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(Non) Pagelle Livorno Pisa

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Il Pisa esce sconfitto dal derby del “Picchi” nella maniera peggiore possibile : decide uno sfortunato autogol di Benedetti dopo quindici minuti di gioco.
Scrivo nella maniera peggiore possibile perché alla fine della fiera è questa l’unica “occasione” costruita dal Livorno in tutta la partita, mentre dall’altra parte i neroazzurri vanno a più riprese vicinissimi al goal del pareggio senza però riuscire a trovare la zampata vincente.
Difficile commentare una sconfitta del genere nella partita più sentita dell’anno, figurarsi redigere le consuete pagelle con ancora negli occhi quanto visto in quel dell’Ardenza.
Lascio pertanto questo compito a chi è più bravo del sottoscritto, limitandomi a qualche considerazione sparsa che precedere una considerazione finale che mi sta particolarmente a cuore.
Convincenti le scelte iniziali di mister D’Angelo : Meroni a destra alla fine risulterà uno dei più positivi mentre dall’altra parte Lisi è il migliore dei suoi per distacco.
Anche i due centrali concedono davvero poco a Raicevic, Braken e Marras ; pura sfortuna l’autogol di Benedetti, che comunque non sta vivendo un avvio di stagione particolarmente positivo se si considerano anche le due esplosioni collezionate contro Juve Stabia e Venezia.
A centrocampo Gucher fatica a dettare i tempi della manovra, Verna non riesce a metterci la giusta qualità e Siega passa da una posizione all’altra senza mai incidere davvero negli ultimi sedici metri ; forse Marin per grinta e dinamismo risulta essere il più positivo sulla linea mediana.
Davanti Marconi e Masucci falliscono in un paio di circostanze il goal del pareggio, anche se un paio di errori di mira del numero 26 lasciano davvero l’amaro in bocca a tutti i tifosi neroazzurri.
Le sostituzioni lasciano invece perplessi : Di Quinzio fatica a prendere confidenza con la categoria, Birindelli – perché non Belli ? – entra in campo con il Livorno ridotto in dieci e dopo un paio di minuti si fa cacciare per una colossale ingenuità determinando così tutto un altro finale di gara.
Capitolo a parte merita capitan Moscardelli, all’esordio stagionale in serie B : da una parte ci si domanda come mai non sia stato inserito in luogo di Birindelli vista l’inferiorità numerica degli amaranto, dall’altra si benedice il ritorno in campo di un giocatore che ancora una volta ha dimostrato di essere l’anima di questa squadra e di poter dire la sua anche in cadetteria nonostante i quaranta anni siano ormai dietro l’angolo.
Alla fine di tutto questo ragionamento, con un Gori totalmente inoperoso per i novanta e più minuti di gioco, ci è toccato assistere al successo degli uomini di mister Breda che sostanzialmente hanno fatto davvero poco per meritarlo, come candidamente ammesso dagli stessi calciatori amaranto nelle interviste post gara.
Tradotto in soldoni : ancora una volta il Pisa è riuscito nell’impresa di rianimare un malato che sembrava essere in questo momento della stagione più di là che di qua, situazione questa che negli ultimi anni sta diventano una fastidiosa abitudine per i neroazzurri.
I più catastrofisti diranno che il Pisa ha perso in casa dell’ultima in classifica reduce da tre sconfitte consecutive e che aveva sempre subito almeno un goal nelle partite finora disputate …
Nel dopo partita in molti hanno rimarcato la pochezza dell’avversario, l’incapacità di rendersi pericolosi dalle parti di Gori, la quasi rinuncia a giocare per difendere lo striminzito vantaggio ; tutto giusto, ma ai miei occhi tutto questo non fa altro che aumentare il rammarico per una sconfitta che non doveva assolutamente essere tale.
Attenzione : questa mia visione delle cose non è certo condizionata dal fatto che si trattasse del derby contro il Livorno, avrei scritto i medesimi concetti se al posto degli amaranto ci fosse stato il Cosenza o la Juve Stabia.
La cosa positiva – l’unica, mi verrebbe da dire – è che fra tre giorni si gioca di nuovo e non c’è quindi il tempo per far diventare questo K.O. un fardello troppo pesante nella testa e nelle gambe degli uomini di mister D’Angelo che saranno per certi versi “costretti” a pensare subito alla Salernitana.
Una partita da vincere, senza se e senza ma, senza guardare la classifica e la caratura della compagine campana ; perché il successo in casa neroazzurra inizia a mancare da troppo tempo, e perché la posizione in graduatoria inizia ad essere un tantinello scomoda nonostante rispecchi il tipo di campionato che deve fare il Pisa.
Una squadra – e qui arrivo alla considerazione che mi preme davvero mettere nero su bianco – che merita senza dubbio gli applausi ricevuti anche al “Picchi” dai propri tifosi nonostante una sconfitta bruciante e dura da digerire.
Che ha dimostrato di giocarsela sempre e comunque contro ogni avversario, anche quelli che sono partiti con i favori del pronostico per la vittoria finale di questo campionato.
Ma che deve essere giudicata – dagli addetti ai lavori, dai media e dai tifosi – senza farsi condizionare da quanto accaduto nei primi sei mesi di questo anno solare.
Che deve essere commisurata in maniera onesta alle altre diciannove squadre che partecipano a questa serie B in modo da capire quali sono i reali rapporti di forza con gli altri competitors.
Che, nel caso se ne riscontri l’effettiva necessità, deve essere potenziata in maniera intelligente il prossimo mese di gennaio, cosa che la scorsa stagione è stata fatta da manuale del calcio.
Perché così facendo le chance di mantenimento della categoria – l’unico vero, reale e logico obbiettivo di questa stagione, è bene ricordarlo a beneficio dei più distratti – aumenteranno in maniera esponenziale.
Perché così facendo l’indimenticabile giornata di Trieste continuerà ad essere una splendida tappa di un esaltante percorso di crescita.
Perché mai e poi mai questa piazza dovrà vedere il suo glorioso nome ancora una volta associato alla terza serie del calcio italiano.
Sarebbe un peccato mortale.

