
Il Modena bissa il successo dell’andata riuscendo nell’impresa di espugnare una Cetilar Arena gremita e festante ed infliggendo ai neroazzurri la seconda sconfitta casalinga in questo campionato dopo quella rimediata contro il Cittadella ; non basta al Pisa il goal di Moreo arrivato in una ripresa certamente migliore di un primo tempo giocato sottotono e sotto ritmo al cospetto di un avversario che si è confermato letale nelle ripartenze. Pagelle Pisa Modena.
Semper 6,5. Incolpevole in occasione delle due reti della compagine ospite, in pieno recupero mette a referto un doppio intervento da applausi sui tentativi a botta sicura di Bozhanaj e Pedro Mendes che però non basta per regalare almeno un punto alla causa neroazzurra.
Angori 6. Parte forte e cala alla distanza finendo praticamente sulle gambe ma provando in tutti i modi a creare qualcosa di pericoloso in area di rigore gialloblu con i suoi ormai proverbiali cross ; il duello a tutta fascia con Di Pardo termina sostanzialmente senza vincitori né vinti.
Caracciolo 6,5. Ringhia sull’ex di turno Gliozzi e si rende protagonista di un doppio miracoloso salvataggio su Caso ormai a tu per tu con Semper vanificato però dal tap-in vincente del buon Ettore che regala così un dispiacere ai suoi vecchi tifosi ; nel finale si spinge generosamente in avanti in cerca di fortuna ma per i neroazzurri non è stata decisamente giornata, anche se dalla sua conclusione respinta dalla traversa nasce il goal della speranza di Moreo.
Canestrelli 5,5. Rimedia in apertura di gara un cartellino giallo che ne condiziona il rendimento nei primi quarantacinque minuti di gioco, la sensazione è che non sia esplosivo come ad inizio stagione e non è una bella notizia quando c’è da tenere a bada i piccoletti terribili Caso e Palumbo … Resta negli spogliatoi subito dopo l’intervallo secondo l’ormai noto teorema inzaghiano in materia di ammonizioni.
Marin 5. Come Canestrelli il motore gira meno potente rispetto a qualche mese fa e calciatori rapidi quali Gerli e Santoro ne approfittano prontamente riuscendo ad escluderlo dalle proprie linee di passaggio e allo stesso tempo riuscendo a limitarlo nella fase di costruzione della manovra neroazzurra. In occasione del secondo goal ospite Palumbo lo elude con eccessiva facilità.
Højholt 5. Parte bene mettendo ordine sulla linea mediana e recuperando qualche bel pallone, poi è protagonista sfortunatissimo in occasione del goal di Santoro propiziato dalla sua sfortunata scivolata prima e dalla sua ancor più sfortunata deviazione dopo ; da quel momento fa fatica a riprendere il filo del discorso, rimanendo oltretutto fuori posizione sul contropiede che origina la rete di Gliozzi.
Meister 5. Vero è che di palloni puliti dalle sue parti ne capitano pochi, ma a volte i palloni che cambiano il destino delle partite sono quelli che ti devi andare a cercare ed a conquistare con caparbietà e sacrificio : Zaro se lo mangia sotto tutti i punti di vista ed è per certi versi inevitabile che la sua partita duri solamente quarantacinque minuti.
Touré 6. Come spesso accade nelle giornate in cui i neroazzurri non brillano il buon Idrissa è uno dei pochi da salvare, fosse solo per quella presenza muscolare nella zona nevralgica del terreno di gioco che fa sempre comodo ; Idrissi non lo salta praticamente mai ed anche su Caso la sua guardia è attenta e puntuale tant’è che l’ex Frosinone si vede soltanto quando il Modena riesce a partire in contropiede.
Moreo 6,5. Trova il goal in mischia – una piacevole abitudine nel corso di questa stagione – che riaccende le speranze neroazzurre, subito dopo una sua conclusione dalla media distanza chiama Gagno al non facile intervento ; uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca, uno dei più lucidi anche quando i padroni di casa sono in evidente difficoltà specialmente nel corso del primo tempo.
Morutan 6. Qualche strappo notevole ma anche tanta imprecisione nelle giocate, i suoi cross alla fine della fiera sono tutti fuori misura o facile preda dei difensori ospiti ; nella ripresa si fa apprezzare per un commovente recupero difensivo su Caso che impedisce al Modena di segnare la terza rete.
Bonfanti 5,5. Bene in fase difensiva, meno bene quando prova a fare l’esterno mancino aggiunto in fase offensiva : anche lui pecca spesso di precisione, non riuscendo a dare un contributo apprezzabile al tentativo di rimonta dei padroni di casa.
Rus 5,5. Gioca la ripresa al posto di Canestrelli e come i compagni di reparto viene tagliato fuori dalle veloci ripartenze del Modena, senza oltretutto riuscire a dare un contributo particolarmente apprezzabile quando prova a spingersi in avanti.
