scarpe quando c’è da battagliare nei momenti di maggio pressione offensiva dei padroni di casa, come Akinsanmiro si destreggia egualmente bene con e senza palla ; la sua pennellata filtrante a premiare l’inserimento di Leris al tramonto del primo tempo è uno squarcio di luce che illumina la notte partenopea. Giocatore di categoria sotto ogni aspetto, anche davanti a mostri sacri quali Gilmour, Lobotka e compagnia bella.
Moreo 6. Suda le proverbiali sette camicie per aiutare Nzola nel compito di non far abbassare troppo il baricentro dei neroazzurri, finché il fiato lo sorregge la sua prestazione è utile e generosa, spesa in un lavoro oscuro assolutamente fondamentale per il piano gara della compagine ospite ; cala vistosamente nella ripresa e la sostituzione all’ora di gioco è assolutamente indisipensabile.
Lusuardi 5,5. Non farebbe neppure male ma dalla sua parte imperversa un Politano che lo punta in continuazione e che sovente riesce a scappargli via anche per un mero discorso di diversa struttura fisica ; il difensore brasiliano cerca di cavarsela con le buone e con le cattive ma la catena sinistra dei neroazzurri è la parte che soffre maggiormente le offensive della formazione partenopea. Meglio comunque rispetto al primo tempo di totale confusione messo a referto nella gara contro l’Udinese della scorsa settimana.
Bonfanti 5,5. Vale per lui quanto appena asserito per Lusuardi : gioca quinto di sinistra nel 3-5-2 disegnato da mister Gilardino ma Politano lo salta sempre in prima battuta potendo così andare all’uno contro uno con il compagno che gli gioca alle spalle ; inoltre un suo rinvio troppo affrettato diventa assist involontario che innesca Spinazzola in occasione del secondo goal dei padroni di casa. Nel primo tempo è spesso il giocatore del Pisa potenzialmente più pericoloso, con Di Lorenzo che sovente gli lascia tanto campo a disposizione che però l’ex Atalanta non riesce mai a sfruttare al cento per cento.
Cuadrado 5,5. Sostituisce l’esausto Leris e nel modulo adottato dai neroazzurri al cospetto del Napoli gli tocca ricoprire tutta la fascia, compito forse troppo gravoso per un giocatore non ancora al top della condizione fisica ed oltretutto reduce da un lieve problema muscolare accusato la settimana scorsa. Il colombiano ci mette impegno e dedizione alla causa ma lo spunto non è quello dei tempi d’oro, come dimostra in occasione dello scambio con Meister quando Di Lorenzo gli recupera senza particolare sforzo il vantaggio acquisito : sarebbe stata un’occasione particolarmente favorevole per la compagine ospite.
Meister 5. Gioca l’ultima mezzora di gara ma non riesce mai ad incidere ed a rendersi pericoloso dalle parti di Meret, facendo oltretutto fatica a difendere il pallone ed a tenere alta la squadra.
Tramoni 5. Gli capita un’occasione d’oro per riaprire la contesa subito dopo il goal di Lucca ma solo davanti a Meret spara una conclusione mancina sgangherata che si perde sul fondo, una soluzione non degna del cecchino formidabile ammirato la scorsa stagione.
Angori 6,5. Entra benissimo in partita e complice l’errore da matita blu di Di Lorenzo ha l’occasione di mettere in mezzo il cross al bacio che permette a Lorran di regalare sei minuti di speranza ai neroazzurri.
