Il Pisa Siamo Noi

Pordenone Pisa : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

7FD79AEF-ACB0-4733-9943-AB554BCA9EB0

TifoPisa_Logo

Al Pisa basta ed avanza il goal di Torregrossa per avere ragione di un Pordenone generoso e poco più ; in una partita condizionata dal forte vento i neroazzurri gestiscono le sterili iniziative offensive dell’avversario e possono così festeggiare tre punti importantissimi per restare nei quartieri nobili della classifica, in attesa di ospitare la Cremonese domenica prossima in quello che si prospetta essere un vero e proprio scontro diretto per la promozione in serie A.

PRIMO TEMPO. Nel Pisa stringe i denti Caracciolo che mantiene il proprio posto al centro della difesa al fianco di Leverbe, sulla linea mediana ci sono Marin e Mastinu mentre Gucher sostituisce lo stanco Benali alle spalle di Torregrossa e Puscas ; mister Tedino lancia Deli sulla trequarti e Cambiaghi e Butic in attacco, perdendo Barison durante il riscaldamento sostituito da Bassoli. La partita è sin dai primi minuti condizionata dal forte vento che sferza il “Teghil” senza soluzione di continuità, con le due squadre che danno vita ad una vera e propria battaglia a centrocampo e con le emozioni che si annotano con il contagocce.

Ma quando i neroazzurri fanno valere il maggior tasso tecnico dei propri giocatori sono dolori per la difesa del Pordenone : ci vuole l’incrocio dei pali per salvare Perisan sul tap-in a botta sicura di Puscas che aveva corretto da zero metri il bel cross di Mastinu sporcato da Torregrossa. I due attaccanti ospiti si scambiano poi i ruoli sul cross con il contagiri di Beruatto, con Puscas che allunga di testa la traiettoria della sfera e Torregrossa che fa secco Perisan con un preciso tap-in : il signor Barone segnala la posizione di fuorigioco dell’ex Sampdoria ma il VAR corregge la sua decisione pescando El Kaouakibi che aveva tardato a salire e convalidando il goal che sarà quello che alla fine della fiera deciderà la contesa.

SECONDO TEMPO. Il canovaccio della gara non cambia neppure nella ripresa : ospiti in controllo che provano di tanto in tanto a chiuderla, ramarri che provano a spingere ma senza particolare convinzione contro una difesa particolarmente attenta ; difesa che all’ora di gioco perde Caracciolo e ritrova De Vitis, con Cambiaghi e Butic che continuano a fare una fatica immane a fare alcunché dalle parti di Nicolas.

Mister D’Angelo inserisce pure Sibilli, Benali e Touré per dare maggiore freschezza alla propria squadra ed è proprio Sibilli a segnare in rovesciata il goal del raddoppio annullato però dalla signora Di Monte per un millimetrico fuorigioco del calciatore napoletano ; dall’altra parte l’unico vero pericolo è causato dall’ex di turno Zammarini che con una rovesciata in mischia impegna Nicolas nell’unica vera parata della propria partita. Intervento che mette la pietra tombale su una contesa che regala al Pisa altri tre punti dopo il successo di mercoledì scorso contro il Crotone, risultato che conferma ancora una volta i neroazzurri in piena corsa per un posto in Paradiso.

CHI SALE. Vediamo quali sono stati i tre giocatori del Pisa che più si sono distinti nel corso del match.

BERUATTO. Dopo un paio di partite necessarie a riprendere fiato in quel di Lignano Sabbiadoro è stato possibile ammirare di nuovo il Beruatto vecchia maniera, quello che solca la corsia mancina senza soluzione di continuità, quello che non concede niente in fase difensiva, quello che si spinge tantissimo in avanti ed è una spina nel fianco costante per il meccanismo difensivo avversario. L’intesa con un ottimo Mastinu cresce settimana dopo settimana e dal suo cross nasce il goal di Torregrossa che decide la partita ; inoltre dalla sua parte il Pordenone decide di insistere praticamente per tutta la durata della gara, impegnandolo in una gara accorta e assai dispendiosa dal punto di vista fisico. Ma il giovane terzino scuola Juventus risponde presente ed eccelle in entrambe le fasi di gioco, dimostrando ancora una volta di essere una colonna portante di questo Pisa che da sette mesi vive stabilmente nei quartieri nobili della classifica.

MASTINU. Continua il momento di forma davvero importante dell’ex Spezia che nel ruolo di mezzala interpreta nella maniera migliore le due fasi di gioco, facendosi valere in eguale maniera quando c’è da supportare la manovra offensiva dei neroazzurri e quando invece c’è da rinculare a difesa della porta difesa da Nicolas. Inoltre, particolare questo da non sottovalutare, da ogni calcio piazzato che parte dal suo educatissimo piede sinistro nasce un pericolo per la porta difesa da Perisan, ed è risaputo come sfruttare al meglio i calci piazzati sia spesso la chiave del successo nel calcio moderno. Unico neo della sua prestazione il cartellino giallo rimediato per un fallo tattico che lo costringerà a marcare visita domenica prossima : peccato, contro la lanciatissima Cremonese ci sarebbe stato bisogno anche di lui.

TORREGROSSA. Crescono esponenzialmente con il trascorrere delle settimane le prestazioni del buon Ernesto, che sembra sempre più in palla anche dal punto di vista fisico, che poi era il vero punto interrogativo che lo riguardava dopo la lunga inattività vissuta con la maglia della Sampdoria. Lo vedi arretrare fino a centrocampo per giocare il pallone, lo ammiri cercare costantemente il dialogo palla a terra con i compagni di reparto, ti accorgi che per essere un’attaccante di razza purissima è tutto fuorché egoista. Ma quando gli arrivano i palloni giusti in area di rigore avversaria per la difesa del Pordenone sono dolori ; prima da una sua deviazione volante nasce l’occasionissima per Puscas che però coglie l’incrocio dei pali da zero metri, poi il giocatore rumeno gli restituisce il favore mettendolo nelle migliori condizioni possibili per far secco Perisan con un movimento da centravanti puro abile pure ad eludere la trappola del fuorigioco messa in atto dai difensori neroverdi. Arrivare alla fase decisiva della stagione con un Torregrossa tarato a puntino significa essere un bel pezzo avanti per un certo tipo di discorso …

CHI SCENDE. Vediamo invece i tre giocatori neroazzurri che più hanno faticato in questa partita.

Mi si perdonerà se stavolta non enuncerò dei calciatori in particolare per quel che concerne questa rubrica : tutti coloro che sono stati della contesa hanno contribuito in maniera fattiva a gestire la contesa nella maniera migliore possibile, praticamente azzerando la pericolosità del Pordenone dalle parti di un Nicolas ai limiti dell’inoperoso. Certo, alcuni giocatori devono ritrovare lo smalto del girone d’andata (Touré) oppure svoltare finalmente la propria stagione (Gucher), ma tutti sono una parte funzionale di questo progetto ed eventuali infortuni o squalifiche – tipo quella di Mastinu – preoccupano fino ad un certo punto. Merito a mister D’Angelo che con una gestione particolarmente attenta ed oculata del materiale umano a sua disposizione è riuscito a non lasciare indietro nessuno e a plasmare una squadra dove tutti sono importantissimi ma nessuno è indispensabile. E Dio solo sa quanto questo aspetto possa fare la differenza in positiva arrivati al rush finale di un campionato mai come quest’anno incerto ed equilibrato.

H2o

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>