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Serie B 2024/2025 Pisa Salernitana : Le Pagelle

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Nemmeno ottanta minuti di inferiorità numerica riescono a fermare la corsa del Pisa : ci pensa Moreo a mettere K.O. la Salernitana ed a regalare ai neroazzurri una vittoria che vale molto di più dei tre punti in classifica. Il giusto premio per una prestazione gagliarda da parte di una squadra che non vuole smettere di sognare. Pagelle Pisa Salernitana.

Semper 6. L’unico tiro in porta di marca ospite è il mancino (centrale) di Caligara al minuto 89 che per l’estremo difensore croato rappresenta meno della normale amministrazione ; per il resto sempre sicuro quando c’è da uscire in presa alta sui (pochi) cross che arrivano dalle corsie laterali.

Angori 6,5. Il solito inesauribile stantuffo sulla corsia mancina, preciso in fase di contenimento su Ghiglione e puntuale a proporsi in avanti ogni volta che se ne presenta l’occasione ; in più i soliti cross pennellati in area di rigore granata sui quali però Ferrari e compagni riescono a fare buona guardia.

Canestrelli 7. Guida da par suo una difesa orfana di capitan Caracciolo proprio come aveva fatto meno di un mese fa in quel di Marassi ; mette la museruola allo spauracchio della vigilia Cerri, costantemente sovrastato nel gioco aereo dall’ex Crotone.

Marin S.V. Il capitano di giornata commette una sciocchezza dopo poco più di dieci minuti di gioco, alzando troppo il gomito su Tongya – che di certo non fa nulla per non evidenziare l’accaduto … – e guadagnandosi la doccia (parecchio) anticipata dopo l’intervento del VAR. Per sua fortuna i compagni rendono ininfluente tale eventualità negativa giocando anche per lui e sostanzialmente non risentendo praticamente mai dell’inferiorità numerica. Resta quindi un peccato senza conseguenze il gesto del buon Marius, che si merita certamente una bonaria tirata di orecchie per un qualcosa che si sarebbe potuto tranquillamente evitare. Ma che certamente non si merita la santa inquisizione via social che si è scatenata subito dopo il cartellino rosso sventolato dal signor Pezzuto e che è continuata anche dopo una partita che il Pisa ha comunque vinto, colpevolmente dimentica di cosa il calciatore rumeno rappresenta per i colori neroazzurri da sette anni a questa parte. E chi da tempo immemore redige queste pagelle non ha certo dubbi da quale parte stare, se la scelta è fra chi con le sue gesta continua a scrivere la storia del calcio all’ombra della Torre Pendente e chi con malcelata sicumera continua a scrivere stronzate su Facebook.

Højholt 7. Schierato titolare in luogo di Piccinini il biondo danese ha il merito di interpretare alla perfezione il match subito dopo l’espulsione di Marin, alternando con sagacia ed invidiabile profitto intelligenza tattica e furore agonistico non certo tipico del calcio nordico. Sempre nella posizione giusta nella zona nevralgica del terreno di gioco, sempre capace di fare la cosa giusta in entrambe le fasi di gioco.

Meister S.V. La sua partita dura venti minuti, sacrificato per la ragione di stato dopo l’espulsione di Marin ; fino a quel momento si era mosso parecchio lungo il fronte di attacco neroazzurro in una disposizione tattica che potrebbe essere riproposta nelle gare a venire.

Touré 7. Quando il gioco si fa duro il buon Idrissa giganteggia più del solito : non concede praticamente nulla a Njoh prima ed a Jaroszynski poi e nelle concitate fasi finali ci mette chilogrammi e centimetri per congelare il pallone e per far muro davanti alla linea difensiva dei padroni di casa, dimostrando oltretutto di essere uno dei più in palla dal punto di vista fisico.

Rus 6,5. Attento in fase di marcatura, dà una mano a Canestrelli nel contenere Cerri e anche quando mister Breda si gioca la carta Raimondo non va mai in difficoltà contribuendo non poco a ridurre al minimo sindacale la pericolosità offensiva della compagine ospite.

