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TOP 11 – IL PISA PIU’ FORTE DI TUTTI I TEMPI!!!

top 11 105

Se ricordate un po’ di tempo fa vi chiedemmo di darci la vostra TOP 11… dopo aver raccolto un numero soddisfacente di formazioni abbiamo stilato la TOP 11 di tutti i tempi, sommando i voti raccolti da ogni giocatore, scelta da voi…dal popolo Nerazzurro.

Avevamo deciso di tenerla in serbo e sfoderarla al momento opportuno e quale miglior momento poteva esserci se non il 105° compleanno del NOSTRO Pisa???

E allora ecco qua…la TOP 11 NERAZZURRA DI TUTTI I TEMPI:

top 11 105

Con il Numero 1: Alessandro “Sandro” “Larry” Mannini, il portiere con il maggior numero di presenze in Nerazzurro. Giunto a Pisa nel 1978 con l’arrivo di Romeo, fu uno dei maggiori protagonisti della scalata che portò il Pisa fino alla Serie A nel 1982/83, campionato in cui venne giudicato dal Guerin Sportivo come una delle maggiori rivelazioni della stagione. Rimase al Pisa fino al 1987, dopodiché vestì le maglie di Bari, Pescara, Cremonese, Fiorentina per poi chiudere a Viareggio nel 1996, dove la sua avventura calcistica aveva avuto inizio.

Con il numero 2: Josè Antonio Chamot Picart, argentino, nato a Concepciòn de Uruguay, il 17 Maggio 1969. Il suo arrivo fu reso possibile dalla risoluzione anticipata del contratto di Mario Been. Chamot arrivò a Pisa nel mercato di Novembre del 1990. Prestante atleticamente, grintoso, veloce e con un gran controllo di palla in corsa seppe fin da subito farsi notare dal pubblico e da tutti gli addetti ai lavori. Romeo riuscì a portarlo a Pisa battendo la concorrenza del Real Madrid. Lasciò Pisa nel 1993 e successivamente vestì le maglie di Foggia, Lazio, Atlètico Madrid, Milan.

Con il numero 3: Antonio Volpecina, 76 presenze in nerazzurro e 3 gol. Giocatore costante affidabile, che dava sempre l’impressione di sapere quale fosse la cosa giusta da fare, arrivò a Pisa dal Palermo nel 1984 e vi rimase per due stagioni prima di passare al Napoli di Maradona, dove conquistò il primo storico scudetto dei partenopei.

Con il numero 4: Carlos Caetano Bledorn Verri “Dunga”, brasiliano classe ’63, solo 23 presenze in nerazzurro, ma in così poco tempo riuscì ad affermarsi nel calcio europeo e ad entrare nel cuore di tutti i pisani. Era un tipo calmo, molto calmo fuori dal campo che si trasformava letteralmente quando iniziava la partita, forse il primo brasiliano ad avere una mentalità europea. Nella memoria di tutti c’è il fantastico gol da distanza siderale con cui trafisse Walter Zenga. Dopo una sola stagione lasciò Pisa, molto a malincuore, per accasarsi alla Fiorentina. Nel 1998 alzò la Coppa del Mondo da Capitano del Brasile…Romeo ci aveva visto, come sempre, molto lungo.

Con il numero 5: Diego Gabriel Riamondi, Pisa è la sua seconda “patria”, non lo diciamo noi, è lui a dirlo e da molto tempo. Quando tornò a Pisa dal Cosenza, il presidente cosentino lo “liberò” dicendogli: “Gabriel torna pure a casa”. Arrivò a Pisa in sordina, senza proclami, ma la sua grinta, la sua determinazione e il suo attaccamento lo resero ben presto uno di paladini della squadra che conquistò la B sotto la guida di Piero Braglia. All’inizio della stagione successiva divenne Capitano a furor di popolo. Gabriel è uno di quei giocatori che rappresenta tutto quello che questa piazza chiede a chi indossa i colori nerazzurri.

Con il numero 6: Mario Faccenda. Arrivò a Pisa nel 1986, giocava da libero, sicurezza, piede e ottimo tempismo quando si trattava di “uscire” erano le sue doti principali. Nel 1986 conquistò la promozione in serie A e nella stagione successiva realizzò la doppietta che consentì ai nerazzurri di rimanere nella massima categoria, in un Pisa – Torino da cardiopalmo. Lasciò Pisa nel 1989 per vestire la maglia della Fiorentina.

Con il numero 7: Klaus Berggreen. Che cosa altro dire di Klaus, lo abbiamo osannato, abbiamo scritto fiumi di parole sulle sua gesta, sulla sua mitica maglia numero 7, di sicuro possiamo aggiungere che è stato il giocatore più votato di tutto il sondaggio, quindi Klaus è senza dubbio il giocatore preferito dal popolo Nerazzurro da 105 anni a questa parte!