Lorran 6,5. Esordio in serie A da ricordare per il talento brasiliano al quale bastano dieci minuti scarsi per realizzare il suo primo goal in maglia neroazzurra oltretutto in un palcoscenico prestigioso come il “Diego Armando Maradona” ; una rete facile facile che però denota il suo ottimo senso della posizione. Se il buongiorno si vede dal mattino …
Gilardino 7. Presenta un Pisa coraggioso che non ha paura di giocare a calcio contro i Campioni d’Italia al gran completo, il 3-5-2 di partenza inaridisce la manovra partenopea per quel che riguarda le vie centrali e riesce a far eclissare dalla contesa due fenomeni del calibro di De Bruyne e McTominay ; i padroni di casa sono poi bravi a giocarsela negli uno contro uno sulle corsie laterali e lì viene fuori il maggior tasso tecnico degli uomini di mister Conte, ubi maior minor cessat. Ma i neroazzurri se la giocano fino alla fine e al termine di una contesa vibrante e più equilibrata di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia sono costretti a rammaricarsi per alcune sbavature puntualmente punite dalla qualità dei campioni in maglia azzurra ; peccato perché tale atteggiamento avrebbe meritato il premio finale di un pareggio che avrebbe fatto tanta classifica e tantissimo morale. Ma se il tecnico piemontese cercava risposte importanti dai suoi ragazzi alle prese con l’esame più difficile della stagione, beh, la sensazione è che ne abbia avute di importanti : ripartire dalla prestazione del vecchio San Paolo per affrontare al meglio il derby contro la Fiorentina di domenica prossima. L’occasione migliore per far sbocciare davvero la stagione dei neroazzurri.

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Peccato. I neroazzurri sfoderano un’ottima prestazione al “Maradona” giocando a viso aperto contro i Campioni d’Italia del Napoli ma ancora una volta restano con un pugno di mosche in mano lasciando il terreno di gioco con diversi rimpianti ; fra questi da annoverare un paio di decisioni assai dubbie della squadra arbitrale che sono andate a favorire i padroni di casa. Pagelle Napoli Pisa.
Semper 5,5. Pronti, via ed un suo rinvio di piede particolarmente bislacco per poco non consente a Politano di far male ai neroazzurri ; incolpevole sul goal di Gilmour, fulminato dal destro al fulmicotone di Lucca, incerto in occasione della rasoiata di Spinazzola in occasione della quale sembra andar giù con un attimo di ritardo che alla fine gli risulterà fatale. Sicuro nelle uscite alte nei momenti di maggior pressione dei padroni di casa, malino quando deve giocare il pallone con i piedi.
Caracciolo 10. Il voto può essere considerato una sorta di provocazione ma lo è fino ad un certo punto perché ancora una volta la prestazione messa a referto dal capitano neroazzurro è un qualcosa di addirittura commovente. Fa la guerra con il gigante Højlund al quale concede poco più che briciole, guida da leader vero un pacchetto arretrato che soffre relativamente la qualità offensiva spaventosa dei padroni di casa ma soprattutto con due chiusure eroiche salva la propria porta dalla capitolazione sulle conclusioni a botta sicura di Elmas e di Højlund all’alba e al tramonto della prima frazione di gioco. Un esempio per tutti i compagni, un idolo per tutti i tifosi. Da clonare.
Canestrelli 6,5. Tutto sommato buona la tenuta difensiva del buon Simone che oltretutto entra in prima persona in diversi episodi decisivi della gara : prima la sua deviazione tanto fortuita quanto sfortunata agevola la conclusione di Gilmour in occasione del goal del momentaneo 1 a 0, poi una sua zampata in area di rigore partenopea origina il tocco di braccio di Beukema che determina il penalty in favore degli ospiti, infine concede a Lucca lo spazio sufficiente per scaricare il destro che determina la rete del momentaneo 3 a 1. Prestazione comunque assolutamente positiva per uno dei baluardi inamovibili di questa squadra.
Marin 5,5. Nella rinnovata linea mediana disegnata da mister Gilardino alterna cose buone ad altre meno buone, nonostante davanti abbia due fenomeni quali McTominay e De Bruyne che alla fine della fiera combineranno davvero poco nell’economia della contesa. Ma in un paio di circostanze poteva far meglio : a fine primo tempo cincischia troppo ai trentacinque metri e perde un pallone sanguinoso che innesca la ripartenza dei padroni di casa conclusa dal tentativo di Højlund miracolosamente rintuzzato da Caracciolo, nella ripresa la sua opposizione alla percussione per vie centrali di Spinazzola è fin troppo blanda ed il numero 37 in maglia azzurra può così scaricare la rasoiata che regala il nuovo vantaggio ai partenopei dopo il goal di Nzola.