Lind 6. Dimostra di essere il riferimento offensivo del quale il Pisa non può assolutamente fare a meno anche se le polveri dalle parti dei portieri avversari continuino ad essere bagnate ; il suo modo di giocare è fondamentale per aprire spazi invitanti a chi gli gioca alle spalle, soprattutto Moreo beneficia non poco dei suoi movimenti a cercare costantemente la profondità.
Arena 5,5. Si vede che ha voglia di dare il proprio contributo alla causa neroazzurra ma alle sue giocate manca la cattiveria necessaria a farle diventare in qualche modo decisive ; inoltre la frenesia gli gioca spesso un brutto scherzo, penalizzando la precisione dei suoi suggerimenti.
Piccinini 6. Come Lind, il Pisa difficilmente può rinunciare al suo dinamismo costante nella zona nevralgica del terreno di gioco ed ai suoi inserimenti che lo trasformano in una sorta di attaccante aggiunto ; suo il primo tiro in porta davvero pericoloso dei neroazzurri, una rasoiata improvvisa che termina di poco alta sopra la traversa della porta ospite.
Solbakken 6. Prova a portare fosforo nel centrocampo neroazzurro dimostrando di avere piede educato e trame di gioco importanti nella testa, anche se la velocità di regime spesso non è quella giusta per fare la differenza in partite tirate come quella contro i canarini ; in crescita, potrebbe essere un’arma importante nel finale di campionato.
Inzaghi 6. Nel post partita ci dirà di un virus influenzale che aveva colpito quei giocatori che a sorpresa erano partiti dalla panchina, difficile quindi accanirsi sulle sue scelte … alla vigilia aveva parlato del rischio entusiasmo ed invece i suoi ragazzi sono sembrati eccessivamente preoccupati e vittime di una sorta di ansia da prestazione francamente poco comprensibile considerando il cammino entusiasmante fin qui messo a referto. Forse l’unico vero errore è stato il contropiede troppo semplice concesso al Modena in occasione del goal di Gliozzi, una situazione così “facile” la puoi concedere al novantesimo ma non al cinquantesimo con tutta la ripresa ancora da giocare … tanta sfortuna invece sul goal di Santoro propiziato dallo sfortunato scivolone di Højholt. Bella la reazione finale – più nervosa che altro, ad onor del vero – che però non è bastata per guadagnare almeno un punto in classifica ; classifica che rimarrà da stropicciarsi gli occhi a prescindere da quello che combinerà lo Spezia contro la Sampdoria e che deve essere la base di partenza migliore per ricaricare immediatamente le batterie ed andare a guerreggiare fieramente in quel di Reggio Emilia. Perché il nostro destino è ancora ben saldo nelle nostre mani.

Condividi questo articolo:
Il Modena bissa il successo dell’andata riuscendo nell’impresa di espugnare una Cetilar Arena gremita e festante ed infliggendo ai neroazzurri la seconda sconfitta casalinga in questo campionato dopo quella rimediata contro il Cittadella ; non basta al Pisa il goal di Moreo arrivato in una ripresa certamente migliore di un primo tempo giocato sottotono e sotto ritmo al cospetto di un avversario che si è confermato letale nelle ripartenze. Pagelle Pisa Modena.
Semper 6,5. Incolpevole in occasione delle due reti della compagine ospite, in pieno recupero mette a referto un doppio intervento da applausi sui tentativi a botta sicura di Bozhanaj e Pedro Mendes che però non basta per regalare almeno un punto alla causa neroazzurra.
Angori 6. Parte forte e cala alla distanza finendo praticamente sulle gambe ma provando in tutti i modi a creare qualcosa di pericoloso in area di rigore gialloblu con i suoi ormai proverbiali cross ; il duello a tutta fascia con Di Pardo termina sostanzialmente senza vincitori né vinti.
Caracciolo 6,5. Ringhia sull’ex di turno Gliozzi e si rende protagonista di un doppio miracoloso salvataggio su Caso ormai a tu per tu con Semper vanificato però dal tap-in vincente del buon Ettore che regala così un dispiacere ai suoi vecchi tifosi ; nel finale si spinge generosamente in avanti in cerca di fortuna ma per i neroazzurri non è stata decisamente giornata, anche se dalla sua conclusione respinta dalla traversa nasce il goal della speranza di Moreo.
Canestrelli 5,5. Rimedia in apertura di gara un cartellino giallo che ne condiziona il rendimento nei primi quarantacinque minuti di gioco, la sensazione è che non sia esplosivo come ad inizio stagione e non è una bella notizia quando c’è da tenere a bada i piccoletti terribili Caso e Palumbo … Resta negli spogliatoi subito dopo l’intervallo secondo l’ormai noto teorema inzaghiano in materia di ammonizioni.
Marin 5. Come Canestrelli il motore gira meno potente rispetto a qualche mese fa e calciatori rapidi quali Gerli e Santoro ne approfittano prontamente riuscendo ad escluderlo dalle proprie linee di passaggio e allo stesso tempo riuscendo a limitarlo nella fase di costruzione della manovra neroazzurra. In occasione del secondo goal ospite Palumbo lo elude con eccessiva facilità.
