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Mister Gattuso : Ad Avellino Sarà Una Gara Dura Da Giocare Sui Nervi

Gattuso

Partita assai delicata quella che attende il Pisa domani in quel di Avellino : di questo e di altro parla mister Gattuso nella consueta conferenza stampa della vigilia.

Di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del tecnico neroazzurro.

Alla squadra per come lavora durante la settimana non posso rimproverare nulla ; il fatto di non stare bene fisicamente e di non avere molti giocatori in rosa mi ha cambiato e questa è una mia responsabilità, non sono abituato a guardare per terra ma da qualche mese lo sto facendo e così non va. La squadra è reattiva ma il compitino non basta più, mi pare evidente.

E’ un dato di fatto che creiamo molto di più dello scorso anno, arriviamo bene all’area di rigore avversaria ma arriviamo a Roma e non vediamo mai il Papa. E’ anche un problema tecnico, spesso attacchiamo bene il secondo palo ma i cross giusti non arrivano, non è solo colpa degli attaccanti. Voglio tornare a vedere il veleno quando attacchiamo la porta avversaria, altrimenti rischia di diventare un problema anche psicologico e non ce lo possiamo permettere.

Le palle inattive ? Per sfruttarle dobbiamo calciarle bene ed invece siamo la squadra di serie B che ne sbaglia di più, su questo aspetto dobbiamo allenarci meglio. Prendete Varela : va come un treno da cinque, sei partite ma sbaglia sempre l’ultima giocata, l’ultima scelta, e questo ne compromette la prestazione.

Noi non siamo il Real Madrid. In questa città sento troppe chiacchiere da bar, si rischia sempre di distruggere quello che stiamo provando a costruire. Le persone che ho allontanato da noi le ho allontanate proprio per questo motivo ; anche alcuni articoli apparsi sui giornali non mi sono piaciuti proprio per questo aspetto.

Tranquillo è un aspetto che non appartiene al mio carattere, un poco di pepe al culo ci vuole sempre. E’ il momento di tirare fuori il massimo per risalire la china, e ciò vale per me e vale per i miei ragazzi : devo tornare a riuscire a tirare fuori il meglio dai miei giocatori, e per farlo non devo più cambiare atteggiamento e devo tornare ad essere quello che sono sempre stato.

Siamo in emergenza per domani, dovrò portare in panchina elementi della Primavera come Favale e Birindelli. Gatto ha bisogno di giocare, la lunga assenza dai campi di gioco lo fa sembrare spaesato. Mannini ? A Cesena ha provato a giocare, è un ragazzo che deve star bene fisicamente per fare la differenza, è inutile dire che per noi è un elemento fondamentale. Abbiamo poi perso Cardelli per un problema al collaterale : mancherà presumibilmente per un paio di settimane.

Ad Avellino giocheremo sul campo non sugli spalti. Come a Cesena troveremo una squadra paurosa e dovremo essere bravi ad approfittarne. Mi aspetto una gara dura che si giocherà sui nervi. Loro giocheranno probabilmente con un 4-4-2 assai offensivo ; Verde non dovrebbe essere della partita.

Fintanto che non si sistemerà la questione societaria io non sarò credibile agli occhi di molti. Da parte mia se fossi stato un calcolatore dopo la vittoria dei play off avrei salutato la piazza, ed invece sono rientrato per i tifosi e per i ragazzi (e per Pablo Dana che mi aveva promesso di aver rilevato la società …). A me non turba essere criticato, le difficoltà mi esaltano e mi rafforzano, ma adesso dobbiamo tutti remare nella stessa direzione, metterci passione. Crederci come ci credevamo prima : non c’è più tempo per aspettare. Io non posso sempre prendere i provvedimenti che non mi dovrebbero competere, ci vuole una società e seria. Al momento non ci ha messo sotto nessun avversario, ma i problemi estivi ci hanno condizionato innegabilmente la stagione, e non mi riferisco soltanto al mancato calcio mercato. Io non sono qua per accumulare esperienza, me ne sbatto dell’esperienza ; io devo credere in qualcosa, e per poterci credere dobbiamo tutti pensare al NOI e non più all’IO. Per giocare bene a calcio ci vuole la mente libera, ed in questo momento i ragazzi hanno tutto all’infuori della mente libera, ve lo posso assicurare.

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