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Pagelle Pisa Viterbese

Pagelle

Primi goal e prima vittoria in questo campionato per il Pisa, ma quanti fatica per avere la meglio di una Viterbese ottimamente messa in campo e mai doma ! Dopo un primo tempo ben giocato da parte dei neroazzurri, bravissimi a sfruttare due amnesie difensive ospiti, nella ripresa gli uomini di mister Gautieri calano vistosamente e permettono agli ospiti di rientrare in partita e ci vuole un grande intervento di Petkovic per negare a Mendez quella che sarebbe stata la rete del pareggio. Alla fine arrivano tre punti di capitale importanza sulla base dei quali lavorare per far diventare il Pisa una delle protagoniste indiscusse di questo torneo. Pagelle Pisa Viterbese.

Petkovic 7,5 : Un portiere deve dare sicurezza ai compagni ed il numero 22 serbo lo fa alla perfezione. Bravissimo a deviare dopo pochi secondi di gioco la sassata di Baldassin, provvidenziale a murare con il corpo la conclusione a botta sicura di Mendez quando si era sul punteggio di 2 a 1 in favore dei neroazzurri. Nel convulso finale le sue uscite alte fiaccano sul nascere i tentativi a dir la verità poco convinti della formazione ospite.

Birindelli 6,5 : Fintanto che le gambe lo sorreggono è autore di una prestazione intelligente e diligente sull’out di destra, ad onor del vero aiutato dal lavoro sporco che Masucci in prima battuta e De Vitis in seconda fanno davanti a lui. Oltretutto gli tocca in dote uno dei giocatori più pericolosi della Viterbese, quel Tortori che alla fine della fiera combina ben poco negli ultimi sedici metri. Dopo un’ora di gioco deve alzare bandiera bianca a causa dei soliti crampi e per il Pisa iniziano i guai, anche perché mister Gautieri non ha un terzino destro di ruolo con il quale sostituirlo (ed ovviamente tale spiacevole situazione non è imputabile né al buon Samuele né al buon Carmine …).

Filippini 5,5 : Fintanto che deve rivaleggiare con Vandeputte i risultati sono più che apprezzabili, anche se il suo appoggio alla manovra offensiva neroazzurra è pressoché nullo ; quando nella ripresa il giocatore belga viene accentrato dietro Razzitti e deve vedersela con il neo entrato Bismark per lui sono dolori, visto che il numero 7 in maglia gialla lo sovrasta per fisico e velocità. Ingenuo a commettere su di lui il fallo da rigore che riapre la contesa.

Lisuzzo 6 : Duello rusticano con il corazziere Razzitti, sul quale il Sindaco è costretto ad usare tutta la propria fisicità e tutta la propria esperienza. Un paio di sbavature che potevano costare care ai colori neroazzurri : nel primo tempo tentenna troppo sulla linea di fondo e permette al centravanti ospite di mettere in mezzo un pallone velenoso che costringe Ingrosso alla chiusura disperata ; nella ripresa viene saltato in tunnel da Mendez che può così presentarsi tutto solo davanti a Petkovic che per fortuna del Pisa ha la meglio sul tentativo del giocatore uruguaiano.

Mannini 6,5 : Riportato in un ruolo a lui certamente più congeniale – attaccante esterno di sinistra – il buon Daniele esegue alla perfezione il compito che gli era stato chiesto da mister Gautieri : allungare la squadra avversaria con i suoi strappi. Oltretutto nella ripresa riesce a concludere un paio di ripartenze dei compagni con degli ottimi cross spediti in the box che però non vengono raccolti a dovere dagli attaccanti neroazzurri. Pur senza strafare lascia il segno sulla contesa, dimostrando ancora una volta quale è la zona del terreno di gioco dove può fare davvero la differenza.

Di Quinzio 7,5 : Questo pomeriggio il pubblico dell’Arena Garibaldi ha finalmente capito come mai nelle passate stagioni Di Quinzio era stato considerato uno dei migliori centrocampisti della categoria. Il suo destro educatissimo nella prima frazione fa il bello ed il cattivo tempo in casa neroazzurra : mette a referto il cross su calcio di punizione che mette Masucci nelle migliori condizioni per segnare il primo goal, la bordata dalla media distanza che chiama Iannarilli al non facile intervento ed il goal del due a zero, un mix di astuzia e classe. Corre inoltre come un invasato dando una mano ai compagni di reparto in fase di copertura ; cala comprensibilmente alla distanza ma non gli si poteva chiedere di più. Un giocatore così è impensabile lasciarlo in panchina.

