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Massimiliano Varricchio – Un Nerrazzurro Da Raccontare

Nerazzurro da raccontare 1

Torna l’appuntamento con “Un Nerazzurro da Raccontare”, questa volta vogliamo ripercorrere la carriera di un ex attaccante nerazzurro:  Massimiliano Varricchio.

Il 14 novembre 1976 nasce, a San Giovanni in Persiceto (provincia di Bologna), Massimiliano Varricchio.

Dopo aver giocato nelle varie categorie delle giovanili del Crevalcore, squadra locale del bolognese, arriva in prima squadra nel 1995, riuscendo a siglare 6 reti nelle 20 presenze finali. Una curiostà: il Crevalcore è l’unica squadra di Bologna ad aver affrontato in un campionato professionistico, quello di C1, il pluriscudettato Bologna FC nella stagione 1994/95.

La stagione successiva si trasferisce in provincia di Ferrara, alla Centese, dove gioca quasi tutto il campionato segnando 7 goal.

Viene ceduto al Virtus Castelfranco dove si dimostra bomber: in 30 partite segna per 24 volte!

Queste prestazioni e soprattutto i goal vengono notati dagli osservatori del Treviso, che lo prelevano dalla squadra romagnola e lo portano in serie B. Con i veneti sigla 4 reti in 26 presenze.

Con 8 partite giocate e nessuna rete con la maglia del Cosenza, nel mercato di gennaio, lo fanno “retrocedere” in C1. Viene ceduto al Pisa.

Con i nerazzurri, che hanno come obbiettivo la promozione, non può che non partire con entusiasmo da questa piazza. Gioca 13 partite e sigla 3 reti, il Pisa di Francesco D’Arrigo arriva secondo in campionato e si gioca la promozione in B contro il Brescello… purtroppo sappiamo tutti come è andata a finire. L’unica soddisfazione della stagione rimane la Coppa Italia di C vinta, tra andata e ritorno, contro l’Avellino.

Nonostante ciò, Varricchio, non viene trattenuto dai nerazzurri e viene mandato al Castel di Sangro, sempre in C1. Con il club giallorosso esplode in questa categoria: 12 goal in 29 partite.

Viene ripreso dal Pisa nell’estate 2001. Con i neroblu gioca per altre due stagioni. Nella prima stagione, sigla ben 12 goal, ma il Pisa arriverà solo undicesimo in classifica. L’anno successivo mette la palla in rete 5 volte, anche se ha segnato meno reti, contribuisce a far arrivare il Pisa quarto e quindi con la possibilità di disputare i playoff promozione. Dopo aver eliminato il Cesena in semifinale, si gioca tutto contro l’Albinoleffe. All’Arena termina 2-1 per i padroni di casa, e a Bergamo…beh meglio non ricordare.

Lasciata la squadra di della famiglia Gentili-Mian, il Treviso lo riacquista in serie cadetta e riesce a fare 4 reti, non abbastanza però per mantenere la categoria. Lo preleva il Napoli, quell’anno in C1, dove segna poco (4 goal), nonostante aver giocato tutto il girone d’andata. Infatti a gennaio viene ceduto al Pescara in B, dove si dimostra buon attaccante segnando 4 reti in un campionato difficile.

Un’altra grande occasione gli si presenta nella stagione 2005/2006, dove viene acquistato dallo Spezia, voglioso di andare in serie B.

Grazie alle sue 13 reti in 27 presenze aiuta a conquistare in maniera fondamentale proprio la promozione dei liguri in cadetteria.

Giustamente confermato per la stagione successiva, segna per 7 volte in 21 apparizioni in campo, stagione segnata da una serie di infortuni. Lo Spezia si salva però solo grazie ai playout vinta con l’Hellas Verona.

Una delle ultime tappe importanti per Massimiliano è Padova. Con la società veneta, che milita in C1, si dimostra ancora uomo gol con 18 goal in 27 presenze. L’anno seguente non si ripete del tutto, anche se riesce comunque a siglare 9 reti e contribuendo così alla promozione in B dei biancorossi; durante quest’ultima stagione sigla una doppietta contro il Chievo in Coppa Italia, facendo superare il turno ai veneti, finirà per essere vice capocannoniere, con 5 goal, alle spalle di Pandev (6 goal). In serie cadetta non trova spazio e nella sessione del mercato invernale, del gennaio 2010, lo cede in prestito alla Cremonese in C1.

Nell’anno col club lombardo segna però un solo goal e gioca solo 9 partite. Finito il prestito torna al Padova, ma solo per trovare un accordo per la risoluzione consensuale del contratto. Nel gennaio 2011 va a giocare nel Prato, in Seconda Divisione (la nuova C2), dove aiuterà, con 7 reti in 10 partite, ad arrivare ai playoff per la Prima Divisione.

Nell’agosto 2011, il Cuneo, militante anche questa in Seconda Divisione, annuncia l’acquisto dell’attaccante 35enne. Con il club piemontese 15 goal in 26 presenze, insomma il bomber di sempre. Grazie alle sue reti raggiunge l’ennesima promozione della sua carriera.

Scaduto il contratto, nel calciomercato dell’estate 2012 si accorda con gli emiliani della Giacomense, in Seconda Divsione.

Attualmente la Giacomense si trova a metà classifica, con Varricchio, che in 7 partite disputate ha messo la palla in rete per 6 volte, insomma se il buongiorno si vede dal mattino…altra promozione?

Staremo a vedere e faremo il tifo ancora una volta per un goleador, passato da Pisa, dove è tornato ed è riuscito a far vedere ottime cose e a vincere anche qualcosa di storico. In bocca al lupo per il proseguo della carriera di questo eterno bomber.

Sergi Alessandro

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2 Comments

  1. carlo

    22/02/2013 at 10:22

    bell’attaccante che continua a buttarla dentro. quando avremo un altro del suo valore??

  2. Andrea

    08/11/2012 at 23:35

    se a Bergamo il duo Ambrosi Fialdini si fosse impegnato come lui che giocò dal secondo tempo e fece gol….

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