Moreo 8. Ormai si fa fatica a trovare le parole giuste per non ripetersi. Altra prestazione perfino commovente dell’ex Brescia che stante l’inferiorità numerica dei neroazzurri moltiplica le forze ed i chilometri percorsi sul terreno di gioco, apparendo come per magia ovunque sia necessario per ovviare al meglio la disparità di forze che si era venuta a creare. Suo il primo pressing sui portatori di palla avversari, suoi gli strappi che alla lunga fiaccano la difesa ospite, suo il goal che significa tre punti di platino per la causa neroazzurra. Il giocatore simbolo di come è cambiato il vento in casa Pisa rispetto alla scorsa, sgangherata stagione.

Lind 7. Fa la guerra a tutta la linea difensiva granata, il suo moto perpetuo contribuisce non poco a fare in modo che praticamente nessuno si accorge che il Pisa gioca in inferiorità numerica per quasi tutta la partita ; un panzer che rende impossibile per la Salernitana affidarsi alla costruzione dal basso, un attaccante per certi versi atipico capace di prendersi gli applausi di tutta la Cetilar Arena nonostante non riesca mai a tirare verso la porta difesa da Christensen.

Bonfanti 7. La gara dei difensori in maglia neroazzurra è di quelle da incorniciare, in più l’ex Atalanta si rende protagonista della rimessa laterale che si trasforma in un vero e proprio cross che origina il goal partita di Moreo ; dalla sua parte Verde non riesce a combinare alcunché di pericoloso, legge in anticipo i (pochi) tentativi di inserimento dalle retrovie di Tongya prima e di Reine Adelaide poi.

Abildgaard 7. Finalmente una prova degna del calciatore che lo scorso anno aveva fatto le fortune del Como promosso in serie A : entra benissimo in partita e si mette a dar battaglia a tutto campo ai centrocampisti avversari, sporcando le geometrie di Amatucci e stoppando sul nascere i tentativi di inserimento di Girelli prima e di Caligara poi. Sempre concentrato e mai in affanno, supportato magistralmente dal connazionale Højholt ; mette lo zampino sul goal partita sfruttando al meglio la rimessa laterale di Bonfanti con un colpo di testa perentorio che diventa assist d’oro per l’accorrente Moreo.

Calabresi 6,5. Solita garanzia, sostituisce Rus per il finale di gara e da quella parte non passa alcunché ; un calciatore così che parte dalla panchina è un lusso che in serie B pochissime squadre – forse nessuna – si possono permettere.

Piccinini 6,5. Continua il lavoro di Højholt mettendoci il solito gran dinamismo nella zona nevralgica del terreno di gioco ; va pure vicino al goal che avrebbe chiuso anzitempo la contesa ma prima sbatte su Christensen e poi non è fortunato nel successivo tap-in, con la sfera che si perde sul fondo per una questione di centimetri.

Sernicola 6. Pochi minuti in campo, giusto per prendere le misure con la nuova realtà ; ma si vede immediatamente che si tratta di calciatore di categoria che saprà dare una grande mano alla causa neroazzurra in questa seconda parte della stagione.

Mlakar 7. Con la valigia già pronta e con la maglia dell’Hajduk Spalato che lo attende nelle prossime ore il buon Jan dà a tutti una gran lezione di professionismo non sottraendosi alla battaglia e sfiorando persino il goal subito prima del triplice fischio del signor Pezzuto, gioia negatagli dalla gran chiusura di Jaroszynski. Anche da questi dettagli si vede la gran forza del gruppo squadra neroazzurro.

Inzaghi 8. Altro capolavoro di una squadra che non vuole smettere né di stupire né di sognare ; farsi beffe di ottanta minuti giocati in inferiorità numerica, anzi, riuscire a farsi preferire rispetto all’avversario che gioca tutta la partita con l’uomo in più, significa essere una grande squadra. Più forte di assenze importanti e di eventualità negative, capace di trarre nuova linfa da calciatori che finora avevano faticato a dare il proprio contributo (vedi Abildgaard). La mossa Højholt paga una posta altissima, l’attacco pesante era sicuramente un qualcosa di interessante da vedere ma che però è durato troppo poco per essere giudicato : potrà magari essere riproposto nell’immediato futuro. Il suo Pisa continua a percorrere a passo di carica la strada della gloria, un viaggio esaltante da vivere e da raccontare a prescindere da quella che sarà la meta finale. Un qualcosa che tutti coloro che hanno a cuore questi colori si meritano di godersi appieno.

H2o

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