Eusepi 5 : L’impegno non si discute, la voglia di fare la guerra contro i difensori della Viterbese è evidente, ma alla fine della fiera non si rende mai davvero pericoloso negli ultimi sedici metri, facendo pure fatica a dialogare con i compagni di reparto. Nella ripresa poi inizia anche a calare fisicamente e non riesce a tenere su palla nel concitato finale, non permettendo alla squadra di rifiatare dagli attacchi ospiti. Inutile dire che il Pisa ha bisogno anche dei suoi goal per recitare un ruolo da protagonista in questo campionato.

Masucci 7 : Liberato da fastidiosi compiti di copertura (avendo le spalle ottimamente coperte da De Vitis) riesce a dimostrare tutto il suo valore negli ultimi venti metri, risultando elemento assai fastidioso da controllare per la difesa disegnata da mister Bertotto. Abile ad eludere la trappola del fuorigioco sulla pennellata di Di Quinzio ed a battere Iannarilli con un tap-in da distanza ravvicinata ; generoso ad andare al contrasto su ogni pallone spedito in avanti dai compagni, non disdegnando neppure il gioco aereo nonostante non sia di certo il più alto della compagnia. Esce stremato dopo aver lasciato tutto quello che aveva sul terreno di gioco.

Gucher 6,5 : A sinistra ha la classe di Di Quinzio, a destra ha la corsa ed i muscoli di De Vitis : il buon Robert sembra un altro giocatore rispetto alle prime tre giornate di campionato. Gioca il pallone con maggiore tranquillità e riesce a farsi trovare pronto anche in fase di interdizione nonostante gli avversari vadano a velocità di regime assai più elevata rispetto a quella dell’ex centrocampista del Frosinone. Ma dove il fisico fatica ad arrivare arrivano la testa e l’esperienza : il più lucido in casa neroazzurra nei minuti finali di grande sofferenza. Prezioso come non mai.

Ingrosso 6,5 : Gara attenta e senza sbavature, condita da qualche intervento “a brutto muso” tanto per far capire ai giocatori della Viterbese che questo pomeriggio non era proprio aria all’Arena Garibaldi. Classico esempio di difensore di categoria : utile, utilissimo, mi azzardo a dire indispensabile in questo Pisa.

De Vitis 7 : Nonostante una condizione atletica ancora da migliorare ed un’intesa con i compagni ancora da trovare l’ex centrocampista del Latina si dimostra giocatore da categoria superiore e riesce a trasformare il rendimento del centrocampo neroazzurro portando corsa, muscoli ed equilibrio. Accanto a lui Gucher e Di Quinzio riescono a dimostrare pienamente le proprie qualità e da ciò passano le fortune del Pisa, come dimostrato in un primo tempo davvero ben giocato. Cala vistosamente nella ripresa tanto da venire sostituito, ma si candida fortemente a recitare un ruolo da protagonista assoluto in questa squadra.

Izzillo 6 : Entra in campo nel momento peggiore per il Pisa : ci mette corsa e grinta e contribuisce al mantenimento del risultato.

Zammarini 6 : Rileva Birindelli nel ruolo di terzino destro, un ruolo che ovviamente non è il suo prediletto. Ci mette dedizione ed abnegazione e dalla sua parte Mendez non ha vita facile.

Maltese 6 : Forze fresche nel centrocampo neroazzurro durante l’assalto finale della Viterbese : esegue bene il suo compito.

Gautieri 6,5 : I suoi correttivi regalano al pubblico dell’Arena un Pisa maggiormente logico ed equilibrato : Birindelli è terzino destro di ruolo e si vede, Mannini in avanti sembra un altro giocatore rispetto a quello delle prime tre giornate di campionato e l’innesto di De Vitis e Di Quinzio rende il centrocampo neroazzurro capace di creare e difendere con risultati davvero importanti. Nella ripresa la sua squadra paga un netto calo fisico e l’uscita dal campo di Birindelli – visto che in rosa il Pisa non ha un altro terzino destro … – ma con le unghie e con i denti i suoi uomini portano a casa la prima vittoria in questo torneo. La strada giusta sembra essere stata finalmente imboccata ; adesso c’è da capire come ovviare alla questione legata alla tenuta fisica di Birindelli e come gestire la squadra per ritagliare uno spazio importante a Negro, oggi relegato in panchina per tutti i novanta minuti ma elemento di indubbio valore e capace in questa categoria di spostare gli equilibri come ampiamente dimostrato nel corso della propria carriera. Ma dopo una vittoria certamente si lavora molto meglio…

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