Il Pisa Siamo Noi

L’Analisi Di Pisa Frosinone

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Il Pisa non c’è più. O almeno il Pisa capace di vivere da imbattuto per tre mesi di campionato e di viaggiare con le media di due punti a partita. Nonostante l’immediato vantaggio i neroazzurri si sciolgono come neve al sole al primo episodio negativo e subiscono tre reti da un Frosinone rimaneggiato e che era arrivato all’Arena Garibaldi con l’intenzione di fare un’onesta partita e nulla più ; finisce con i fischi dei tifosi di casa che da un paio di mesi a questa parte hanno smarrito la propria squadra chissà dove.

PRIMO TEMPO. Mezza rivoluzione in casa neroazzurra con Rus al fianco di Caracciolo al centro della difesa, Gargiulo in mediana e Sibilli ad ispirare la coppia offensiva formata da Gliozzi e Masucci ; anche il Frosinone non è quello di sempre visto che mister Grosso consegna una maglia da titolare a Monterisi, Kalaj, Baez e Garritano che solitamente partono dalla panchina. Inizio da sogno per i padroni di casa che trovano il goal del vantaggio dopo appena 48 secondi : lancio dalle retrovie di Rus per Sibilli che decentrato sulla corsia di destra appoggia per Masucci il cui cross è un cioccolatino per Gliozzi la cui pronta girata in acrobazia non lascia scampo a Turati.

Gliozzi che dopo pochi minuti spara un destro dai sedici metri che costringe il portiere ospite al non facile intervento, a dimostrazione di un Pisa che sembra tenere la partita in pugno come raramente capitato nell’ultimo periodo al cospetto di un avversario che gioca di fioretto e che tenta spesso la giocata ad effetto per provare a rendersi pericoloso dalle parti di un Nicolas totalmente inoperoso. Ma la malasorte per i neroazzurri è sempre dietro l’angolo, e così un sinistro sgangherato di Garritano dai sedici metri che sarebbe finito in via Luigi Bianchi trova la scarpa di Rus la cui deviazione manda la sfera ad infilarsi beffarda alle spalle dell’esterrefatto Nicolas.

SECONDO TEMPO. Tutto da rifare per i padroni di casa che partono a testa bassa alla ricerca del nuovo vantaggio : ci va vicino Sibilli con una rasoiata da posizione defilata che Turati in qualche modo riesce a respingere. Ma sono invece i gialloblu ad andare sopra nel punteggio quando dalla destra un Rohden tutto solo pennella il cross per la testa di Borrelli che sovrasta Rus ed indirizza verso la porta neroazzurra un pallone sul quale Nicolas incredibilmente pasticcia non riuscendo a respingere un tentativo centrale e tutt’altro che irresistibile. Frosinone in vantaggio all’Arena Garibaldi con mezzo tiro in porta che vale però due goal, a testimonianza dell’anno di grazia vissuto dalla compagine ciociara.

Mister D’Angelo inizia ad attingere dalla propria panchina gettando nella mischia prima Morutan e Moreo, quindi pochi minuti più tardi Torregrossa ed Esteves. Attaccano furiosamente i neroazzurri, con Sibilli che con una rasoiata mancina manda la sfera a lambire il palo alla sinistra di Turati ; ma l’occasione migliore per impattare la contesa capita sui piedi di Moreo messo a tu per tu con Turati da un filtrante da applausi di Torregrossa, ma il pallonetto dell’ex Brescia finisce comodamente fra le braccia dell’estremo difensore ospite bravo ad uscire tempestivamente e chiudere lo specchio della porta al tentativo del numero 32 in maglia neroazzurra.

E’ un errore di Marin in uscita dalla difesa – identico a quello commesso lunedì scorso ad Ascoli – a mettere la pietra tombale sulla contesa e forse sulle speranze play off del Pisa, un pallone perso malamente in una zona sanguinosa del terreno di gioco che permette al neo entrato Caso di ritrovarsi solo soletto davanti a Nicolas che nulla può sulla stoccata dell’attaccante ospite. La partita finisce praticamente qua ; l’immagine che chiude questo pomeriggio da incubo è quella di un gruppo smarrito in buonissima parte delle sue componenti a capo chino sotto la Curva Nord che fischia i propri beniamini ed invoca gente che lotta.

