Il Pisa Siamo Noi

Sale e Calzini Rossi

romeo rozzi

solo

Sale e Calzini Rossi è senza dubbio riduttivo per ricordare due fra i più grandi Presidenti di provincia del calcio italiano, capaci di dare uno schiaffo in faccia alla storia e portare stabilmente ad alti livelli due squadre che, fino a quel momento, avevano quasi sempre e solo conosciuto categorie inferiori.

Sale e Calzini Rossi perché è bello ricordarli così. Atipici, spontanei, istrionici, semplici e complessi allo stesso tempo, persone fra le persone, non distaccati, non lontani, ma vicini, tanto vicini da poterli considerare amici.

Sale e Calzini Rossi per sottolineare l’esatto contrario, ovvero, personaggi troppo spesso ricordati per le loro piccole manie e mai troppo ricordati per la loro grande abilità nel costruire qualcosa di straordinario partendo praticamente da zero. Grandi conoscitori di calcio, del suo ambiente, ma soprattutto grandi conoscitori e riconoscitori di Uomini.

Romeo Anconetani e Costantino Rozzi, così differenti e così uguali, entrambi ricordati con il superlativo di Presidentissimo, personaggi indimenticabili, unici, pittoreschi. Due uomini dal grande carisma, tanto da venire praticamente eletti per acclamazione al ruolo di condottieri di una città intera.

Rozzi rileva l’Ascoli nel 1968 su proposta del Consiglio Direttivo della Società marchigiana, l’accordo è che manterrà la guida per un solo anno, ma all’amor non si comanda e, sotto la sua gestione, al termine della stagione 1973/74 l’Ascoli conquista la sua prima storica promozione in A. Romeo prende le redini del Pisa dieci anni più tardi, nel 1978, e al suo primo anno porta il Pisa in Serie B, tre anni più tardi in A.

Ed è proprio nella stagione 82/83, sotto l’ombra di un mondiale vinto e con il campionato italiano che si avvia a diventare il più acclamato e bello del mondo, che i destini dei due Presidentissimi si incrociano per la prima volta. E’ il 22 Settembre 1982, terza giornata di campionato, e la neo-promossa Pisa va a fare visita all’Ascoli, squadra che si appresta ad affrontare il suo quinto campionato consecutivo nella massima serie. L’incontro si chiude con il risultato di 2 a 2 con Todesco e Birigozzi autori delle reti che consentono ai nerazzurri di rimontare il doppio svantaggio iniziale firmato da De Vecchi e Monelli. Nella gara di ritorno, i Nerazzurri si impongono per 2 a 1 grazie alle reti di Gozzoli e Riva, per l’Ascoli rete di Carotti. A fine stagione le due squadre chiudono a braccetto, entrambe a 27 punti ed entrambe salve.

Nel campionato successivo il primo “scontro” è all’Arena e, i bianconeri riescono a portar via l’intera posta in palio con un arete di Greco. Al ritorno, la gara è una vera e propria girandola di emozioni, 5 reti, 3 rigori concessi, di cui 2 falliti, da Juary e Kieft. Il risultato finale è, ancora una volta favorevole, ai marchigiani, 3 a 2, con reti di De Vecchi, Mandorlini e Nicolini per l’Ascoli e Berggreen e Kieft per il Pisa. La stagione si chiude con un’amara retrocessione per i Nerazzurri, mentre l’Ascoli, decimo con 29 punti, centra la sua sesta salvezza consecutiva.

I due Presidentissimi tornano ad incrociare i guantoni quattro anni più tardi, 1987/88, ancora una volta in Serie A. Entrambi i round si chiudono in parità, 2 a 2 all’andata e 1 a 1 al ritorno e, come nella stagione 82/83, le due squadre si salvano arrivando appaiate, stavolta a 24 punti. Nella stagione successiva la trasferta di Ascoli coincide con la prima vittoria stagionale dei Nerazzurri, ottenuta grazie ad un autentico capolavoro balistico di Beppe Incocciati. Nel ritorno le ostilità si chiudono sullo 0 a 0. A fine stagione, Ascoli salvo con 29 punti, Pisa penultimo con 23 punti e quindi retrocesso.

Passano altri quattro anni prima che Pisa ed Ascoli tornino ad affrontarsi, stagione 1992/93, campionato di Serie B. Nella gara di andata, giocata al Del Duca, i Nerazzurri passano in vantaggio con Rocco al 33′ del primo tempo, ma ,ad un minuto dallo scadere della prima frazione di gioco, Zanoncelli riporta il risultato in parità. La svolta arriva al 12′ della ripresa quando Scarafoni, realizza il più classico e il più amaro dei gol dell’ex, fissando il risultato sul definitivo 2 a 1 in favore dei Nerazzurri. Al ritorno, l’Ascoli, ridotto in 10 uomini per buona parte della gara, espugna l’Arena dopo un lungo assedio Nerazzurro, grazie ad uno strepitoso Lorieri ed ad un beffardo contropiede finalizzato da Bierhoff. Il campionato si chiude con l’Ascoli sesto con 46 punti e il Pisa ottavo con 40.

Le due squadre si incontrano anche nella stagione 1993/94, all’andata 1 a 1, reti di Rocco e Bierhoff, nel ritorno vittoria per 1 a 0 all’Arena dei Nerazzurri, con rete su rigore di Rocco, ma il 1994 non verrà mai ricordato da nessuna delle due piazze per i risultati o le statistiche, ma per la fine di due ere che hanno visto i rispettivi colori sfidare gli dei del calcio, non senza togliersi qualche inaspettata soddisfazione. Al termine del campionato un Pisa sfortunato e poco concreto retrocederà in Serie C con conseguente fallimento e fine dell’era Romeo, mentre il 18 Dicembre 1994 Costantino Rozzi muore a seguito di una emorragia digestiva, sancendo inevitabilmente la fine di un altro incredibile sogno, divenuto realtà.

Sale e Calzini Rossi, due miti, due ere, due eroi di un calcio e di una provincia che adesso stentiamo a vedere e a riconoscere, due Uomini che sono e saranno per sempre in tutti i cuori di tutti gli appassionati di Calcio.

Senio Calvetti

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>