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Pisa Cremonese : Il Commento, Chi Sale, Chi Scende

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Il Pisa schianta la Cremonese con un netto 3 a 0 e riconquista la vetta solitaria della classifica, ribadendo ancora una volta che chi vuole andare in serie A nolente o volente dovrà fare i conti anche con i neroazzurri ; un successo netto nel risultato finale ma anche per tutto quello che si è visto sul rettangolo verde di un’Arena Garibaldi vestita a festa che è stata degna cornice di uno spettacolo calcistico già degno della categoria superiore. Ma non c’è poi così tanto tempo per festeggiare : mercoledì prossimo ci sarà da battagliare in quel di Ascoli per continuare a sognare.

PRIMO TEMPO. Nel Pisa c’è Siega sulla linea mediana al posto dello squalificato Mastinu, con Benali schierato nel ruolo di trequartista alle spalle del tandem offensivo formato da Torregrossa e Sibilli mentre Caracciolo è recuperato ed è regolarmente al proprio posto al centro della difesa ; in casa Cremonese invece c’è l’ex Meroni al posto dell’infortunato Bianchetti, con mister Pecchia che sposta Gaetano al fianco di Fagioli sulla linea mediana per lanciare Rafia immediatamente alle spalle dell’unica punta Ciofani. Ed è proprio Meroni il protagonista in negativo del primo episodio importante della contesa : è netto il tocco sul piede di Benali che porta il signor Prontera a decretare il penalty in favore dei padroni di casa, dagli undici metri va Torregrossa che con un mancino potente e preciso spiazza Carnesecchi e fa esplodere l’Arena.

Tarda ad arrivare la reazione di una Cremonese la cui manovra è asfissiata dal gran dinamismo del centrocampo neroazzurro dove giganteggiano Marin e Siega che sono ovunque e sembrano sdoppiarsi sul terreno di gioco, anzi è Carnesecchi a doversi impegnare non poco per dire di no al gran sinistro di Sibilli che stava per bissare la prodezza che aveva abbattuto il Lecce qualche mese fa. I padroni di casa sembrano in controllo della partita ma poco prima dell’intervallo un fallo ingenuo di Birindelli su Valeri costringe il VAR ad intervenire per assegnare il calcio di rigore anche alla compagine ospite : è Zanimacchia ad occuparsi della trasformazione ma il suo destro è troppo centrale per superare un portiere come Nicolas che può così salvare il prezioso vantaggio dei neroazzurri.

SECONDO TEMPO. Mister Pecchia inserisce immediatamente Di Carmine al fianco di Ciofani passando così al 4-4-2 ma è una mossa che non dà i frutti sperati ; anzi sono i padroni di casa a trovare immediatamente il goal del raddoppio grazie ad un devastante Beruatto che porta a spasso il malcapitato Sernicola per poi mettere in mezzo un cross tagliato alla perfezione che supera Carnesecchi e mette Torregrossa nelle migliori condizioni possibili per realizzare la doppietta personale.

È la rete che praticamente mette in ghiaccio la contesa, nonostante il triplice cambio deciso dalla panchina grigiorossa che non sposta però di una virgola gli equilibri in mezzo al campo : Nicolas deve impegnarsi soltanto a togliere dall’angolino una velenosa punizione di Valeri dalla media distanza, oltre che ringraziare l’errore da matita blu di Baez che non riesce ad imitare Torregrossa e spedisce malamente alto sopra la traversa il delizioso invito del neo entrato Buonaiuto.

Cambia pure mister D’Angelo, gettando nella mischia la vecchia guardia – Gucher e De Vitis – e le nuove leve – Lucca e Puscas – e ad un amen dal novantesimo è proprio l’ex Palermo a premiare l’inserimento di Nagy in area di rigore grigiorossa con il calciatore ungherese che apparecchia alla perfezione per Puscas che è glaciale nel ribadire in goal nonostante l’intervento disperato di Carnesecchi. Carnesecchi che poi è miracoloso a dire di no a Lucca che si era inventato un fantastico pallonetto da distanza siderale, negandogli così il goal dell’anno ; sarebbe stata la ciliegina su una torta comunque meravigliosa che ha saputo deliziare il gran pubblico accorso all’Arena Garibaldi per applaudire forse il miglior Pisa dell’anno.

A corollario del commento alla partita siete abituati a leggere ormai da inizio stagione i calciatori che più si sono distinti nel corso del match e quelli che invece hanno fatto più fatica : ebbene, stavolta questi nomi non li leggerete. Perché vi sarebbero sedici nomi da annoverare nella prima lista e nessun nome da inserire nella seconda. Le prestazioni di capitan Caracciolo e compagni sono sotto gli occhi di tutti : dal calcio di rigore parato da Nicolas fino ad arrivare alla doppietta di un Torregrossa sempre più determinante, tutti i giocatori in maglia neroazzurra sono da accumunare in un sentito ringraziamento per aver saputo disputare una partita gigantesca e dal punto di vista tecnico e dal punto di vista agonistico. Riuscendo nell’impresa titanica di far sembrare piccola così una Cremonese che finora aveva sciorinato grande calcio a destra ed a manca ed era reduce dalla vittoria in rimonta nel derby lombardo contro il Brescia che aveva regalato ai grigiorossi il primato in classifica. Tutto così bello da doversi stropicciare gli occhi senza soluzione di continuità, con una menzione particolare per mister D’Angelo che sceglie un centrocampo da battaglia capace di stroncare sul nascere il palleggio dei fini dicitori della linea mediana ospite infarcita di interpreti tecnici e qualitativi ma forse poco predisposti alla corsa ed al sacrificio. A nove giornate dalla fine di un campionato cadetto forse mai così avvincente alzi gli occhi al cielo e vedi il vessillo rossocrociato garrire al vento ed ergersi sopra tutte le altre bandiere, quasi a voler rimembrare i tempi antichi quando Pisa tremar faceva le acque e la terra. Certo, niente è ancora deciso ed il più deve ancora essere fatto, come si è affrettato a ribadire Giovanni Corrado nelle interviste post gara. Ma come ebbi già modo di sottolineare dopo la vittoria contro il Lecce questa è una giornata da assaporare pienamente in ogni sua sfaccettatura, perché in un mondo mai come adesso così in subbuglio non è dato di sapere quando ce ne potrà essere un’altra bella alla stessa maniera. E perché alla fine ha sempre ragione il maestro Guccini : “ma è meglio poi un giorno solo da ricordare che ricadere in una nuova realtà sempre identica”.

H2o

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One Comment

  1. Angelo

    15/03/2022 at 00:17

    Se proprio vogliamo, Birindelli avrebbe causato quasi due rigori (anche il secondo era al limite)

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