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Pisa – Olbia : Mi Ricordo …

BAGGIO-Eddy-2006-Pisa-contro-Frosinone

Faccio subito ammenda : non mi ricordo gare contro l’Olbia disputate all’Arena Garibaldi.

Però mi ricordo moltissime prime partite del girone di ritorno, giocate immediatamente prima o immediatamente dopo le festività natalizie.

Mi ricordo vittorie, pareggi e sconfitte.

Mi ricordo goal segnati e goal subiti.

Ma soprattutto mi ricordo un goal in particolare.

Mi ricordo che era la stagione della promozione in serie B del Pisa guidato da Piero Braglia.

Mi ricordo che era la tipica domenica di gennaio : un sole splendido ed un freddo cane.

Mi ricordo che i neroazzurri affrontavano il Pizzighettone, improbabile realtà lombarda scivolata dopo quel campionato nel calcio dilettantistico.

Mi ricordo una partita senza storia.

Mi ricordo un 4 a 0 tondo tondo in favore dei padroni di casa.

Ma, come già detto, mi ricordo soprattutto uno dei goal più belli visti all’Arena Garibaldi negli ultimi venti anni.

Forse il goal più bello.

Mi ricordo il goal di Eddy Baggio.

Mi ricordo quella doppia sterzata che mandò al bar i malcapitati difensori avversari.

Mi ricordo un morbidissimo “tocco sotto” al eludere la disperata uscita del portiere ospite.

Mi ricordo il boato di meraviglia di tutto lo stadio.

Mi ricordo la grande esultanza di un giocatore solitamente contenuto e misurato.

Mi ricordo che quel goal mi rimase in testa per molti, molti mesi.

Soprattutto mi piace ricordare Eddy Baggio.

L’uomo dei goal importanti quando il Pisa era in netta difficoltà.

Mi ricordo tutti i suoi goal all’Arena Garibaldi la stagione precedente, dove in una squadra senza capo né coda il fratello del più celebre Roberto tolse più volte le castagne dal fuoco per i colori neroazzurri.

Mi ricordo il goal senza tempo né spazio contro la Massese, in un drammatico play out che rischiò di mandare all’inferno una città intera.

Mi ricordo il goal di Cremona qualche mese prima della perla contro il Pizzighettone : significò la vittoria del Pisa lontano dalle mura amiche dopo un’eternità.

Ma soprattutto mi ricordo un ragazzo per bene, un uomo che era solito parlare a voce bassa, un personaggio lontano anni luce dagli isterismi e dagli eccessi di un mondo del calcio sempre più difficile da apprezzare.

Un giocatore che avrà sempre un posto di riguardo nella storia recente del calcio pisano e nel cuore di tutti i tifosi neroazzurri degni di tale qualifica.

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