Il Pisa Siamo Noi

L’Analisi Di Ascoli Pisa

FotoGrid_20230429_130205071

TifoPisa_Logo

Continua il momento no del Pisa che esce sconfitto anche dal “Del Duca” nonostante una prestazione generosa ma evidentemente non sufficiente a contrastare efficacemente un Ascoli che con i tre punti conquistati entra prepotentemente in zona play off. Play off ancora a portata di mano per i neroazzurri che però devono ritornare a macinare punti a cominciare dal match di sabato prossimo contro un Frosinone che già ha festeggiato la meritata promozione in serie A.

PRIMO TEMPO. Mister D’Angelo sceglie la difesa a tre e rispolvera Rus al centro della retroguardia, con Mastinu al fianco di Marin in mezzo al campo e con Moreo unico riferimento offensivo con alle spalle Morutan e Matteo Tramoni ; risponde l’Ascoli con una formazione assai offensiva che vede Pedro Mendes fungere da trequartista alle spalle di Forte e Dionisi e Caligara interpretare il ruolo di mezzala offensiva. Partita sin da subito assai equilibrata e giocata sotto una pioggia fastidiosa, con i padroni di casa che sbattono a più riprese sulla folta retroguardia ospite e con i neroazzurri che provano a fare male in contropiede.

Ad onor del vero grosse occasioni negli ultimi sedici metri non se ne contano né da una parte né dall’altra ; alla fine della fiera di arriva all’intervallo con tre sole occasioni annotate sui taccuini. Due sono di marca bianconera con il colpo di testa di Botteghin che finisce sul fondo per una questione di centimetri e con l’incornata di Dionisi che chiama Nicolas al colpo di reni per salvarsi in corner ; dall’altra parte il violento sinistro di Beruatto costringe Leali ad un difficile intervento per evitare il goal del vantaggio ospite.

SECONDO TEMPO. L’equilibrio vigente sul terreno di gioco si rompe assai presto : calcio di punizione dalla fascia sinistra messo in the box da Caligara, il pallone è basso e filtra fra un nugolo di gambe per poi trovare la deviazione involontaria di Pedro Mendes il cui tocco fortuito con la coscia manda la sfera ad infilarsi all’angolo basso alle spalle dell’incolpevole Nicolas. Ci sarebbe tutto il tempo per rimediare ma il Pisa attuale sembra essere prigioniero degli eventi negativi : non si contano infatti occasioni da rete importanti in area di rigore bianconera.

Anzi, l’Ascoli controlla bene le operazioni in mezzo al campo e riesce addirittura a raddoppiare grazie ai due nuovi entrati : pallone sanguinoso perso in uscita da Marin che Collocolo allunga in area di rigore per Gondo la cui girata a rete senza pretese particolari trova la deviazione di Rus che trasforma il tiro in un assist al bacio per l’accorrente Marsura che con un rabbioso tap-in realizza il più classico dei goal dell’ex.

Sembra finita qua, ma le sostituzioni di mister D’Angelo regalano una speranza ai neroazzurri : dalla sinistra Gargiulo indovina un bel cross di prima intenzione che Gliozzi è bravo a spizzare di testa per l’eterno Masucci che in acrobazia realizza un goal di pregevole fattura che ridà speranza al Pisa. Ma è una speranza che si rivelerà vana : i padroni di casa si difendono con ordine e non rischiano più nulla fino al triplice fischio dell’ottimo signor Abisso che ha il merito di dimostrare che non è più così difficile arbitrare correttamente una partita di calcio.

Finisce con la festa dell’Ascoli che aggancia i nerazzurri in classifica e con il pubblico di casa che canta e balla celebrando la salvezza dei propri beniamini ; dall’altra parte via ai processi sommari, agli anatemi circa una salvezza ancora da conquistare e ad una spugna gettata sul tappeto con pavida nonchalance da parte di molti tifosi (?) neroazzurri evidentemente dimentichi del fatto che mancano ancora tre battaglie alla fine della stagione regolare. Ma a giudicare dal loro comportamento e dalle loro invettive l’essersi garantiti il quinto campionato consecutivo di serie B è già un traguardo di portata titanica per una piazza in buona parte evidentemente incapace di dimensionarsi correttamente all’interno del sistema calcio italiano.

POLLICE SU – Gaetano Masucci

Anche quando tutto il mondo Pisa sembra essere molto più nero che azzurro c’è sempre l’eterno Gaetano Masucci a squarciare il buio che domina l’orizzonte. Con i suoi goal mai banali – e quello contro l’Ascoli è l’ennesimo capolavoro all’interno di un repertorio ormai sterminato. Con le sue giocate d’autore. Con il suo cuore. Con la sua grinta. Con il suo esempio. Con il suo andare ben oltre la carta di identità. Con il suo essere semplicemente, meravigliosamente Gaetano Masucci. Clonatelo. Vi prego.

POLLICE GIÙ – Matteo Tramoni

Rilanciato titolare dopo un paio di mesi dall’ultima volta che era partito dal primo minuto avrebbe l’occasione d’oro per reclamare maggior minutaggio all’interno della squadra neroazzurra, invece finisce subito preda della rude marcatura di Simic e Botteghin ed inizia a girare lontano dall’area di rigore bianconera risultando alla fine della fiera sostanzialmente improduttivo per la manovra offensiva del Pisa. Mai pericoloso dalle parti di Leali, dà la sensazione di voler strafare finendo poi per perdersi in giocate spesso fini a sé stesse, ben diverse da quelle che la scorsa stagione avevano portato il Brescia ad un passo dalla promozione in serie A.

H2o

Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>