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3 Comments

  1. antonio c.

    28/10/2019 at 08:56

    Concordo con l’analisi di Gabriele.
    Qualcuno in serie B non ci può stare. Abbiamo iniziato alla grande e ad essere pignoli abbiamo lasciato anche qualche punticino in giro tra sfortuna e ingenuità. Tutte cose che in questa serie si pagano.
    Troppo spesso dopo aver buttato via una vittoria abbiamo detto “ma va bene lo stesso, ci avrei messo la firma”, “punto d’oro” … tutto vero ma non deve diventare una regola perchè in serie B i punti regalati si pagano alla fine.
    Abbiamo un gruppo forte, unito, che si è conquistato la B ma è necessario completarlo con qualche elemento pesante. La B va mantenuta con i denti, ad ogni costo.
    Sui singoli e sulle scelte del Mister mi accodo a Gabriele e passo oltre. Troppo il giramento di coglioni per aver regalato ancora una volta tre punti alla peggior squadra della categoria vista finora.
    Però una cosa bisogna che la dica :
    se vogliamo mantenere la categoria in campo ci deve andare gente di categoria.

  2. Franco

    27/10/2019 at 12:31

    Concordo in pieno con quanto scritto. Fra l’altro ieri sera in una trasmissione locale ho sentito del catastrofismo esagerato: sembrava che la squadra non si fosse impegnata e avesse giocato malissimo. Non è così anche se ovviamente errori ci sono stati e qualcosa da rivedere c’è, e soprattutto bisogna stare attenti che la classifica non diventi pericolosa. Con la Salernitana bisogna riprendere il passo giusto, come già altre volte la squadra ha dimostrato di saper fare.

  3. Claudio

    27/10/2019 at 11:08

    Questo Pisa ha dei limiti in alcuni giocatori per questa categoria, la società dovrà completare la campagna acquisti che ha appena iniziato L estate scorsa sennò saranno dolori.

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