Leris 6,5. Bello il duello con uno Spinazzola in serata di grazia che spesso lo salta creando situazioni offensive importanti per i padroni di casa, vedi il goal di Gilmour e l’occasione sprecata malamente da Politano ad inizio ripresa ; non si dà comunque per vinto e alimenta la manovra dei neroazzurri spingendo sulla corsia di destra e andando oltretutto vicinissimo al goal al tramonto del primo tempo con una deviazione volante dall’alto coefficiente di difficoltà sul perfetto suggerimento di Aebischer sulla quale Meret si supera. Conquisterebbe con caparbietà un sacrosanto calcio di rigore chiamando l’entrata fallosa di De Bruyne ma il signor Crezzini viene richiamato al VAR e punisce in maniera totalmente erronea un precedente tocco con il braccio di appoggio subito dopo il contrasto con Spinazzola, una situazione di gioco che non andrebbe mai sanzionata ed invece …
Akinsanmiro 7. Che personalità il giovane Ebenezer che sul prato del “Maradona” gioca con la maturità di un veterano e si fa apprezzare in egual misura in entrambe le fasi di gioco, facendo filtro importante davanti alla difesa e proponendosi spesso in avanti quando è il Pisa che prova a fare la partita. Da una sua conclusione di prima intenzione respinta con i pugni da Meret nasce il corner dal quale si origina il penalty in favore degli ospiti, nel primo tempo si conquisterebbe pure un calcio di rigore anticipando l’intervento di Di Lorenzo che lo aggancia senza dubbio alcuno ma il signor Crezzini – oltretutto posizionato ottimamente – non vede ed al VAR evidentemente stava andando in onda qualche altro programma maggiormente interessante …
Nzola 6,5. Si danna l’anima per tenere su palla e per far salire la squadra nonostante l’asfissiante marcatura di Buongiorno, la cosa maggiormente positiva è la sensazione che la sua condizione fisica salga di livello partita dopo partita. Trasforma con freddezza il calcio di rigore nonostante i fischi assordanti dei cinquantamila del “Maradona” a dimostrazione di grande personalità, un qualcosa che ai neroazzurri servirà come il pane in questo campionato.
Aebischer 6,5. Regia lucida nella zona nevralgica del terreno di gioco e soprattutto la voglia di sporcarsi le scarpe quando c’è da battagliare nei momenti di maggio pressione offensiva dei padroni di casa, come Akinsanmiro si destreggia egualmente bene con e senza palla ; la sua pennellata filtrante a premiare l’inserimento di Leris al tramonto del primo tempo è uno squarcio di luce che illumina la notte partenopea. Giocatore di categoria sotto ogni aspetto, anche davanti a mostri sacri quali Gilmour, Lobotka e compagnia bella.
Moreo 6. Suda le proverbiali sette camicie per aiutare Nzola nel compito di non far abbassare troppo il baricentro dei neroazzurri, finché il fiato lo sorregge la sua prestazione è utile e generosa, spesa in un lavoro oscuro assolutamente fondamentale per il piano gara della compagine ospite ; cala vistosamente nella ripresa e la sostituzione all’ora di gioco è assolutamente indisipensabile.
Lusuardi 5,5. Non farebbe neppure male ma dalla sua parte imperversa un Politano che lo punta in continuazione e che sovente riesce a scappargli via anche per un mero discorso di diversa struttura fisica ; il difensore brasiliano cerca di cavarsela con le buone e con le cattive ma la catena sinistra dei neroazzurri è la parte che soffre maggiormente le offensive della formazione partenopea. Meglio comunque rispetto al primo tempo di totale confusione messo a referto nella gara contro l’Udinese della scorsa settimana.
