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Serie B 2024/2025 Brescia Pisa : Le Pagelle

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Il Pisa espugna anche il “Rigamonti” di Brescia e aumenta a nove punti il vantaggio sullo Spezia che non va oltre il pareggio in quel di Frosinone ; altra partita giocata con il piglio della grande squadra da parte dei neroazzurri che adesso possono toccare con mano quel sogno vecchio di trentacinque anni mai così vicino a diventare una splendida realtà. Pagelle Brescia Pisa.

Semper 6. Attento sulla legnata centrale di Dickmann nel corso del primo tempo, perentorio nelle uscite quando nella ripresa il Brescia fa spiovere diversi cross in area di rigore neroazzurra ; incolpevole in occasione dell’inzuccata di Juric che gli nega la gioia dell’ennesimo clean sheet stagionale.

Angori 6. Dalla sua parte transitano via via i calciatori maggiormente ispirati in casa Brescia – Galazzi, Nuamah e Dickmann – ed il buon Samuele si mette l’elmetto e mette a referto una prestazione particolarmente attenta in fase difensiva, lasciando le iniziative offensive agli altri compagni nell’economia di una partita nella quale il Pisa decide di attaccare prevalentemente sfruttando la corsia destra.

Caracciolo 7. Un gladiatore incurante di una carta d’identità non più clemente, un faro per il pacchetto arretrato neroazzurro che al Brescia concede sostanzialmente due soli tiri in porta (Bisoli all’inizio ed Juric alla fine) e nulla più ; neanche il gigante Borrelli riesce ad impensierirlo più di tanto. Una seconda giovinezza per uno dei protagonisti più importanti di questa stagione da incorniciare.

Canestrelli 7. Raddoppia costantemente su Borrelli che alla fine della fiera non combina alcunché di pericoloso dalle parti di Semper, praticamente non suda per contrastare le sporadiche iniziative di Galazzi e Nuamah che non riescono mai a mettere a referto un inserimento degno di nota in area di rigore ospite.

Tramoni 7. Avvia e conclude da par suo l’azione che porta al goal che sblocca la contesa, confermandosi cecchino infallibile davanti ai portieri avversari ; nella ripresa – nonostante un terreno di gioco zuppo di pioggia che di certo non esalta le sue caratteristiche – si rende protagonista di una travolgente azione personale che non si conclude con la seconda rete personale soltanto per l’intervento miracoloso di Lezzerini. Tredici goal in campionato nonostante le varie assenze causate dai diversi problemi muscolari patiti nel corso della stagione : chapeau.

Meister 6. Pronti, via e segna un goal assai simile a quello realizzato a Spezia con una girata precisa e perentoria che premia nella miglior maniera possibile il perfetto assist di Touré ma purtroppo il tutto viene vanificato dall’abbaglio preso dal signor Volpi al VAR che ritiene falloso l’intervento di Calabresi su Nuamah all’alba dell’azione. Su di lui Adorni e compagni montano una guardia serrata, spazi di manovra ce ne sono ben pochi ma comunque riesce a farsi valere con alcune sponde intelligenti per i compagni di reparto.

Touré 7,5. Devastante, come al solito. Si divora il malcapitato Corrado sulla corsia di competenza, dopo tre minuti mette Meister nelle migliori condizioni possibili per battere a rete ma il VAR vanifica la sua gran giocata ; insuperabile in fase difensiva e sempre pronto ad appoggiare l’azione quando sono gli ospiti a menare le danze, chiude la contesa con un destro terrificante che per poco non butta giù la porta difesa dall’incolpevole Lezzerini. Se praticamente nessuno si è accorto dei gravi infortuni occorsi ad inizio stagione a Leris e ad Esteves è soltanto merito suo e della mostruosa stagione che è riuscito a mettere a referto.