Højholt 5. Parte bene mettendo ordine sulla linea mediana e recuperando qualche bel pallone, poi è protagonista sfortunatissimo in occasione del goal di Santoro propiziato dalla sua sfortunata scivolata prima e dalla sua ancor più sfortunata deviazione dopo ; da quel momento fa fatica a riprendere il filo del discorso, rimanendo oltretutto fuori posizione sul contropiede che origina la rete di Gliozzi.
Meister 5. Vero è che di palloni puliti dalle sue parti ne capitano pochi, ma a volte i palloni che cambiano il destino delle partite sono quelli che ti devi andare a cercare ed a conquistare con caparbietà e sacrificio : Zaro se lo mangia sotto tutti i punti di vista ed è per certi versi inevitabile che la sua partita duri solamente quarantacinque minuti.
Touré 6. Come spesso accade nelle giornate in cui i neroazzurri non brillano il buon Idrissa è uno dei pochi da salvare, fosse solo per quella presenza muscolare nella zona nevralgica del terreno di gioco che fa sempre comodo ; Idrissi non lo salta praticamente mai ed anche su Caso la sua guardia è attenta e puntuale tant’è che l’ex Frosinone si vede soltanto quando il Modena riesce a partire in contropiede.
Moreo 6,5. Trova il goal in mischia – una piacevole abitudine nel corso di questa stagione – che riaccende le speranze neroazzurre, subito dopo una sua conclusione dalla media distanza chiama Gagno al non facile intervento ; uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca, uno dei più lucidi anche quando i padroni di casa sono in evidente difficoltà specialmente nel corso del primo tempo.
Morutan 6. Qualche strappo notevole ma anche tanta imprecisione nelle giocate, i suoi cross alla fine della fiera sono tutti fuori misura o facile preda dei difensori ospiti ; nella ripresa si fa apprezzare per un commovente recupero difensivo su Caso che impedisce al Modena di segnare la terza rete.
Bonfanti 5,5. Bene in fase difensiva, meno bene quando prova a fare l’esterno mancino aggiunto in fase offensiva : anche lui pecca spesso di precisione, non riuscendo a dare un contributo apprezzabile al tentativo di rimonta dei padroni di casa.
Rus 5,5. Gioca la ripresa al posto di Canestrelli e come i compagni di reparto viene tagliato fuori dalle veloci ripartenze del Modena, senza oltretutto riuscire a dare un contributo particolarmente apprezzabile quando prova a spingersi in avanti.
Lind 6. Dimostra di essere il riferimento offensivo del quale il Pisa non può assolutamente fare a meno anche se le polveri dalle parti dei portieri avversari continuino ad essere bagnate ; il suo modo di giocare è fondamentale per aprire spazi invitanti a chi gli gioca alle spalle, soprattutto Moreo beneficia non poco dei suoi movimenti a cercare costantemente la profondità.
Arena 5,5. Si vede che ha voglia di dare il proprio contributo alla causa neroazzurra ma alle sue giocate manca la cattiveria necessaria a farle diventare in qualche modo decisive ; inoltre la frenesia gli gioca spesso un brutto scherzo, penalizzando la precisione dei suoi suggerimenti.
Piccinini 6. Come Lind, il Pisa difficilmente può rinunciare al suo dinamismo costante nella zona nevralgica del terreno di gioco ed ai suoi inserimenti che lo trasformano in una sorta di attaccante aggiunto ; suo il primo tiro in porta davvero pericoloso dei neroazzurri, una rasoiata improvvisa che termina di poco alta sopra la traversa della porta ospite.
Solbakken 6. Prova a portare fosforo nel centrocampo neroazzurro dimostrando di avere piede educato e trame di gioco importanti nella testa, anche se la velocità di regime spesso non è quella giusta per fare la differenza in partite tirate come quella contro i canarini ; in crescita, potrebbe essere un’arma importante nel finale di campionato.
Inzaghi 6. Nel post partita ci dirà di un virus influenzale che aveva colpito quei giocatori che a sorpresa erano partiti dalla panchina, difficile quindi accanirsi sulle sue scelte … alla vigilia aveva parlato del rischio entusiasmo ed invece i suoi ragazzi sono sembrati eccessivamente preoccupati e vittime di una sorta di ansia da prestazione francamente poco comprensibile considerando il cammino entusiasmante fin qui messo a referto. Forse l’unico vero errore è stato il contropiede troppo semplice concesso al Modena in occasione del goal di Gliozzi, una situazione così “facile” la puoi concedere al novantesimo ma non al cinquantesimo con tutta la ripresa ancora da giocare … tanta sfortuna invece sul goal di Santoro propiziato dallo sfortunato scivolone di Højholt. Bella la reazione finale – più nervosa che altro, ad onor del vero – che però non è bastata per guadagnare almeno un punto in classifica ; classifica che rimarrà da stropicciarsi gli occhi a prescindere da quello che combinerà lo Spezia contro la Sampdoria e che deve essere la base di partenza migliore per ricaricare immediatamente le batterie ed andare a guerreggiare fieramente in quel di Reggio Emilia. Perché il nostro destino è ancora ben saldo nelle nostre mani.
Related Posts