La speranza è che questa invocazione non vada perduta nel terso cielo di un caldo pomeriggio di inizio maggio. Perché ci sarebbero ancora sei punti a disposizione da qui alla fine del campionato, e con sei punti in più in classifica non è utopia pensare di riuscire ad entrare nei play off. Quei play off che lo scorso 29 maggio significarono una notte indimenticabile per tutti quelli che vogliono bene al Pisa, a prescindere da come andò a finire. Una notte che oggi sembra essere lontana anni luce. Una notte che chi indossa la maglia neroazzurra avrebbe ancora tutta la possibilità di poter rivivere, a patto di capire cosa cazzo è successo in questi ultimi due mesi da incubo.

POLLICE SU – Gaetano Masucci

Tocca ripetersi, ma tant’è. Lo vedi partire titolare con la fascia di capitano al braccio e pensi che forse è la volta buona per lasciarsi alle spalle il periodo più buio della storia recente del sodalizio neroazzurro. Un pensiero che si tramuta quasi in una certezza quando il buon Gaetano dopo quaranta secondi di gioco disegna dalla fascia destra un cross al bacio per Gliozzi che porta in vantaggio i padroni di casa a tempo di record. Purtroppo le cose non andranno come sperato, nonostante il numero 26 in maglia neroazzurra faccia la guerra senza esclusione di colpi contro capitan Lucioni e compagni, almeno fino a quando le forze lo sorreggono. Ed è sempre con Gaetano Masucci protagonista l’immagine più bella di un’altra giornata da dimenticare : quando dopo essere stato sostituito da Morutan si alza dalla panchina per andare ad abbracciare Torregrossa che si appresta ad entrare sul terreno di gioco. Un abbraccio di quelli veri. Qualche parola sussurrata all’orecchio del più giovane compagno. Quasi a volergli dire : adesso pensaci tu. Sicuramente per trasmettere a Torregrossa – ma anche a tutti gli altri compagni di squadra – un amore viscerale per i colori neroazzurri che non teme il tempo e l’età. Un amore che, se condiviso, dovrebbe già bastare di per sé ad asfaltare Brescia e SPAL in modo da dare una degna conclusione ad un anno nato male ma che non deve necessariamente finire peggio.

POLLICE GIU’ – Adrian Rus

Sostituisce al centro della difesa neroazzurra un Barba che non era stato benissimo nel corso della settimana e suo malgrado è protagonista in negativo dei tre goal messi a referto dal Frosinone. Sua la deviazione che rende il sinistro sgangherato di Garritano mortifero per Nicolas, sua la blanda marcatura sul gigante Borrelli libero di impattare di testa con troppa facilità il cross di Rohden, suo il violento passaggio per Marin che non riesce a controllare il pallone e dà il là alla rete di Caso. Più sfortuna che imperizia tutto sommato, ma sono tre situazioni che pesano come un macigno sul risultato finale e che rischiano di pesare ancora di più sul finale di stagione del Pisa.

H2o

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2 Comments

  1. Sandro

    12/05/2023 at 01:26

    Giusto, giochiamocela fino alla fine!

  2. Stefano

    07/05/2023 at 19:52

    Sono anni che non vado allo stadio, le partite del Pisa le vedo su Sky, il sabato sono al mercato in Paparelli. Forse questo è il motivo principale per cui le cose le vedo in maniera diversa dagli altri, dal vivo è tutta un’altra cosa. Parto da un dato: ho letto le pagelle di due siti di Frosinone. Entrambi hanno dato a Turati (portiere) voto 7. Allora forse proprio male non ragiono. Sento regolarmente i commenti a fine partita su punto radio, e le parole di D’Angelo. Ed ora ho letto l’articolo di Bufalino. Come può una squadra giocate così male da far prendere 7 al portiere avversario!. Abbiamo regalato 3 gol, un’occasione sullo 0 a 0 fornita da Caracciolo e poco altro. Questi hanno vinto il campionato con tre giornate di anticipo. Non mi sembrava che avessero festeggiato molto. E noi? Abbiamo giocato talmente male che quella prestazione l’avrei voluta vedere ad Ascoli, Cosenza Terni, e così via. Le avremmo vinte tutte. Ma che vuoi ora bisogna fare il funerale alla società, società che con le parole di Corrado non sono d’accordo, per la prima volta in tutti questi anni. Ma dato che ascolto anche il pre-partita non lamentatevi sempre quando l’Arena non è piena. C’è chi lavora chi ha una famiglia, e che andare allo stadio tutte le volte pesa economicamente. Non tutti hanno l’ingresso gratis in casa ed in trasferta. Trasferta tutta spesata. Se per caso, diciamo così, si dovesse vincere a Brescia dopo i vostri commenti a fine partita scorsa, non vi lamentate se per l’ultima c’è poca gente allo stadio. Credo che se approviamo ai play-off la squadra prende una forte scossa mentale e che solo il Cagliari può darci noia

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