Bonfanti 5,5. Vale per lui quanto appena asserito per Lusuardi : gioca quinto di sinistra nel 3-5-2 disegnato da mister Gilardino ma Politano lo salta sempre in prima battuta potendo così andare all’uno contro uno con il compagno che gli gioca alle spalle ; inoltre un suo rinvio troppo affrettato diventa assist involontario che innesca Spinazzola in occasione del secondo goal dei padroni di casa. Nel primo tempo è spesso il giocatore del Pisa potenzialmente più pericoloso, con Di Lorenzo che sovente gli lascia tanto campo a disposizione che però l’ex Atalanta non riesce mai a sfruttare al cento per cento.
Cuadrado 5,5. Sostituisce l’esausto Leris e nel modulo adottato dai neroazzurri al cospetto del Napoli gli tocca ricoprire tutta la fascia, compito forse troppo gravoso per un giocatore non ancora al top della condizione fisica ed oltretutto reduce da un lieve problema muscolare accusato la settimana scorsa. Il colombiano ci mette impegno e dedizione alla causa ma lo spunto non è quello dei tempi d’oro, come dimostra in occasione dello scambio con Meister quando Di Lorenzo gli recupera senza particolare sforzo il vantaggio acquisito : sarebbe stata un’occasione particolarmente favorevole per la compagine ospite.
Meister 5. Gioca l’ultima mezzora di gara ma non riesce mai ad incidere ed a rendersi pericoloso dalle parti di Meret, facendo oltretutto fatica a difendere il pallone ed a tenere alta la squadra.
Tramoni 5. Gli capita un’occasione d’oro per riaprire la contesa subito dopo il goal di Lucca ma solo davanti a Meret spara una conclusione mancina sgangherata che si perde sul fondo, una soluzione non degna del cecchino formidabile ammirato la scorsa stagione.
Angori 6,5. Entra benissimo in partita e complice l’errore da matita blu di Di Lorenzo ha l’occasione di mettere in mezzo il cross al bacio che permette a Lorran di regalare sei minuti di speranza ai neroazzurri.
Lorran 6,5. Esordio in serie A da ricordare per il talento brasiliano al quale bastano dieci minuti scarsi per realizzare il suo primo goal in maglia neroazzurra oltretutto in un palcoscenico prestigioso come il “Diego Armando Maradona” ; una rete facile facile che però denota il suo ottimo senso della posizione. Se il buongiorno si vede dal mattino …
Gilardino 7. Presenta un Pisa coraggioso che non ha paura di giocare a calcio contro i Campioni d’Italia al gran completo, il 3-5-2 di partenza inaridisce la manovra partenopea per quel che riguarda le vie centrali e riesce a far eclissare dalla contesa due fenomeni del calibro di De Bruyne e McTominay ; i padroni di casa sono poi bravi a giocarsela negli uno contro uno sulle corsie laterali e lì viene fuori il maggior tasso tecnico degli uomini di mister Conte, ubi maior minor cessat. Ma i neroazzurri se la giocano fino alla fine e al termine di una contesa vibrante e più equilibrata di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia sono costretti a rammaricarsi per alcune sbavature puntualmente punite dalla qualità dei campioni in maglia azzurra ; peccato perché tale atteggiamento avrebbe meritato il premio finale di un pareggio che avrebbe fatto tanta classifica e tantissimo morale. Ma se il tecnico piemontese cercava risposte importanti dai suoi ragazzi alle prese con l’esame più difficile della stagione, beh, la sensazione è che ne abbia avute di importanti : ripartire dalla prestazione del vecchio San Paolo per affrontare al meglio il derby contro la Fiorentina di domenica prossima. L’occasione migliore per far sbocciare davvero la stagione dei neroazzurri.
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