Il Pisa Siamo Noi

(Non) Pagelle Pisa Benevento. Grazie Di Tutto Mister !

gattuso pugno pisa spal

Quando cala il sipario è normale essere tristi, anche quando si parla di una stagione così avara di soddisfazioni per i tifosi neroazzurri.

Ma tant’è. A certe delusioni sembra che chi tifa Pisa debba comunque fare il callo.

Questa sera una gara che praticamente non c’è mai stata – troppo più forte il Benevento e molto maggiori le motivazioni della squadra sannita – ha visto un pubblico da categoria nettamente superiore incitare continuamente la squadra. Senza se e senza ma.

In vita mia non avrei mai pensato di assistere ad una coreografia per “celebrare” una retrocessione in Lega Pro. Questa sera i miei occhi hanno invece potuto assistere a cotanto spettacolo. Chapeau.

A fine gara i tre goal segnati dal Benevento non interessano praticamente a nessuno : il proscenio è tutto per Gennaro Gattuso, alla passerella finale sul prato dell’Arena Garibaldi.

Stessa situazione in sala stampa nel dopo partita : le attenzioni sono tutte per le ultime  parole di Gennaro Gattuso da allenatore del Pisa.

C’è tensione nell’aria, la commozione si legge chiaramente sui volti di tutti i presenti. C’è chi riesce a stento a trattenere le lacrime, c’è chi invece si lascia andare ad un pianto dirotto.

Anche il mister è teso ed emozionato. Le parole salgono dalla gola con difficoltà, le pause si dilatano, gli occhi saettano a destra ed a manca quasi a voler far finta di non vedere le emozioni assai visibili di tutti i presenti.

Più che un botta e risposta si tratta di una sorta di monologo di addio che lascia davvero poco spazio a domande o a repliche.

In qualche modo si arriva alla fine. Il mister si alza, ci abbraccia uno per uno. Qualche selfie, un paio di autografi, moltissimi sorrisi tirati perchè da sorridere c’è davvero poco.

Questa volta è davvero finita.

Ed è proprio in questo momento che mi rendo conto di essere uno dei pochissimi a Pisa che di Gennaro Gattuso non ha niente. Nè un autografo, nè un selfie. Perfino la mia compagna ha una foto con il mister, lei che diciamo non è propriamente una fan sfegatata dei colori neroazzurri.

Io invece non ho niente. Niente di materiale, per lo meno.

Perchè da un punto di vista emozionale ed emotivo questi due anni mi hanno lasciato dentro un qualcosa che è impensabile perdere per strada negli anni a venire.

Guardo la “mia” sedia e penso che ogni secondo che ci sono stato seduto sopra in questi due anni ha avuto un valore assoluto.

Perchè ogni parola usata dal mister in questi due anni è stata un arricchimento incredibile, sia dal punto di vista umano che professionale.

C’è poco da fare e non c’è piaggeria alcuna : questi due anni hanno fatto di me una persona senz’altro migliore.

Ed è con questa convinzione che abbandono lo stadio, passando fra le tenebre del piazzale antistante alla tribuna coperta.

Ed è l’ultima emozione forte della serata e della stagione.

Su quel piazzale, undici mesi fa, ti aspettai quella magica notte immediatamente successiva al trionfo di Foggia. Erano le 4 del mattino, ero molto poco sobrio ma ti attesi praticamente da solo in mezzo alle tenebre di quel piazzale per abbracciarti e per ringraziarti di tutto quello che avevi fatto per i colori neroazzurri.

Il calore del tuo abbraccio lo sento vivo tuttora. Le tue parole di quella notte ce l’ho ancora nelle orecchie. Grazie a te Gabriele, che ci sei sempre stato.

Da qualche parte ho letto una frase che recita pressappoco così : Nella vita di un uomo le pagine davvero importanti sono cinque o sei. Tutto il resto fa volume.

Ebbene mister, voglio salutarti ricordandoti che io e te alla fine della fiera una foto insieme non ce la siamo mai fatta.

Ma ti giuro che in quello che sarà il libro definitivo dei ricordi della mia vita l’immagine del nostro abbraccio nel cuore della notte del 12 giugno 2016, in quel piazzale spoglio ed avvolto dalle tenebre, sarà certamente una di quelle cinque o sei pagine.

Grazie di tutto mister.

Con tutto il cuore.

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>