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Pagelle Pisa Vicenza

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Il Pisa soffre oltremodo contro un ottimo Vicenza, va sotto di due goal ma grazie a due minuti di fuoco ed a due prodezze individuali porta a casa un punto davvero prezioso nell’economia di una giornata dove troppi giocatori in maglia neroazzurra sono stati sotto il proprio standard di rendimento abituale. La conferma che in un campionato così difficile ed equilibrato non è mai concesso tirare il fiato, ma rimane la soddisfazione di aver rimontato due goal ad un avversario che ha dimostrato di essere maggiormente in palla. Pagelle Pisa Vicenza.

Gori 5,5 : Pronti, via e si scontra violentemente con Zonta procurandosi una ferita alla testa che lo costringe a proseguire la partita con una vistosa fasciatura ; forse ancora segnato dallo scontro di pochi minuti prima viene beffato sul suo palo dal tiro cross di Dalmonte che non sembrava avere i crismi della conclusione pericolosa, poi può soltanto ammirare la prodezza balistica di Meggiorini che fa un goal da standing ovation. Mezzo voto in più per l’intervento di puro istinto che nella ripresa nega il goal a Longo, anche se la conclusione del numero 29 in maglia biancorossa era davvero centrale.

Birindelli 5,5 : Parte con la consueta lena sulla corsia di destra ma anche lui viene poi travolto dal black out collettivo che inizia dopo il primo goal del Vicenza ; si mette quindi a far gara difensiva e lascia il campo a Lisi quando gli ospiti inseriscono una batteria di esterni freschi che iniziano a metterlo davvero in difficoltà. Un pomeriggio utile per rifiatare, come un po’ tutti i compagni di squadra del resto.

Siega 5,5 : Anche lui parte a spron battuto, fra palloni recuperati in mezzo al campo e sovrapposizioni sull’out di destra per provare a mettere in difficoltà la retroguardia ospite ; ma quando i compagni sulla linea mediana iniziano a perdere la trebisonda anche per lui è dura far legna, con gli avversari che gli sfrecciano accanto al doppio della velocità e lo tagliano costantemente fuori dalle proprie linee di passaggio. Sacrificato nell’intervallo per far entrare Soddimo, la ragion di stato così imponeva.

Caracciolo 5,5 : Gara complicata, prima contro lo sgusciante Meggiorini e quindi contro i giganti Gori (Gabriele) e Longo che nella parte finale della contesa gli fanno sudare le proverbiali sette camicie per limitare i danni dalle parti di Gori (Stefano). Meno reattivo rispetto alle gare precedenti, in più di una circostanza deve cedere il passo ad attaccanti che sembrano averne più di lui, ma per fortuna le conseguenze per la porta neroazzurra sono risibili.

Marin 6,5 : Quando c’è da guerreggiare in mezzo al campo il giocatore rumeno trova pane per i suoi denti, oltretutto riuscendo a tenere in piedi la baracca anche quando attorno a lui molti compagni sembrano aver già alzato bandiera bianca ; non si contano i palloni contesi agli avversari e gli strappi provati in fase offensiva per provare a spezzare il ritmo del Vicenza, esce quindi distrutto dopo aver percorso un numero esorbitante di chilometri.

Vido 7 : Minuto 55 o giù di lì : dopo l’ennesimo pallone mal gestito di una partita dove fino a quel momento ne aveva imbroccate ben poche – per non dire nessuna – il vostro umile scribacchino viene preso da un forte sconforto e se ne esce con un “ma io non capisco perché D’Angelo non lo leva !”. Dopo un minuto il buon Luca riceve palla da Beghetto in una zona di campo assai anonima, con un perfetto gioco di suola accompagnato da una finta di corpo spiazzante manda al bar il marcatore diretto e si presenta a tu per tu con Grandi da posizione assai defilata, riuscendo ad infilare il goal della speranza con un preciso destro a giro che dà un bacetto al palo prima di gonfiare la rete biancorossa. Neanche il tempo di maledire la mia mancanza di fiducia che lo vedo involarsi sull’out di destra quasi fosse un consumato tornante e mettere in mezzo un cross con il contagiri che Valentini allontana con affanno proprio sul piede di Mazzitelli che realizza lo splendido goal del pareggio. Poco meno di cinque minuti che mi fanno capire due cose : uno, che Luca Vido è un giocatore vero ; due, che io di pallone con ogni probabilità non ci capisco un cazzo …

Gucher 5,5 : Partita di gran sofferenza per il capitano, che gira un po’ tutti i ruoli del centrocampo senza riuscire mai a trovare la quadra oppure la giocata determinante. Sovrastato dagli avversari, spesso si intestardisce in azioni personali assolutamente inusuali per lui che si concludono puntualmente con un nulla di fatto ; ed anche sui pochi calci piazzati in favore dei neroazzurri non riesce mai a lasciare il segno. Forse il serbatoio del calciatore austriaco inizia ad essere pericolosamente verso il livello minimo … cosa oltretutto normale per quanto ha tirato la carretta finora.

