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Pagelle Pisa Gavorrano

Pagelle

Incredibile ma vero, il Pisa riesce nell’impresa di non segnare la miseria di un goal ad una squadra che finora aveva subito in media tre reti a partita e si deve accontentare di un misero 0 a 0 casalingo contro un Gavorrano ottimamente messo in campo e che può festeggiare il primo punto ottenuto in questo campionato di serie C. I neroazzurri invece escono dal campo fra i sacrosanti fischi del pubblico di casa e vedono scappare Siena e Livorno che continuano a macinare goal e vittorie, situazione questa che contrasta non poco le dichiarazioni di vittoria della dirigenza di via Forti perpetrate nei mesi immediatamente precedenti l’inizio del torneo. Pagelle Pisa Gavorrano.

Spero che mi si perdonerà, ma stasera le consuete pagelle lasciano lo spazio ad un’analisi generale.

Trovo infatti inutile andare ad evidenziare le prestazioni nettamente insufficienti che hanno accomunato un po’ tutti i calciatori neroazzurri ; nel marasma generale a mio giudizio si salvano in pochi :

Petkovic : Provvidenziale nel primo tempo a togliere dall’angolino basso la rasoiata di Malotti : per il Pisa di questo pomeriggio sarebbe stato assai difficile (se non impossibile) risalire la china.

Lisuzzo : Bene dietro contro l’osso duro Brega, nella ripresa sfiora addirittura la rete del vantaggio ma la sua girata da attaccante consumato esce troppo centrale e permette a Salvalaggio di respingere con i pugni. L’ultimo ad arrendersi.

Mannini : Entra per dare la scossa ai compagni, dovrebbe sostituire Masucci ma i problemi soliti di Birindelli lo costringono a fare il laterale destro di difesa, posizione dalla quale comunque non lesina le accelerazioni e le proiezioni offensive. La sua conclusione al volo dai venti metri costringe agli straordinari Salvalaggio. Questo Pisa non può prescindere dalla presenza del proprio capitano.

Per il resto, il buio. I due terzini non hanno spinto e sono stati assai imprecisi per tutto l’arco dell’incontro, con Birindelli che dopo sessanta minuti di gioco è stato costretto ad alzare bandiera bianca come ad inizio campionato. E l’assenza di un terzino destro di ruolo che lo possa sostituire è un qualcosa che grida vendetta, considerando le dichiarazioni bellicose della dirigenza ed i due mesi di vantaggio rispetto alla concorrenza in sede di costruzione della squadra.

A centrocampo tutti molto male. Gucher sembra un lontano parente del capitano ammirato a Frosinone ; Maltese ha fatto molta confusione e si è fatto prendere troppo presto dalla frenesia e dalla voglia di strafare, finendo per commettere soltanto errori di misura ; anche De Vitis non ha saputo ripetere le ottime prestazioni fornite nelle gare precedenti, dimostrando inoltre una condizione fisica non certo ottimale.

In attacco è stato un calvario. Giusto qualche accelerazione di Giannone che a corrente alternata è riuscito a sfruttare la propria velocità e la propria tecnica individuale ; per il resto mi verrebbe da dire stendiamo un velo pietoso. I movimenti degli attaccanti sono imprecisi ed eccezionalmente lenti e chi gioca come punta centrale non riesce mai a ricevere un pallone in area di rigore avversaria, figuriamoci se riesce a calciare in porta.

Questo pomeriggio l’unica arma (?) del Pisa sono stati i lanci lunghi dalle retrovie, ovviamente tutti preda di capitan Salvadori e compagni. Masucci sembrava una sorta di terzino aggiunto e Negro è apparso in forte ritardo di condizione oltre che in totale difetto di fiducia : difficile in queste condizioni sperare di fare anche solo un goal alla difesa più perforata dell’intero campionato …

Le cose non sono affatto migliorate con gli innesti dalla panchina a gara in corso, eccezion fatta per il solito Daniele Mannini. Eusepi ha proseguito il nulla fatto vedere da Negro, Di Quinzio si è intestardito in tutta una serie di azioni personali senza costrutto alcuno e Peralta ha avuto pochi minuti a disposizione per provare ad inventare qualcosa di importante.

Già, la panchina. Qualche considerazione va fatta anche su colui che siede su quella panchina e che al momento non sembra avere ancora trovato la chiave giusta per far rendere al meglio il materiale umano che ha a disposizione. Un tecnico dall’impronta dichiaratamente zemaniana che ha numeri tipici di un qualsivoglia allenatore catenacciaro : il Pisa basa le sue fortune sulla fase difensiva che in parte copre gli orrori commessi dalla cintola in su. Incredibile.

Attenzione, chi scrive queste righe di commento non getta la croce addosso a mister Gautieri. Un tecnico che ha accettato di confrontarsi con la scomoda eredità del suo predecessore e che non è stato certamente aiutato nel proprio lavoro dalle dichiarazioni della dirigenza neroazzurra che per mesi ha parlato di un campionato da vincere senza se e senza ma. Un tecnico che non ha a disposizione un terzino destro di riserva, che ha due giovanissimi in un ruolo delicato quale è quello di difensore laterale, che ha dovuto adattare De Vitis a fare il mediano, che non ha quei giocatori adatti a far risaltare le indubbie qualità di Gucher. E non credo che l’input di queste scelte in fase di costruzione della squadra siano arrivati dalla sua persona …

Mentre scrivo queste pseudo-pagelle sui social si chiede a gran voce la testa del tecnico campano, oramai scelto dal popolo neroazzurro quale capro espiatorio di questa situazione di empasse. La spiacevole sensazione che ho è che si sia scelta ancora una volta la via più comoda, più facile, quasi a voler esonerare dalle proprie responsabilità figure che per qualche oscuro motivo hanno assunto dalle parti di via Rindi un alone di divinità e di intoccabilità. Sarebbe assai errato mischiare il lato sportivo della vicenda con altri aspetti sì importanti ma che non devono far passare in secondo piano il nocciolo della questione : il Pisa è una squadra che ha il dovere di lottare fino alla fine per vincere il campionato e per abbandonare questa diabolica categoria.

Altrimenti tutto il resto – nomi, loghi, maglie, sponsor e restyling vari – rischia davvero di diventare un fastidioso specchietto per le allodole.

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One Comment

  1. Simo

    16/10/2017 at 09:59

    Corrado svegliaaa errori sia di costruzione della squadra è sia scelta dell’allenatore scelto il peggiore ….ma stellone faceva schifo? Liverani? Calori?

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