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Capodanno Pisano
- Updated: 24/03/2012
Domenica 25 marzo, il Pisa 1909 giocherà all’Arena contro il Foligno la prima gara ufficiale del 2013. Sì, avete letto bene, perché come da tradizione millenaria la città della Torre festeggerà proprio domenica il suo Capodanno. Fino al 1749 Pisa aveva infatti un proprio calendario, secondo il quale il primo giorno dell’anno cadeva il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione della Vergine Maria e data prossima all’equinozio di primavera. E oggi, come allora, l’inizio dell’Anno Pisano è scandito e rappresentato da una sorta di orologio solare: a mezzogiorno esatto (quest’anno all’una, perché l’ora legale entrerà in vigore la notte tra il 24 e il 25 marzo) un raggio di sole penetra nel Duomo e va a colpire un uovo di marmo sopra una mensola posta sul pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano. Si tratta dell’esatto momento che dà inizio al nuovo anno. Il cosiddetto calendario pisano, o stile dell’Incarnazione al modo pisano, o ancora semplicemente stile pisano, era un particolare tipo di calendario in uso per secoli anche nelle terre appartenenti alla Repubblica di Pisa: la costa fra Portovenere e Civitavecchia, Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Corsica, Sardegna, Baleari, Gaeta, Reggio Calabria, Tropea, Lipari, Trapani, Mazara, Tunisia, Algeria, Egitto, Palestina, Siria, la città di Azov (nel Mare omonimo, sulla foce del fiume Don) e infine Costantinopoli, dove i Pisani e i Veneziani furono gli unici occidentali a potersi stabilire. Il Calendario Pisano fu definitivamente abolito il 20 novembre del 1749 per decreto del granduca Francesco II, con il quale fu ordinato che in tutto il territorio toscano il nuovo anno cominciasse il 1º gennaio seguente. E ovviamente i tifosi nerazzurri come ogni anno celebreranno anche nel loro storico stadio questo appuntamento con la tradizione e con la storia della città augurandosi che la squadra sappia onorare l’evento per poi brindare tutti insieme al nuovo anno pisano.
Articolo tratto da: la lega pro ora per ora



