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Pisa – Perugia: Momenti Nerazzurri

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PARTENZA A RAZZO E PERUGIA ANCORA KO ALL’ARENA.

Potremmo giocarci allo sfinimento che tanto il risultato sarebbe a nostro favore, è una tradizione incredibile ma irreversibile tanto che ci si può augurare, di scontrarci di nuovo nei play-off con i grifoni come nel campionato passato.

Si comincia con il raccoglimento per la prematura scomparsa di Corrado Benedetti, 57 anni, giocatore e allenatore del Perugia e del Pisa con Mian dal 2001 al 2002 e un pubblico tipo partite importanti, circa 5300 spettatori con un migliaio di perugini che per la prima volta in questo campionato mostravano una “SUD “veramente gremita. Tra l’altro, a un certo punto dell’incontro hanno sfoderato mille bandierine bianco rosse per un colpo d’occhio veramente inusuale per l’Arena pisana. Notevole l’incitamento alla loro squadra anche se in svantaggio. Da parte nostra, la “NORD” non era quella dello sventolio nerazzurro; forse un po’ di amarezza per le recenti alternanze di voci tra la società e i gruppi organizzati, ultimamente estraniati da possibili future decisioni della Proprietà. E questo piccolo “giro di vite” continuava poi con l’unica intervista post partita per un solo giocatore, Mannini, autorizzato a parlare, riservandosi la Società di mostrare tutto il resto sul proprio Sito.

Ma veniamo alla partita sperando che questi dissapori siano presto fugati da un super campionato finale dei nostri ragazzi e del loro allenatore che è che conta e che ci preme.

Si parte forte, più di ogni altra partita casalinga e si nota subito la grinta con cui i nostri aggrediscono gli ospiti sconcertati o quantomeno impreparati nel contenere una simile veemenza sportiva.
Ci mangiamo subito la rete con Arma che riceve da Mannini ma si impappina in modo incredibile a un metro dal portiere. Ma avevamo, finalmente, un super Aiman Napoli presente in ogni galoppata verso la porta avversaria ed è proprio lui a segnare approfittando di una indecisione difensiva tra Massoni e Koprivec. E poco dopo, di nuovo in un contropiede micidiale, Mingazzini serve Napoli che appoggia su Arma che da pochi non sbaglia, doppia cifra per il cannoniere nerazzurro. Incredibile, 2-0 già dopo un quarto d’ora, tripudio sugli spalti di fede pisana, curva “SUD”gelata. Poteva anche essere il 3-0 se un gol di testa di Goldaniga non venisse annullato dal guardalinee per un dubbio fuori gioco.

20 minuti micidiali ma si vedeva che gli avversari tentavano di rientrare in partita ogni volta con il valido Mazzeo organizzatore e propulsore del loro gioco.
La ripresa iniziava per noi forte del 2-0, ma Camplone doveva aver bene catechizzato i suoi negli spogliatoi e subito ad inizio provvedeva con gli ingressi di Cascione e Sprocati, si vedeva che il Perugia faceva di tutto per prendere le redini del gioco e noi spettatori, come al solito, cominciavamo a temere che potesse ripetersi la rimonta che ben conoscevamo col fatidico 2-2, tanto più che stava uscendo Parfait per leggero infortunio. A conferma di questo timore arrivava la loro rete, era il settantesimo, con Mazzeo su rimessa sbagliata di Provedel sulla schiena di un suo difensore, unica pecca del nostro giovanissimo portiere, osservato speciale dal suo direttore sportivo in tribuna.
Vai ci siamo detti con gli amici “telefonici”, di gradinata, anche oggi c’è da tribolare ma il Perugia non riusciva ad andare oltre per la poca concretezza ma anche per la nostra valida tenuta e dunque, per la gioia di tutti noi, stavolta riuscivamo a mantenere i tre importantissimi punti fino al termine.

Adesso siamo quinti con 36 punti a braccetto con l’Aquila sconfitto a Grosseto e sul buon cammino per un ottimo piazzamento finale. E’ con questo spirito vincente che i ragazzi dovranno affrontare le prossime gare a cominciare dalla prossima non impossibile trasferta in quel di Pagani.

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