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L’Analisi Di Pisa Venezia

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Contro un Venezia in grande spolvero il Pisa conquista il primo punto casalingo del 2023 e lo fa al termine di una gara maledettamente complicata e caratterizzata da diversi episodi che hanno necessitato dell’ausilio del VAR per essere analizzati nella maniera corretta ; alla fine della fiera un pareggio da accettare di buon grado, con i padroni di casa costretti a rincorrere sin da subito il risultato e con gli episodi chiave della contesa che si sono colorati costantemente di neroazzurro ed hanno così impattato la prestazione dei lagunari che si sono fatti preferire per buona parte della contesa.

PRIMO TEMPO. Il Pisa deve fare a meno di un Barba vittima di un piccolo fastidio muscolare e che viene sostituito da Rus mentre in mezzo al campo viene confermato Gargiulo al fianco di Marin, con Gliozzi centravanti di riferimento e Sibilli di nuovo titolare dopo diverse settimane ; il Venezia si presenta invece con Svoboda al posto di Ceppitelli nel cuore della difesa e con Jajalo in cabina di regia, mentre sulla linea offensiva sono confermati Pohjanpalo e Pierini. Ma uno dei punti di forza dei lagunari sono i due cursori esterni che ci mettono davvero poco per far capire a tutti di che pasta sono fatti : Tessmann apparecchia alla perfezione per l’inserimento sulla corsia mancina di Zampano che scappa via indisturbato e mette un cross preciso dalla parte opposta del fronte d’attacco per l’accorrente Candela che con una precisa deviazione volante impallina l’incolpevole Nicolas.

Ecco quindi che un Pisa che aveva impattato pure bene la contesa si ritrova ancora una volta sotto nel punteggio dopo pochi minuti fra le mura amiche, una situazione contingente che di certo non aiuta i padroni di casa a sviluppare una manovra fluida e offensivamente parlando produttiva dalle parti di uno Joronen che alla fine della fiera trema solamente a causa di una rasoiata di Sibilli dai venti metri che manda la sfera a scheggiare il montante della porta ospite. Dall’altra parte Venezia pericolosissimo quando può ripartire in velocità e proprio al termine di una di queste ripartenze c’è un filtrante in area di rigore neroazzurra con Gargiulo che si produce in una scivolata suicida ai danni di Tessmann : calcio di rigore in favore della compagine ospite, dal dischetto va Pohjanpalo che spiazza Nicolas con un tentativo di trasformazione viziato però dal doppio tocco sulla sfera causato da un errato posizionamento del piede di appoggio, il VAR si accorge di tale irregolarità e si riprende con un calcio di punizione in favore dei padroni di casa fra lo stupore del pubblico presente all’Arena Garibaldi.

SECONDO TEMPO. Mister D’Angelo getta immediatamente nella mischia Marin e Moreo – fuori Nagy e Gargiulo – provando il tutto per tutto con quattro calciatori offensivi ad aggredire il fronte difensivo veneziano, ma le iniziative dei padroni di casa sono spesso confusionarie ed impensieriscono il giusto i tre colossi della difesa ospite ; si contano un colpo di testa fuori misura di Calabresi su corner ben calibrato da Morutan e un’uscita di Joronen a fermare la progressione di Gliozzi, con Moreo che nel proseguimento dell’azione non riesce poi ad inquadrare il bersaglio grosso da posizione favorevole. Un po’ poco per impensierire seriamente un Venezia che gestisce il possesso del pallone con calma olimpica e che rimane terribilmente pericoloso quando può ripartire in contropiede.

A quindici minuti dal novantesimo ecco però l’episodio che arride al Pisa : girata di Moreo in piena area di rigore arancioneroverde e tocco malandrino con il braccio di Tessmann, il signor Paterna non si accorge di nulla ma dopo un paio di minuti viene richiamato al VAR e non può fare a meno di assegnare il penalty in favore dei padroni di casa. Dal dischetto va Gliozzi che spara debolmente in bocca ad uno Joronen che però non aveva i piedi sulla linea di porta in occasione del proprio intervento ; ancora una volta il VAR nota tale irregolarità ed il calcio di rigore viene ripetuto con Gliozzi che stavolta spara una legnata che non lascia scampo all’estremo difensore ospite.

Tutta questa serie di episodi favorevoli ai colori neroazzurri scatenano le ire del Venezia che si getta in avanti come una bestia ferita, complice un Pisa che finisce la contesa con la spia della riserva accesa, e ci vuole un super Nicolas per salvare il risultato : il portiere brasiliano prima è prodigioso a respingere di puro istinto la conclusione volante dell’indiavolato Candela con la deviazione di Beruatto che aveva reso la traiettoria della sfera particolarmente velenoso, poi è attento e reattivo a chiudere sul palo di competenza il mancino del neo entrato Johnsen che si era ben liberato alla conclusione dopo aver scherzato la marcatura di Beruatto.

Finisce così con un salomonico pareggio un match ricco di emozioni che alla fine nessuna delle due squadre meritava davvero di perdere ; continua a mancare la vittoria all’Arena Garibaldi in questo 2023 per un Pisa che venerdì prossimo avrà un’altra possibilità ospitando il Perugia, altra partita da prendere con le molle nell’economia di un campionato che definire complicato è perfino riduttivo. E quando un campionato è così difficile muovere la classifica è comunque un qualcosa da non disprezzare a priori.

POLLICE SU – Hjortur Hermannsson

Bello il duello fra i due vichinghi Hermannsson e Pohjanpalo, con quest’ultimo che era un po’ lo spauracchio della vigilia ma che alla fine della fiera combina ben poco al cospetto del buon Hjortur che ne limita la pericolosità dalle parti di Nicolas al minimo sindacale. Oltretutto il difensore islandese dà costantemente l’impressione di essere il più lucido di tutti in una serata dove il Pisa non brilla di certo per la pulizia della propria manovra, non perdendo mai la bussola dinnanzi alle folate offensive del Venezia e facendosi ammirare pure in fase di appoggio, giocando semplice e non sbagliando mai la misura del passaggio. Finisce la contesa con la fascia di capitano al braccio, a significare il fatto che si parla di un giocatore che sta diventando sempre più importante nell’economia del gruppo squadra neroazzurro.

POLLICE GIU’ – Mario Gargiulo

L’ex Modena fa una fatica tremenda in mezzo al campo, ad onor del vero poco aiutato da un Nagy non particolarmente ispirato ; i tre della linea mediana del Venezia fanno girare palla con profitto ed oltretutto danno la sensazione di essere molto più ordinati mentre il centrocampo del Pisa fatica in entrambe le fasi di gioco, mostrando difficoltà nell’alimentare la manovra offensiva e nel contrastare efficacemente le veloci ripartenze della compagine ospite. Macchia inoltre il suo primo tempo con un intervento scomposto e non necessario su Tessmann che provoca il calcio di rigore in favore del Venezia, per sua fortuna poi vanificato dall’esecuzione irregolare di Pohjanpalo. Resta negli spogliatoi durante l’intervallo, a testimonianza di una serata per lui particolarmente complicata.

H2o

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