Il Pisa Siamo Noi

Bilanci

Lettera

Inizia oggi un nuovo capitolo della storia del calcio pisano.

Per un qualcosa che inizia c’è ovviamente un qualcosa che finisce.

Ed il qualcosa che finisce è spesso materia di bilanci e consuntivi.

Al posto della solita lista dei più e meno relativi all’operato della presidenza uscente preferisco pubblicare una sorta di lettera aperta datata 7 agosto 2015.

Una volta scritta, decisi di non pubblicarla per la paura di gettare ulteriore benzina sul fuoco della polemica sempre più feroce che andava alimentandosi giorno dopo giorno.

Adesso che i giochi sono fatti posso metterne al corrente tutti coloro che avranno la pazienza di leggere questo articolo : sarà un modo magari alternativo per far capire ai nostri followers quanto gli ultimi avvenimenti siano sembrati ai miei occhi una splendida liberazione da un incubo davvero durato troppo a lungo.

Originariamente l’articolo si chiamava Inutile Lettera Aperta All’Attuale Socio Di Maggioranza Dell’AC Pisa 1909.

Egregio sig. socio di maggioranza del sodalizio sportivo avente sede in Pisa presso Piazza della Stazione,

mi rivolgo a Lei attraverso tale denominazione in quanto, a differenza del nostro amico e collaboratore Giuliano Fontani, non ho con la Sua persona una familiarità tale da potermi appellare direttamente al Suo nome e cognome.

Non Le uso neanche la cortesia di chiamarLa presidente in quanto ai miei occhi tale qualifica diretta alla Sua persona suonerebbe quale onta insopportabile nei confronti dei Suoi predecessori, primo fra tutti IL presidente Romeo Anconetani.

Oltretutto arrivo a catalogare tale pubblica missiva quale inutile in quanto gli orridi lacchè dei quali Si è circondato non avranno di certo interesse alcuno a riportarLe quanto segue, visto che non si tratta del consueto servile e ruffiano encomio alla Sua persona ed al Suo operato.

Dopo settimane, direi mesi, di forzato ed autoimpostomi silenzio la mia bocca non può più tacere lo scempio che ormai quotidianamente va in onda davanti ai miei occhi preoccupati.

Tralascio volutamente l’aspetto prettamente sportivo della vicenda, per una forma di rispetto nei confronti di coloro che nonostante tutto remano ogni giorno per tenere a galla una barca che invece il capitano sembra avere tutte le intenzioni di voler fare affondare.

Mi piacerebbe assai averLa qua davanti a me, per poterLa guardare diritto negli occhi e cercare di capire quello che Le passa per la testa, andando oltre le Sue parole che da qualche mese a questa parte sono diventate sempre più criptiche ed indecifrabili.

La cronistoria delle Sue azioni che hanno contraddistinto questa estate così travagliata per i colori neroazzurri ha effettivamente un che di grottescamente machiavellico, bisogna ammetterlo.

Per favore, mi permetta di rinfrescarLe la memoria.

Ha scelto con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia direttore sportivo ed allenatore per la stagione sportiva che deve ancora iniziare, per poi mettere in dubbio l’iscrizione della squadra alla Lega Pro a poche ore dal termine ultimo per presentare la documentazione necessaria.

Ha più volte dichiarato di aver messo in vendita la società della quale Lei rappresenta il socio di maggioranza al costo simbolico di 1 €, salvo poi giocare al rialzo con tutti i possibili compratori che si sono via via avvicinati.

Ha parlato di porte e finestre sempre aperte a nuovi compratori e puntualmente sono scappati a gambe levate soggetti credibili e davvero interessati a risollevare le sorti dell’AC Pisa 1909.

Ma sono ben altri gli aspetti che più mi angustiano.

Lei sta giocando con la passione ed i sentimenti di una città e di una provincia innamorate come poche altre della propria squadra di calcio.

Lei si fa beffe delle opinioni di persone che magari non avranno i Suoi soldi ed il Suo status sociale, ma che hanno vissuto intensamente il Pisa ben prima del Suo arrivo e che continueranno a viverlo intensamente anche quando Lei si sarà allontanato da questo sodalizio.

Lei ha riso dei vari comunicati che nelle ultime settimane hanno pian piano unito tutti gli esponenti della tifoseria organizzata, limitandosi a considerare quali veri tifosi soltanto coloro i quali in maniera cieca e ruffiana hanno sottoscritto praticamente al buio l’abbonamento.