Marconi 5,5 : Di palloni davvero giocabili ne arrivano pochi se non pochissimi, ed oltretutto trova nel gigante Pasini un degno avversario sui palloni aerei ; non tira mai verso la porta difesa da Grandi ed anche nel gioco di sponda ha un sacco di difficoltà, motivo per cui il peso specifico dell’attacco neroazzurro è stato non all’altezza delle precedenti partite.

Beghetto 5,5 : Inizia la propria gara con uno splendido calcio di punizione che manda il pallone a stamparsi sull’incrocio dei pali con Grandi ormai fuori causa, oltre che con una buona costanza di spinta sulla corsia mancina e con cross di buona fattura per i compagni dell’attacco che però sono sempre anticipati dai marcatori diretti. Tagliato fuori dallo scambio fra Cappelletti e Dalmonte in occasione del goal dello 0 a 1, inizia per lui tutta un’altra partita all’interno della quale si dimostra troppo timido per attaccare gli spazi e poco preciso quando c’è da mettere qualche pallone in the box ; riesce comunque a limitare i danni in fase difensiva anche se gli ultimi arrivati Nalini e Vandeputte lo puntano spesso.

Benedetti 5,5 : Ritrova una maglia da titolare dopo qualche settimana e per lui vale quanto asserito prima per Caracciolo, con momenti di grande difficoltà causati dalla verve di Meggiorini prima e dalla fisicità di Gori e Longo poi  ; fa muro come può mettendola soprattutto sul fisico, riuscendo alla fine nell’intento di evitare il terzo goal della compagine ospite.

Mazzitelli 7 : Uno dei più in difficoltà nei primi quarantacinque minuti di gioco, sembra a volte un pesce fuor d’acqua nel ruolo di play basso davanti alla difesa … ma nella ripresa entra in campo con una marcia in più e soprattutto si inventa il goal del definitivo 2 a 2 con una meraviglia balistica degna di ben altri palcoscenici, un sinistro al volo che incenerisce Grandi e che corona al meglio un’azione che lui stesso aveva iniziato con un recupero palla a centrocampo condito da una perfetta ruleta tipica di un calciatore sudamericano. Ancora un cartellino giallo ai suoi danni che lo costringerà a saltare la gara di Ascoli, peccato.

Soddimo 5,5 : Inserito ad inizio ripresa con l’obbiettivo di rianimare la manovra offensiva del Pisa che nel primo tempo era stata a tratti inesistente, esegue il compito con alterne fortune trovandosi spesso costretto a dare una mano ai compagni di centrocampo piuttosto che a Vido ed a Marconi. Mezzo voto in meno per quel pallone perduto sciaguratamente al limite dell’area di rigore neroazzurra sul pressing di Longo, per fortuna Gori ci mette poi una pezza.

Lisi, De Vitis, Varnier 6 : Entrano contemporaneamente in campo quando mancano quindici minuti al termine della contesa, in un momento della gara dove le due quadre iniziano anche a pensare alle rispettive partite di martedì prossimo. Senza infamia e senza lode.

Palombi S.V.

D’Angelo 6 : Il suo Pisa parte anche bene, ma si scioglie come neve al sole dopo il goal di Dalmonte ; bravo nella ripresa a cambiare modulo ed a proporre un 4-4-2 che almeno inizialmente sgretola le certezze acquisite dal Vicenza, ma poi i suoi ragazzi non riescono a sfruttare l’abbrivio del pareggio ottenuto con quei due minuti di fuoco e nella mezz’ora finale sono gli ospiti che si fanno maggiormente preferire. Alla fine arriva un pareggio assolutamente da non disdegnare che allunga la striscia positiva, ottenuto in un pomeriggio di grandi difficoltà e con molti giocatori che iniziano a dare segnali di stanchezza ; ma quando non si può vincere l’importante è riuscire a non perdere, e per questo il Pisa di oggi merita comunque un plauso.

H2o

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