Il Pisa Siamo Noi

L’Analisi Di Pisa Bari

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Chiedo venia in anticipo. Perché questo umile scribacchino stavolta non parlerà di calcio. Il calcio, quello vero, quello che ti fa gioire e disperare in egual maniera, è tutt’altra cosa rispetto alla farsa andata in scena questo pomeriggio sul prato dell’Arena Garibaldi. Perché questo scribacchino che si è sempre professato con convinzione assoluta umile quest’oggi si scopre totalmente e tragicamente inadeguato. E non ha remora alcuna ad ammetterlo. Sì, inadeguato. Inadeguato quando in settimana avevo impostato gli articoli relativi a Pisa – Bari come se fosse una semplice partita di calcio. Colpevolmente dimentico della gara di andata quando il pugno in pieno volto con il quale Caprile aveva messo K.O. Touré era stato giudicato regolare da una squadra arbitrale colpita in toto da cecità selettiva. Inadeguato quando avevo ignorato le statistiche che riguardavano il campionato dei galletti : undici calci di rigore a favore ovvero uno ogni tre partite disputate, undici volte in superiorità numerica ovvero una volta ogni tre partite disputate. Roba da guinness dei primati. Inadeguato quando nel post Pisa – Venezia di qualche mese fa mi trovai in difficoltà ad intervistare il tecnico dei lagunari Paolo Vanoli, vergognandomi come un ladro perché gli episodi della partita – inequivocabili comunque – erano andati tutti a favore dei neroazzurri. Inadeguato perché in mix zone questo pomeriggio mi sono limitato ad osservare soltanto qualche giornalista ospite che neanche troppo velatamente perculava il sottoscritto e gli amici di Punto Radio mentre provavamo a raccontare lo scempio andato in onda qualche minuto prima. Inadeguato a non rispondere per le rime addirittura a qualche nome grosso della TV che faceva lo splendido davanti alle telecamere di qualche televisione pugliese, forse mal abituato dal poter dire scempiaggini a getto continuo durante le partite della Nazionale. Inadeguato per aver dovuto ricacciare indietro a fatica le lacrime quando mister D’Angelo si è presentato ai nostri microfoni con in mano un foglio riportante il regolamento relativo alla famigerata regola 8, regola che evidentemente doveva mancare nel manuale sul quale ha studiato il signor (?) Colombo. Che evidentemente geloso di un suo omonimo per cognome di tanti e tanti anni famoso per aver scoperto le Americhe ha pensato bene di scoprire molto più modestamente delle nuove e strambe regolamentazioni del gioco del calcio. Che nel dopo partita ha smesso la giacchetta nera ed ha indossato il vestito di carta fiorita ed il berretto di midolla di pane trasformandosi nel miglior Pinocchio capace di affermare di non essersi accorto di aver toccato il pallone nell’occasione che ha poi portato al calcio di rigore che ha deciso la contesa. Inadeguato, dicevamo. Ma anche stanco. Stanco di parlare di queste cose che nel gioco del calcio dovrebbero essere invece marginali. Stanco di constatare che si era partiti a metà agosto in quel di Cittadella a prenderlo in quel posto per colpa di arbitrucoli assolutamente inadeguati per la categoria e per colpa di un VAR a questo punto adoperato davvero ad minchiam da fischietti in stato di prepensionamento parcheggiati per pietà davanti ad un monitor. Stanco a margine di giornate come queste di dover sentire quel maledetto ritornello che fa tanto radical chic e che recita “sì, ma se si vuole avere ambizioni si deve essere più forti anche di queste cose”. Sì sì, proprio un bel ragionamento del cazzo, complimenti. Or bene, umile, inadeguato e stanco : a posto così ? Giammai. Per essere uno scribacchino a tutto tondo manca l’ultimo aggettivo. Impotente. Credo che ben descriva colui che da anni scrive, scrive e scrive e sostanzialmente non arriva ad alcunché, figuriamoci se riesce a cambiare certe cose o a spostare certi equilibri. Evidentemente è così che deve andare in un mondo spesso ingiusto del quale il calcio sa essere specchio tanto fedele quanto spietato. Non mi resta altro da fare che chiuderla qua, questa disamina che assomiglia terribilmente ad un lamento disperato. E se potete perdonate lo strazio vissuto da questo scribacchino umile, inadeguato, stanco ed impotente. Vorrei aggiungere appassionato, ma stavolta faccio davvero fatica. Perché le merdate come quella subita mio malgrado questo pomeriggio la passione te la fanno scappare via. Forse definitivamente.

H2o

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