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L’Analisi Di Parma Pisa

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Un lampo di Touré a dieci minuti dal novantesimo permette al Pisa di espugnare il “Tardini” e di conquistare tre punti fondamentali per blindare la propria posizione all’interno della griglia play off al termine di una partita assai equilibrata all’interno della quale le due squadre si sono sfidate a viso aperto e sul piano agonistico e su quello tattico ; alla fine la spuntano i neroazzurri che si confermano un osso particolarmente duro quando giocano lontano dall’Arena Garibaldi mentre i Ducali continuano a non trovare continuità di risultati dopo la rocambolesca vittoria ottenuta a Frosinone venerdì scorso.

PRIMO TEMPO. Nel Pisa torna dal primo minuto capitan Caracciolo che sostituisce lo squalificato Hermannsson al centro della difesa mentre tocca a Gargiulo non far rimpiangere Marin in mezzo al campo, in avanti spazio a Moreo con Gliozzi colpito da un attacco febbrile che non va neppure in panchina ; tutto confermato invece in casa Parma rispetto a quelle che erano le sensazioni della vigilia, con Vazquez a fingere da falso centravanti e con Chichizola che un po’ a sorpresa viene preferito a Buffon. Sin dalle prime battute la contesa fila via sui binari dell’equilibrio, con le due squadre che provano a superarsi vicendevolmente ma con i due portieri che alla fine della fiera risultano essere praticamente inoperosi.

Con le due fasi difensive che prevalgono sulle manovre offensive avversarie il tiro da fuori diventa il filo conduttore dei primi quarantacinque minuti di gioco, ma i vari tentativi di Sohm, Bernabé, Gargiulo e Sibilli o peccano di precisione o sono troppo telefonati per far male a Nicolas ed a Chichizola ; i ritmi del match si mantengono comunque piacevoli e nonostante non si contino occasioni da rete clamorose lo spettacolo si mantiene gradevole per i diecimila tifosi che popolano gli spalti del “Tardini”.

SECONDO TEMPO. La ripresa continua sulla falsariga del primo tempo, con il Parma che prova ad attaccare dalle corsie laterali ma che produce tutta una serie di cross che si rivelano essere facile preda di Nicolas ; dall’altra parte il Pisa prova a pungere con veloci ripartenze e va vicino al goal quando Moreo supera in bello stile la marcatura di Osorio provando poi a beffare Chichizola in uscita con un tocco sotto respinto però dal portiere di casa addirittura con il volto.

Inizia la solita girandola di sostituzioni, da una parte e dall’altra, ma il cambio giusto lo pesca mister D’Angelo che getta nella mischia Torregrossa dopo due mesi di assenza forzata dopo l’infortunio rimediato a Ferrara nell’ultima gara del 2022 : neanche il tempo di fare il proprio ingresso in campo che il numero 10 ospite raccoglie sulla trequarti offensiva una sponda aerea di Touré e si inventa un filtrante con il contagiri per lo stesso Touré che scarica sotto la traversa un destro di rara potenza e precisione che non lascia scampo all’incolpevole Chichizola.

Mancano dieci minuti più recupero al triplice fischio del signor Aureliano, mister Pecchia butta dentro tutte le sue bocche da fuoco ma la fase difensiva neroazzurra continua a rasentare la perfezione e blinda un risultato fondamentale per il prosieguo del campionato ; grande festa finale sotto il settore ospiti gremito da 1200 tifosi pisani che hanno potuto ammirare la prestazione gagliarda di una squadra che si conferma ancora una volta realtà importantissima di un torneo cadetto sempre più avvincente, oltretutto al cospetto di un avversario di assoluto blasone che non ha mai fatto mistero delle proprie ambizioni di promozione nella massima serie.

POLLICE SU – Idrissa Touré

Altra prova maiuscola del gigante tedesco che in mezzo al campo detta la propria legge mettendoci corsa, grinta, applicazione tattica e soprattutto tanta fisicità : non si contano infatti i contrasti aerei vinti con i centrocampisti avversari ed i palloni sradicati dai piedi di Bernabé e compagni che se lo ritrovano sempre fra le scatole a sporcare la manovra ducale. Non contento decide di trasformarsi nel match winner della serata costruendo con la generosa assistenza di Torregrossa l’azione che manda in tilt il meccanismo difensivo del Parma, iniziandola con una perentoria sponda aerea e concludendola con una legnata poderosa che si infila sotto la traversa alle spalle del malcapitato Chichizola. Anche nei minuti finali è uno dei più lucidi in casa neroazzurra, diligente nel fare da schermo prezioso davanti alla difesa e pronto a ribaltare il fronte una volta riconquistato il possesso del pallone ; e proprio sull’ennesimo contrasto vinto sulla linea mediana costringe Valenti ad un’entrata killer che costa al difensore di casa il cartellino rosso. Uno dei cardini del Pisa targato Luca D’Angelo, calciatore totale che interpreta alla perfezione il ruolo del centrocampista moderno ; e se dovesse pure iniziare a trovare la via della rete sarebbero davvero dolori. Per gli avversari però.

POLLICE GIU’ – Mario Gargiulo

Non era impresa facile sostituire lo straripante Marin visto nel match di venerdì scorso contro il Perugia ma il buon Mario fa una fatica tremenda a trovare la posizione migliore in mezzo al campo, venendo spesso scherzato dalle accelerazioni di Bernabé e facendo fatica ad avere ragione del dinamismo di Sohm ed Juric. Latita anche quando c’è da inserirsi nella metà campo avversaria, fondamentale questo che lo aveva reso famoso quando indossava la maglia del Cittadella ; della sua partita si ricordano molti appoggi fuori misura ed una conclusione dalla media distanza troppo debole per far male a Chichizola. Ed anche l’azione di filtro sulla linea mediana non è di quelle memorabili.

H2o

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2 Comments

  1. michele

    12/03/2023 at 10:11

    Una palla buttata via incredibilmente da Hermannsson ha causato il solito gol subito in apertura. Ma spero che ci salviamo.

  2. Maurizio

    01/03/2023 at 11:13

    GGgli acquisti di gennaio sono un flop ad oggi, stranamente trovano spazio in formazione sempre,inspiegabile. Naturalmente aspetto i goal di moreo pronto a ricredermi.

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