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L’Analisi Di Pisa Como

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Luci ed ombre per il debutto casalingo del Pisa in questo nuovo campionato di serie B : il Como scappa via due volte sfruttando al meglio due topiche difensive dei neroazzurri che però – come già ampiamente dimostrato a Cittadella – non si danno assolutamente per vinti e vanno a riprendere l’avversario grazie ai goal di Morutan e di Torregrossa. Alla fine arriva un pareggio che per come si era messa la partita è risultato da non disdegnare affatto ma che non rende pienamente giustizia alla prestazione dei padroni di casa che per larghi tratti hanno menato le danze ed hanno costretto i lariani ad alzare le barricate davanti alla propria area di rigore.

PRIMO TEMPO. Un attacco febbrile dell’ultimo minuto mette fuori dai giochi Sibilli e quindi tocca ad Jureskin fare coppia con Morutan alle spalle di Masucci mentre in difesa c’è il debutto in maglia neroazzurra di Calabresi, con Beruatto e Nagy che ritrovano i galloni da titolare dopo il turno di squalifica scontato sabato scorso ; il Como risponde con quella che era la formazione ipotizzata alla vigilia, con Arrigoni che vince il ballottaggio con Baselli e va ad affiancare capitan Bellemo sulla linea mediana mentre in attacco è confermatissima la coppia formata da Cerri e Mancuso. Pronti, via ed ospiti subito in vantaggio : Marin sbaglia l’uscita da dietro e regala il pallone a Bellemo che pesca in profondità Alex Blanco che approfitta del ritardo in chiusura di Hermannsson e trafigge Nicolas in uscita disperata con una precisa rasoiata.

Il Pisa cerca continuamente il fraseggio e si intravedono cose interessanti, Morutan appare particolarmente ispirato ma è da una combinazione in velocità sulla corsia mancina fra Jureskin e Marin che nasce il perfetto cross del giocatore rumeno che arma il colpo di testa di Masucci con la sfera che si stampa sulla traversa a Ghidotti battuto ; nemmeno il tempo di imprecare per la sfortunata eventualità che Bellemo entra a contatto con Morutan al limite dell’area di rigore ospite : per il signor Doveri è calcio di rigore e lo stesso Morutan è perfetto nell’esecuzione dagli undici metri, con l’estremo difensore avversario spiazzato ed il pallone incastonato all’incrocio dei pali.

Sono però del Como le due occasioni che chiudono i giochi nel primo tempo : Arrigoni si inventa una sassata su calcio di punizione da posizione assai defilata con la sfera che fa la barba al montante alla sinistra di Nicolas, poi è Parigini a mettere in mezzo un bel cross dalla corsia di destra con Cerri che sale in cielo con un terzo tempo degno dell’NBA e va a schiacciare di testa il pallone che termina sul fondo per una questione di centimetri. Si va quindi negli spogliatoi su un parziale di parità che è risultato sostanzialmente giusto per quanto visto sul terreno di gioco.

SECONDO TEMPO. Si riparte con Cissé in campo al posto di Masucci e con i padroni di casa che controllano le operazioni ma senza riuscire a mettere eccessiva pressione alla retroguardia lariana ; ciò nonostante l’occasione importante per far girare la contesa è di marca neroazzurra, con Calabresi che sfonda sulla destra e mette in mezzo un bel pallone che Ionita svirgola e che diventa incredibilmente il più comodo degli assist per Jureskin che da posizione invidiabile sceglie la potenza per la sua conclusione e spara malamente addosso a Ghidotti.

De Vitis è costretto ad alzare bandiera bianca ed a lasciare il posto a Canestrelli, mister Maran si gioca pure le carte Touré e Mastinu ma il cambio giusto arriva dalla panchina ospite : Parigini entra in area di rigore neroazzurra dalla sinistra e prova una conclusione che esce fuori totalmente sbilenca ma che in maniera incredibile diventa un assist perfetto per il neo entrato Kerrigan che con un comodo tap-in volante anticipa la blanda chiusura di Beruatto e fa secco un Nicolas apparso evidentemente sorpreso nell’occasione.

Dalla panchina neroazzurra si alza un Torregrossa ancora in ritardo di condizione, il Pisa si getta in avanti soprattutto con la forza dei nervi ed al novantesimo trova un pareggio assolutamente meritato : azione offensiva insistita con Touré che smista un pallone sulla sinistra per Beruatto il cui tiro cross diventa assist prezioso per Mastinu che prova la deviazione sottomisura trovando la miracolosa respinta di Ghidotti, ma il pallone resta nell’area piccola e sul secondo palo si avventa come un falco proprio Torregrossa che rimette il match in parità e bagna con il goal il secondo debutto in poco più di otto mesi all’ombra della Torre Pendente. Grazie Ernesto, perdere questa partita sarebbe stato davvero troppo.

POLLICE SU – Olimpiu Morutan

A Cittadella era entrato a risultato ormai compromesso e con lampi di classe cristallina aveva contribuito con i suoi assist per Sibilli e Canestrelli a riaprire una contesa che sembrava ormai morta e sepolta ; contro il Como parte titolare e si vede fin dai primi minuti di gioco che è il più ispirato in casa neroazzurra, praticamente imprendibile per i difensori lariani. Il suo bagaglio tecnico è evidente che sia un lusso per la categoria, ma a questo il calciatore rumeno aggiunge pure una garra di stampo sudamericano che di certo non guasta in un campionato fisico quale è la serie B ; ed è proprio andando a contendere a Bellemo un pallone sporco che si conquista il calcio di rigore poi trasformato con una pennellata d’autore che manda la sfera ad incastonarsi all’incrocio dei pali. Una gemma che va ad impreziosire ulteriormente una prestazione da applausi, e pazienza se cala il suo rendimento con il trascorrere dei minuti … la sensazione è che quando il pallone è fra i piedi dell’ex Galatasaray possa sempre succedere un qualcosa di importante per i colori neroazzurri. Ed è una sensazione terribilmente bella.

POLLICE GIU’ – Pietro Beruatto

La premessa è che ci eravamo abituati incredibilmente bene – o incredibilmente male, dipende dai punti di vista … – la stagione scorsa, quando sulla corsia mancina il buon Pietro faceva il bello ed il cattivo tempo in entrambe le fasi di gioco ; impossibile a tal proposito non ricordare i due assist per Torregrossa ed Hermannsson messi a referto nella finale di ritorno dei play off. Contro il Como il numero 20 in maglia neroazzurra fa invece fatica sia quando si tratta di difendere sia quando ha la possibilità di spingere e di alimentare la manovra offensiva : lento, poco preciso in fase di appoggio, un’intesa con Jureskin tutta da trovare. Come se non bastasse in occasione del goal di Kerrigan tarda colpevolmente la chiusura sul nuovo entrato ; per fortuna si riscatta parzialmente con il tiro cross dal quale nasce poi il goal del definitivo 2 a 2 ma non basta per rendere sufficiente la sua prestazione. Ripeto, eravamo abituati ad ammirare tutto un altro Beruatto …

H2o

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