Con il numero 8: “El Cholo” Dieglo Pablo Simeone. Quando, nel 1990, arrivò a Pisa era poco più che un ragazzino, ma aveva già grinta da vendere e il focoso sangue argentino che gli ribolle nelle vene lo rendeva già decisivo a carismatico come un giocatore esperto e navigato. Centrocampista completo in grado di interpretare al meglio ogni gara, rimase a Pisa per 2 stagioni, collezionando 55 presenze e 6 reti. Pisa fu indiscutibilmente il suo trampolino di lancio e successivamente vestì le maglie di Siviglia, Atlètico Madrid, Lazio e Inter. Con la stessa grinta con la quale giocava e sfidava chiunque a soli 20 anni, adesso allena con ottimi risultati a Madrid, sponda Atlètico.

Con il numero 9: Willem Cornelis Nicolaas Kieft. Centravanti olandese di ottime speranze arrivò al Pisa nel 1983 dall’Ajax con tanto di scarpa d’oro. Anche in questo caso Anconetani riuscì a battere la concorrenza del Real Madrid, anch’esso molto interessato al giovane biondino. Fece molta fatica nella prima stagione, forse perché poco abituato alle asfissianti marcature italiane e forse perché giocava in una squadra che attaccava molto poco. Rimase a Pisa per 3 stagioni mettendo a segno 25 reti in 91 gare, prima di trasferirsi al Torino dove subì un brutto infortunio che lo tenne lontano dai campi per molto tempo. Nel 1987 si trasferì al PSV e nel 1998 fece parte, realizzando anche una rete decisiva, alla spedizione che vide l’Olanda conquistare il titolo europeo in terra tedesca.

Con il numero 10: Josè Ignacio Castillo. Castillo è un altro caso “argentino” di amore a prima vista, come se fra le due mentalità, quella pisana e quella argentina, ci fosse una forte affinità. Josè arrivò tardi nel calcio che conta e la sua prima vera grande opportunità la ebbe proprio a Pisa…e seppe sfruttarla al meglio! Con 21 reti in 40 presenze, nella stagione 2007/08, riuscì quasi a trascinare il neo promosso Pisa in Serie A. Anche per lui valgono le cose dette per Gabriel, Simeone e Chamot, grinta, cuore e senso di appartenenza da vendere.

Con il numero 11: Alessio Cerci. Tutti hanno ancora negli occhi le sue irresistibili discese sulla fascia; non sono in pochi a pensare che se non si fosse infortunato nel finale di stagione, la Serie A sarebbe potuta diventare veramente realtà. Adesso Alessio è cresciuto e punta addirittura al mondiale…ma i suoi primi “vagiti” da grande calciatore li ha fatti qua da Noi

In panchina con l’allenatore Luigi “Gigi” Simoni:

12 Walter Ciappi
13 Davide Lucarelli
14 Renzo Contratto
15 Claudio Sclosa
16 Giorgio Barbana
17 Lamberto Piovanelli
18 Vitali Kutuzov

Questi sono i 18 giocatori scelti da voi, 4 argentini, 4 italiani, un brasiliano, un olandese e un danese, non è una barzelletta è IL PISA PIU’ FORTE DI TUTTI I TEMPI!!!

Consentiteci una particolare menzione per quei giocatori che magari non sono stati votati perché troppo remoti nel passato e quindi non conuosciuti, ma che sicuramente meritano di essere in questo elenco: Mario Gianni, Sergio Bertoni, Enrico Colombari, Enzo Loni e Fabrizio Barontini. Calciatori, altrettanto bravi e forse, in alcuni casi, anche più che hanno fatto la storia dei nostri colori e che se vi incuriosiscono potete conoscere meglio cercando i loro “ritratti” sul nostro sito.

Ovviamente il sondaggio è ancora aperto e potete inviarci la vostra TOP 11 in qualsiasi momento commentando l’articolo e scivendo a ilpisasiamonoi@gmail.com.

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6 Comments

  1. manuel73

    10/04/2014 at 16:50

    difficile scegliere secondo me, credo che i giocatori top nerazzurri possano essere cercati in diversi periodi di tempo, ne vorrei fare almeno 3-4 di formazioni idi tutti i tempi

    il Pisa che andò a un passo dallo scudetto negli anni ’20, e non sto scherzando, per i loro tempi furono giocatori straordinari
    il Pisa degli anni 67-69 con la promozione in A e uno sfortunato campionato nella massima serie
    il Pisa di Romeo che ha sfornato tanti campioni (uno ieri sera ha guidato la sua squadra a eliminare il super-Barca)
    e ci metterei anche qualche elemento del Pisa 2007-2008 che per un anno ha incantato e fatto parlare di sé a livello nazionale

  2. anoig

    10/04/2014 at 16:21

    Non bisogna scordarsi del passato a favore del presente, più facile da ricordare.
    Certi giocatori hanno giocato in A ad alti livelli e non li si può paragonare ad alcuni che, al massimo, hanno fatto la B.

  3. Alberto B

    10/04/2014 at 11:02

    Raimondi e Castillo non mi sembrano al pari degli altri . Garuti e Piovanelli si!

  4. massimiliano da savona

    10/04/2014 at 08:43

    come si fa mettere piovanelli in panchina.

  5. anoig

    09/04/2014 at 21:48

    Ragazzi… un certo Cuoghi, no?

  6. nano

    09/04/2014 at 19:02

    La più grottesca invece:
    Bini-melucci-cagnale-feussi-scopelliti
    Campolattano-rovaris-serra-
    Mastrolilli-costanzo-porricelli.
    All. toma

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