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Pisa – Teramo: Momenti Nerazzurri

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E’ ARRIVATO IL TERAMO ALL’ARENA.

E mi è sembrata la continuazione della beffa, quando dal portellone sono sbucati i biancorossi tipo Vicenza, dopo l’ennesima situazione di”Pisa ingoia il rospo e aiutati con un digestivo” riguardo all’allucinante responso: Pisa prima ma fuori per la poca luce e avanti i vicentini serviti su un piatto d’oro. Luci inadeguate, pochi LUX, documento mancante, fatto è che il classico cetriolo pare nerazzurro da un po’ di anni.

Ma la partita si è giocata ed è arrivata la prima vittoria, 3-1 anche se un pochino sofferta di fronte a più di 5000 tifosi che hanno risposto alla grande in barba alla decisione della Lega e a chi poteva pensare a una disgregazione del tifo.

Vittoria diciamo sudata ma meritata, che ha dato un po’ da fare agli uomini di Braglia, perché il Teramo è apparsa una buona squadra, con buone geometrie di gioco , veloce in attacco e se non ci avesse messo un paio di pezze i bravo Pelagotti, oggi a tutti gli effetti numero uno, poteva anche segnare più dell’unico gol portato a casa.

Ottime le prove di Cozza in difesa e di Finocchio in attacco, qualche buco difensivo ma rimediabile, ottima pure la “vecchia guardia” Arma, Giovinco che con Braglia sono partiti col piglio giusto. Due rigori a segno di Arma che pare infallibile dal dischetto, uno su di lui, a segno anche Giovinco con una delle sue magiche posizioni a girare. Per il resto buona prestazione di tutto il complesso mediana, difesa, con gli esperti Lisuzzo, Morrone, Paci, Iori e i subentrati Pellegrini, Sini, Mandorlini.

Ma per Braglia c’è ancora del lavoro per ottimizzare il rendimento del complesso e soprattutto per ridurre o eliminare alcune lacune o buchi difensivi a cui non sempre potrà rimediare Pelagotti come appunto nell’occasione del gol del Teramo.

Siamo curiosi ma allo stesso tempo fiduciosi per un risultato positivo in quel di Santarcagelo di Romagna dove il Pisa sarà appunto in trasferta domenica 7 settembre.
Un risultato che passo dopo passo potrebbe portarci a distanziare tutte le altre e magari essere in B prima della fine del Torneo in barba a tutti coloro che non ci vedono di buon’occhio. Un sogno brutalmente infranto che ne apre un altro un po’ più lungo da digerire, ma che verrà anche se con un altro anno di ritardo…a meno che, non possa riaprirsi qualche lumicino sul ricorso della Società.

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