Lei ha contribuito pesantemente a quella ridda quasi demoniaca di comunicati, controcomunicati e smentite più o meno ufficiali che tutto hanno fatto tranne fare chiarezza sull’attuale e reale situazione in cui versa l’AC Pisa 1909 ; anzi, tale incontrollato crogiolo di pareri ha sortito l’effetto boomerang di creare ulteriore confusione e smarrimento all’interno della tifoseria neroazzurra, già duramente provata dalla scorsa deludente stagione.

Lei non ha fatto nulla per non alimentare quelle fastidiose illazioni che coinvolgono direttamente la Sua persona e le Sue attività : come fare a zittire con convinzione coloro i quali affermano che la Sua totale e malcelata riluttanza a cedere la società sia dovuta ad un qualche tornaconto Suo personale del quale ovviamente la città non può essere a conoscenza ? Della serie : a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina …

E poi, mi perdoni, quella Sua reazione sardonica, infantile ed in qualche modo grottesca con la quale ha risposto alla contestazione dell’Arena Garibaldi di mercoledì scorso … davvero un colpo al cuore per ogni sportivo pisano degno di tale qualifica, che da Lei si aspetta di tutto all’infuori che comportamenti puerili, permalosi e nettamente contrastanti con il ruolo che Lei ricopre e con l’età anagrafica che La contraddistingue !

Mi sembra che già così la lista sia di per sé esaustiva e chiarificatrice del contesto antipatico che si è venuto a creare : mi dica Lei come può un qualsivoglia amante del calcio rossocrociato non auspicare un cambio al vertice societario in grado di restituire al nostro blasone quella gloria e quella dignità troppo spesso andate perdute nel corso delle ultime stagioni sportive.

Ma c’è una cosa che proprio non riesco a perdonarLe, ed è il reale motivo per il quale mi sono preso la licenza di scriverLe pubblicamente la presente.

Più che gli insuccessi sul terreno di gioco.

Più che l’aver creato fratture profonde e difficilmente sanabili all’interno di una tifoseria storicamente coesa e compatta.

Aver tolto al popolo pisano la voglia di sognare un futuro migliore per i nostri colori : questo è per il mio punto di vista l’atroce delitto del quale Lei si è macchiato.

E per farLe capire meglio ciò di cui sto parlando, chiudo questa mia missiva mettendoLa al corrente di un aneddoto del tutto personale ma che ben esplica quello che è mia intenzione comunicarLe.

So già che a Lei poco interesserà, ma fa lo stesso : correrò il rischio di aver gettato al vento tempo ed inchiostro virtuale.

Ho da quindici anni al mio fianco una persona che non ha interesse alcuno a seguire lo sport, il calcio e tanto più il Pisa : si sa, nessuno è perfetto …

Con il passare degli anni ha faticosamente imparato a capire quanto invece le sorti della mia squadra del cuore potessero influenzare positivamente o negativamente il mio umore, i miei weekend, la mia vita.

Con lei ho sempre fatto una specie di gioco : rincasando dopo ogni gara dei neroazzurri le chiedevo di indovinare il risultato in base all’osservazione del mio sguardo.

Difficilmente sbagliava.

Ebbene, negli ultimi anni, qualsiasi fosse il risultato conseguito sul terreno di gioco, la risposta è sempre stata la stessa : “abbiamo perso, vero ?”.

Ed io : “no amo, abbiamo vinto ! Perché avremmo dovuto perdere ?”.

“Strano, i tuoi occhi non brillano …”.

“In che senso, scusa ?” rispondo io allibito.

“Torni dallo stadio come quando torni dal lavoro : stanco e senza gioia negli occhi. Ma cosa ci vai a fare, scusa ?”.

Ed io, che per il mio Pisa darei anche un braccio, a questa affermazione non riesce a trovare una risposta sensata, forse perché nel profondo del mio essere sento che ha davvero ragione.

Capisce cosa sto cercando di dirLe ?

Fino a pochi anni fa la domenica sera guardavo la mia lei dormire serena e pensavo : povero amore, ti sei persa la parte più bella della vita !

Ebbene, adesso la guardo assopita sul divano e penso ricacciando indietro una lacrima : beata te amore ! Quante nefandezze, personaggi squallidi e laidi giochi di potere ti sei risparmiata in questi ultimi anni !

Ci rifletta su, se ha un attimo di tempo : questa metamorfosi kafkiana La vede quale responsabile principe.

Ed è un qualcosa della quale non andar di certo tronfio e fiero.

Tutt’altro.

 

In fede,

Gabriele Bianchi

 

P.S. Visto che dell’anonimato dei Suoi detrattori Lei ha sempre fatto scudo e vanto, in questo caso ci sono nome, cognome e numero di cellulare (nella sezione contatti del sito). A Sua completa disposizione per un eventuale nonché improbabile contraddittorio.

