Mister Gattuso : Voglio Una Squadra Che Stia Antipatica Agli Avversari

Abbiamo Lisuzzo e Di Tacchio fuori, gli altri sono tutti a disposizione. I ragazzi sono stati bravi a fare tutti questi punti, che sono frutto della loro bravura e del loro stare bene insieme ; adesso umiltà e tenere i piedi ben piantati in terra. Giochiamo in un campionato strano dove ancora non sono venuti fuori i reali valori : ad ora non saprei dirti le squadre che retrocederanno, tutti possono perdere punti contro tutti.

A Pisa mi sento a casa mia (anche se vivo poco la città), mi sembra di essere qua da cinque o sei anni. Anche gli avversari quando vedono il nostro neroazzurro ci mettono sempre più veleno e la cosa mi esalta perchè nella vita ho sempre apprezzato le sfide difficili. Ad oggi comunque non abbiamo ancora fatto nulla. I derby toscani ? All’inizio tutti bravi e tranquilli, alla fine un poco meno … a me dà fastidio il tentativo di fare sempre polemica dove non c’è.
Quello che ho fatto nel passato sinceramente l’ho cancellato, sono venuto in Lega Pro per allenare una squadra gloriosa e di certo non ho paura di chi vuole sfidarmi o di chi vuole farsi pubblicità con il mio nome.

Ho preso più di un impegno, con Lucchesi e con i miei giocatori : il mio obbiettivo è finire la stagione qua ed ottenere un traguardo importante. Di certo non ho intenzione di lasciare a qualcun altro il lavoro che ho fatto finora : sto gestendo la situazione “all’inglese” e voglio continuare a farlo.

Quando nel calcio gli avversari ti vengono addosso e sentono del duro inizi a diventare antipatico : ecco, questa è la squadra che voglio, voglio che i ragazzi diventino antipatici agli occhi degli avversari. Con il passare delle partite la squadra sta diventando sempre più simile a quella che io voglio vedere.

Con il trascorrere dei mesi sto recuperando giocatori importanti come Fautario e Crescenzi : ovvio che la crescita di rendimento della squadra possa dipendere dall’avere tutti a disposizione. Adesso aspettiamo Cani e Lupoli, che come dico sempre quando saranno al top ci daranno una grande mano.

Della Maceratese torno a dire che temo l’organizzazione di gioco : è una squadra che sta in trenta metri di campo e che quando riparte ti fa male. C’è D’Anna che a Pisa conoscete molto bene, c’è Fioretti che mi ricorda Pippo Inzaghi nel modo di giocare ; ai ragazzi ho detto che voglio rivedere lo spirito visto a Ferrara ed a Pontedera, voglio vedere il veleno addosso e non voglio vedere i ragazzi gravati dalla pressione del risultato.

Sono costretto a minacciare i ragazzi per farli andar via dal campo di allenamento, e questo è un grande segnale. Bisogna stare attenti però nel provare a correggere la squadra a gennaio : c’è il rischio concreto di rompere un giocattolo che sta migliorando a vista d’occhio, soprattutto dal punto di vista umano.