Solbakken 6,5. Bissa la buona prestazione di Reggio Emilia dimostrandosi calciatore di tanta sostanza e di pochi fronzoli nella zona nevralgica del terreno di gioco : si propone molto, gioca parecchi palloni e limita al minimo sindacale gli errori in fase di appoggio, optando quasi sempre per la giocata più semplice che spesso è anche la più redditizia. Perché perdere pochi palloni nel cerchio di centrocampo è spesso la chiave migliore per poter comandare il gioco.

Moreo 7,5. Nel primo tempo è ovunque, riuscendo a percorrere in lungo ed in largo il terreno di gioco e sempre con ottimo profitto ; il colpo di tacco che libera Tramoni in occasione del goal del momentaneo 0 a 1 è un pezzo di bravura degno del calciatore meraviglioso che ha dimostrato di essere grazie ad un allenatore che fin dal principio ha saputo farlo rendere al meglio delle proprie possibilità. Cala alla distanza complice il campo pesante, rimedia poi una botta che lo costringe ad alzare anzitempo bandiera bianca ma che non dovrebbe preoccupare in vista delle prossime gare.

Calabresi 7. Come i compagni di reparto si rende protagonista di una gara gagliarda capace di cancellare la pericolosità offensiva dei padroni di casa, la solita grinta da vendere nei confronti di ogni avversario che gli capita a tiro e la solita voglia di spingersi in avanti quando le circostanze lo permettono.

Piccinini 6. Si limita a coadiuvare le geometrie di Solbakken in mezzo al campo con il solito grande dinamismo, il nubifragio che si abbatte sul “Rigamonti” e che trasforma il campo in una mezza piscina non gli agevola il compito e mister Inzaghi decide di risparmiargli le fatiche della ripresa.

Abildgaard 6,5. Gioca un secondo tempo gagliardo facendo valere chili e centimetri nella zona nevralgica del terreno di gioco, facendosi valere in fase difensiva e riuscendo a mettere lo zampino sul goal di Touré con il colpo di testa poi ribattuto che genera la carambola che porta alla conclusione del compagno di squadra. Giocatore importante per la categoria sempre pronto a dare una mano ogniqualvolta viene chiamato in causa.

Marin 6,5. Rileva Solbakken e si mette a far legna in mezzo al campo andando a ringhiare su ogni portatore di palla avversario : il risultato è che per vie centrali il Brescia non riesce mai a sfondare ed è quindi costretto a cross improduttivi dalle corsie laterali.

Højholt 6,5. Vedi Marin ; con il suo ingresso in campo il Pisa passa al 3-5-2 chiudendo le porta in faccia al tentativi di rimonta dei padroni di casa, si fa apprezzare per tackle vigorosi che complicano non poco il palleggio delle Rondinelle.

Sernicola 6. Corsa ed esperienza nelle battute finali del match : missione compiuta senza tanti fronzoli per l’ex Cremonese.

Morutan 6. Pochi minuti in campo ma dal suo mancino nasce la traiettoria da calcio d’angolo che determina il goal di Touré che chiude anzitempo la contesa.

Inzaghi 9. Ha messo in piedi una squadra granitica sotto ogni punto di vista, capace di giocar di fioretto e di spada, in grado di dimenticare in un amen l’ingiustizia subita con il goal annullato a Meister e di trovare nuovamente la via della rete dopo appena dieci minuti. Ed anche quando c’è da battagliare su un campo zuppo di pioggia nessun problema, capitan Caracciolo e compagni si mettono l’elmetto e ribattono colpo su colpo ad un avversario che ci mette tanta foga e poco altro, fino al bellissimo goal di Touré che chiude i giochi con dieci minuti di anticipo. Tutti bravissimi, a partire da chi inizia la contesa fino ad arrivare all’ultimo dei subentrati (Morutan) che riesce comunque ad essere decisivo con il corner che origina il secondo goal dei neroazzurri. Ed ora siamo lì, a un passo dal sogno, a un passo dalla gloria, a un passo dalla storia. Ed anche le parole per descrivere adeguatamente quanto stiamo vedendo da dieci mesi a questa parte, beh, fanno una fatica del diavolo ad uscire. Fra una lacrima ed il groppo in gola costante. Ma in fondo va benissimo così.

H2o

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