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11 Comments

  1. Attilio

    19/08/2015 at 08:05

    Il torto di Battini, che non conosco, e’ stato quello di non aver portato il Pisa in B e quindi di non aver fatto sognare i tifosi pisani. Ma ci ha provato con Braglia, con lo “squadrone di Vitale” e con la dispendiosa campagna di riparazione a gennaio. Il primo deluso pertanto credo che sia lui che ha fatto i debiti, tanti, rimesso soldi, perso anni di lavoro e deteriorato la propria immagine di imprenditore

  2. andrea elbano

    18/08/2015 at 16:05

    Pino Vitale aveva già detto tutto quello che c’era da dire dopo il mancato ripescaggio…”società di dilettanti!!”…..e mi scuso con i dilettanti!!!!

  3. Leonardo

    18/08/2015 at 06:20

    Non è stato il finale che avrei voluto,non per Lucchesi ma per la mancanza totale di chiarezza che non accetto a priori.
    Mi auguro solo che Lucvhesi sia in buona fede e faccio davvero pulizia e ci tolga quel l’esercito di ridicoli di addetti che sono trasversali allie gestioni e ai fallimenti.
    Alla stampa pisana rimprovero solo una cosa: perché non è andata a fare un’intervista a Pino Vitale?

  4. davide

    17/08/2015 at 23:08

    Finalmente l’era Battini e’ finita. Anche se a mio parere i debiti sono tanti ripartiamo tutti insieme con un unico intento…. riportare i colori del pisa nel calcio che conta.Un grande grazie a Lucchesi per essersi esposto in prima persona per cercar di riportare il vero calcio a pisa .NOI PISANI NON MORIREMO MAI PERCHE’ABBIAMO IL PISA NEL SANGUE .TUTTI ALL’ARENA!!!!!!

  5. neroblu fino al midollo

    17/08/2015 at 20:45

    Come è possibile non condividere?
    Quel che è stato è stato, oggi inizia un nuovo ciclo.
    Se non verrà presa in considerazione da chi ha occupato la poltrona presidenziale fino a ieri, che sia da monito per colui che quella poltrona occuperà da oggi.

  6. aledapisa

    17/08/2015 at 20:28

    Seguo il Pisa da diversi decenni ed ho vissuto in diretta tanti momenti, dalla prima trasferta da bambino a Venezia nel 1968 con i miei genitori al goal di Favasuli a Perugia che è stata l’ultima grande emozione provata. Ho vissuto in diretta anche la storica assemblea di ieri sera ; i dubbi inevitabilmente rimangono ma lasciatemi sperare che sia un nuovo inzio che possa portarci di nuovo a sognare che è poi la vera magia del nostro amore per il Pisa.

  7. mai una gioia

    17/08/2015 at 18:47

    Anch’io caro amico, ho patito tanto ….. speriamo sia finita questa pagina indegna della nostra storia ….

  8. orazio

    17/08/2015 at 18:42

    AMICO MIO, SCUSA SE TI CHIAMO AMICO ANCHE SE NON TI CONOSCO ,MA LA TUA SCIARPA è LA MIA SCIARPA E LE TUE LACRIME LE MIE LACRIME PER TROPPO TEMPO SIAMO STATI IN QUESTA SPECIE DI LIMBO CHE NON CI APPAGAVA PIU’,ORSU BANDO ALLA TRISTEZZA UN NUOVO CAPITOLO INIZIA E COME TUTTE LE STORIE LA SPERANZA RIFIORIRà E CON ESSA IL NOSTRO GRANDE TIFO PER I COLORI NERAZZURRI DEL PISA .

    N.B scusa se ho scritto in maiuscolo

  9. paul

    17/08/2015 at 18:12

    BRAVO GABRIELE BIANCHI…….NELLA PARTE FINALE RIVEDO ME STESSO, IDENTICA SITUAZIONE FAMILIARE, TE SEI MALATO MI SONO SENTITO DIRE ALL INIZIO POI COL TEMPO HA CAPITO E NON ME L HA PIU DETTO……LUI E IL ENTOURAGE SONO UNA DELLE PAGINE PIU TRISTI DEL PISA CALCIO…

  10. Roberto62

    17/08/2015 at 17:20

    Bravo condivido quasi totalmente la tua lettera perché solo un vero tifoso può scrivere certe parole . Basterebbe questa lettera per farne uno striscione da appendere allo stadio perennemente, in tutti questi giorni dopo che stato versato un quintale di inchiostro per me cose più vere di quelle scritte da te non ho avuto il piacere di leggerle di nuovo bravo ROBY 62

  11. andrea elbano

    17/08/2015 at 15:50

    tempo perso….caro Bianchi….

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