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L’Analisi Di SPAL Pisa

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Finisce in gloria il 2022 del Pisa che espugna Ferrara grazie al bel goal di Sibilli e termina il girone di andata in una posizione di classifica di assoluto prestigio, in piena zona play off e ad un tiro di schioppo dalle posizioni della graduatoria che significano promozione diretta nella massima serie, un qualcosa di assolutamente impensabile un paio di mesi or sono quando dopo il match di Venezia i neroazzurri erano desolatamente il fanalino di coda del torneo ; ed invece la cura D’Angelo continua a funzionare alla grande ed il successo contro una coriacea SPAL certifica il momento di grazia di capitan De Vitis e compagni che si candidano ad essere protagonisti assoluti del girone di ritorno di una cadetteria quanto mai incerta ed equilibrata.

PRIMO TEMPO. Nel Pisa torna dal primo minuto Beruatto sulla corsia mancina mentre De Vitis sostituisce l’acciaccato Nagy, per il resto confermati in toto coloro che una settimana fa avevano annichilito il Brescia ; in casa SPAL tocca a Prati sostituire in mezzo al campo lo squalificato Esposito mentre in avanti ci sono Maistro e Valzania a supporto dell’unico attaccante di ruolo Rabbi. Sin dalle prime battute la gara si dimostra equilibrata e particolarmente complicata per i neroazzurri, che nonostante il maggior tasso tecnico dei propri giocatori subiscono il palleggio dei padroni di casa che cercano continuamente di attivare la corsa sulle fasce di Dickmann e Tripaldelli e beneficiano non poco del gran movimento a tutto campo di un Maistro davvero ispirato.

Nonostante un gran ritmo si contano davvero poche occasioni da rete, da una parte e dall’altra ; gli ospiti oltretutto perdono presto Torregrossa vittima di un problema muscolare sostituito da Sibilli ed in linea generale non riescono a sfruttare a dovere un Morutan deluxe che spesso riesce a mettere a ferro e fuoco la linea difensiva dei padroni di casa ; alla fine della fiera l’unica vera emozione dei primi quarantacinque minuti di gioco è il goal annullato a Rabbi pescato dal VAR in posizione di fuorigioco sul tiro cross di Dickmann, oltre che tutta una serie di cartellini gialli sventolati a destra e a manca dall’incerto signor Prontera.

SECONDO TEMPO. Un acciaccato Beruatto resta negli spogliatoi ed al suo posto entra Esteves, nel frattempo la SPAL perde buona parte del ritmo indiavolato esibito nel corso del primo tempo cosicché il Pisa inizia a prendere campo ed a tenere in mano il pallino del gioco ; questa supremazia territoriale si traduce nel bel goal di Sibilli, bravo a raccogliere un pallone vagante in area di rigore estense dopo l’ennesima iniziativa personale di un incontenibile Morutan ed a impallinare Alfonso con un preciso sinistro all’incrocio dei pali.

Come se non bastasse i padroni di casa restano in dieci uomini quando Murgia rimedia il secondo cartellino giallo della propria partita per un’entrata tanto brutta quanto ingenua su Gliozzi, cosicché sono i neroazzurri ad andare vicinissimi al goal che chiuderebbe anzitempo la contesa : prima è Gliozzi a sparare troppo centrale permettendo così ad Alfonso si salvare la propria porta, poi è Morutan che servito dallo stesso Gliozzi si presenta tutto solo davanti all’estremo difensore della SPAL ma incredibilmente angola troppo la conclusione fallendo così la più semplice delle occasioni da rete.

Poco male : i biancoazzurri non vanno oltre un paio di mischie in area di rigore ospite che partoriscono solamente una debole deviazione del neo entrato Proia che chiama Livieri all’unico vero intervento della propria partita, i neroazzurri ribattono colpo su colpo e si difendono con ordine portando a casa una vittoria incredibilmente pesante che allunga una striscia di risultati positivi da record e che regala una gioia agli oltre 1.500 tifosi arrivati a Ferrara nel giorno di Santo Stefano. Appuntamento quindi al 2023, con una certezza granitica : chi vorrà andare in serie A dovrà fare i conti con la D’Angelo band.

POLLICE SU – Olimpiu Morutan

L’osservatore più distratto pensa alla gara del calciatore rumeno in quel di Ferrara e vede soltanto l’errore da matita blu che il buon Olimpiu mette a referto quando tutto solo davanti ad Alfonso e con Gliozzi al suo fianco da servire con tutte le comodità del caso sceglie di concludere a rete mancando clamorosamente il bersaglio grosso per una questione di centimetri e lasciando aperta una contesa che poteva invece essere chiusa con largo anticipo. L’osservatore più attento invece pensa alla prestazione di Morutan contro la SPAL e si rende conto che il numero 80 in maglia neroazzurra ha mandato ai matti Varnier e compagni per novanta e più minuti di gioco, fra scatti repentini e giocate di alta scuola, nonostante nei suoi confronti i difensori estensi non hanno lesinato interventi ai limiti del regolamento – leggesi intervento killer a palla lontana di Meccariello che avrebbe meritato ben più del cartellino giallo. Ovviamente Morutan entra prepotentemente nell’azione che porta al goal di Sibilli, con l’ennesima iniziativa palla al piede che alla fine origina il batti e ribatti in area spallina risolto poi dal mancino mortifero dell’attaccante partenopeo ; è la ciliegina sulla torta di una prestazione ancora una volta sopra le righe di un calciatore che più che lo guardi e più fatichi a capire che caspita ci faccia in serie B …

POLLICE GIU’ – Pietro Beruatto

Gioca i primi quarantacinque minuti stringendo i denti per un problema muscolare che lo costringe a rimanere negli spogliatoi all’intervallo, ci mette tanto cuore ma subisce le scorribande di Dickmann e gli inserimenti di Valzania che da quella parte fanno il bello ed il cattivo tempo e creano più di un grattacapo alla linea difensiva neroazzurra. Nonostante le difficoltà di cui sopra prova a non mollare la posizione e sacrifica le proiezioni offensive provando a tamponare la falla sulla corsia mancina, ma è evidente che non è il Beruatto al quale siamo abituati ; nel suo caso la pausa del campionato capita giusto a puntino.

H2o

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