Il Pisa Siamo Noi

Pisa – Arezzo : Mi Ricordo …

Nicola-rizzoli

Mi ricordo che era una caldissima domenica di inizio settembre.

Mi ricordo che era la prima giornata di campionato.

Mi ricordo che tornavo all’Arena Garibaldi per la prima volta dopo l’infausto play off contro il Brescello.

Mi ricordo uno stadio che nonostante la delusione di pochi mesi prima ribolliva di tifo e di entusiasmo.

Mi ricordo la coreografia della Nord all’ingresso delle due squadre sul terreno di gioco.

Mi ricordo che era il Pisa di Francesco D’Arrigo, totalmente rivoluzionato rispetto alla stagione precedente.

Mi ricordo che era l’Arezzo di Antonio Cabrini, tecnico che di lì a qualche anno si sarebbe seduto sulla panchina neroazzurra con alterne fortune.

Mi ricordo un Pisa che passò dal 4-4-2 del campionato precedente ad un azzardato 4-3-3.

Mi ricordo un Del Prato in mezzo al campo totalmente spaesato in un modulo che proprio non si sposava con le sue caratteristiche.

Mi ricordo un tridente sconclusionato, composto da scommesse praticamente tutte perse.

Mi ricordo Mastrolilli, il nuovo Vieri.

Mi ricordo Frau, la controfigura di Totti.

Mi ricordo Costanzo, forse l’unico che si salvò al termine di quella stagione sgangherata.

Mi ricordo che gli amaranto andarono in vantaggio con un bel goal dell’ex Inter Nello Russo, giocatore di lì a poco scomparso dalle cronache calcistiche.

Mi ricordo che in mezzo a mille difficoltà quel Pisa riuscì a ribaltare il risultato.

Mi ricordo un goal di Costanzo del tutto casuale, con il pallone che gli rimbalzò fortuitamente addosso sul rinvio del portiere aretino.

Mi ricordo un calcio di rigore alquanto generoso concesso ai neroazzurri padroni di casa da un giovanissimo Nicola Rizzoli.

Mi ricordo la trasformazione di Frau, una delle sue pochissime gioie con la maglia del Pisa.

Mi ricordo una vittoria in fin dei conti illusoria per quello che sarebbe stato il cammino dei neroazzurri in quel campionato.

Mi ricordo un Arezzo sconfitto immeritatamente ma che a fine stagione avrebbe disputato i play off, trascinato dai goal del bomber del Liechtenstein Mario Frick.

Mi ricordo di aver pensato, negli anni a venire, che una singola partita di calcio è un po’ come una rondine : non fa primavera.

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