Il Pisa Siamo Noi

Giuseppe Corrado A Tutto Campo Per Il NeroAzzurro Di Massimo Marini

corrado

Puntata speciale quella di questa sera de Il NeroAzzurro di Massimo Marini – in onda ogni martedì dalle 21.30 in diretta su Granducato TV (canale 14 del Digitale Terrestre) e sul portale SestaPorta.tv – visto che negli studi di SestaPorta è presente il presidente dell’AC Pisa 1909 Giuseppe Corrado, pronto a rispondere alle molte domande relative al futuro del sodalizio neroazzurro, senza disdegnare qualche considerazione sui mesi appena trascorsi segnati dalla retrocessione in Lega Pro. Giuseppe Corrado.

Di seguito riportiamo le dichiarazioni salienti rilasciate dal presidente dell’AC Pisa 1909.

Il nostro settore giovanile è la nostra ricchezza. Il prossimo anno ci saranno quattro squadre in più rispetto alla stagione appena conclusa ; noi abbiamo programmato il settore giovanile relativamente alla stagione 2017-18 già a febbraio e la retrocessione in Lega Pro non ferma di certo i nostri programmi. Adesso abbiamo otto scuole calcio affiliate, quando siamo arrivati ce n’era una soltanto ; credo che il settore giovanile abbia avuto la spinta che doveva avere nonostante tutte le difficoltà.

La denominazione Pisa Sporting Club è di proprietà del signor Grassini, con il quale abbiamo trovato un accordo ; adesso aspettiamo domani alle 12 per sapere quale sarà il nostro logo attraverso la votazione dei nostri tifosi, anche se già c’è una indicazione di massima visto il gran numero di voti che ha ricevuto un logo in particolare.

L’incontro di stamani con l’amministrazione comunale ha confermato la simbiosi di obbiettivo fra Comune ed AC Pisa : i lavori all’Arena partiranno secondo quelli che sono i tempi burocratici. Sarà un’opera di riqualificazione non solo dello stadio ma anche dell’intero quartiere di Porta a Lucca ; noi abbiamo sfruttato una legge che in Italia accelera i tempi quando si parla di ricostruzione degli impianti sportivi, e mi stupisco che altre realtà trovino difficoltà nel riqualificare i propri impianti. E’ un investimento che si aggira intorno ai 30 milioni di euro.

Noi abbiamo stilato un progetto basato sulla rivalutazione dell’area, e la città trarrà certamente beneficio da questa riqualificazione. Siamo retrocessi da poco, adesso mi aspetto di vedere quale sarà la risposta della città, anche dal punto di vista degli imprenditori. Per il momento non abbiamo riscontrato cambiamenti di orizzonte : il veicolo calcio ha una rilevanza importante a prescindere dalla categoria che il Pisa disputa. Certo cambia qualcosa, ed in peggio, a livello di imprenditoria nazionale.

Prima di annunciare l’allenatore dobbiamo sceglierlo … molti tecnici si sono addirittura offerti senza neppure essere interpellati. La scelta sarà ristretta a qualche nome, qualcuno di questi è uscito sui giornali. Non abbiamo ancora annunciato il tecnico perchè davvero non l’abbiamo scelto, adottiamo metodi di screening all’avanguardia in questo mondo. Crediamo di annunciare il nuovo tecnico entro la fine della prima settimana di giugno.

Arriverà un tecnico che considera Pisa una prima scelta, non certo un ripiego. Dovrà essere un allenatore vincente, predisposto alla vittoria e non necessariamente che abbia vinto in precedenza. Anche la squadra verrà costruita con questa caratteristica, cercando magari di creare un qualcosa che riesca a divertire i nostri tifosi.

Se mi sono pentito di non aver cambiato allenatore ? Io ritengo la coerenza e la trasparenza qualità fondamentali nella vita : noi siamo arrivati su un treno in corsa e con mille difficoltà, una società che stava fallendo, ed abbiamo deciso di adottare la soluzione conservativa. Spesso in una soluzione del genere si azzera e si riparte ; questo lo abbiamo fatto da un punto di vista economico ma non da quello sportivo, visto che potevamo adoperare il mercato di gennaio per provare a risollevare la situazione. Abbiamo deciso di dare massima carta bianca a colui che aveva guidato il Pisa durante i primi difficilissimi mesi, mettendolo al centro del progetto sportivo. Credo che una tale progettualità dovesse essere portata fino alla fine del campionato. Comunque rifarei quello che ho fatto, sarebbe stato difficile giustificare agli occhi della piazza l’allontanamento di mister Gattuso. Oltretutto le alternative a quella situazione non erano di nostro gradimento.

Col senno di poi uno averebbe potuto fare altre mille scelte, ma valutando le situazioni dal di dentro la chiave di lettura è stata assai diversa rispetto a quella di coloro che valutavano dal di fuori. Certo, la gara di Vicenza è stata la chiave di volta in negativo della stagione, ma alla fine abbiamo optato per una sorta di retrocessione “di riconoscenza”. Fossimo stati più freddi avremmo probabilmente preso decisioni diverse, ma abbiamo forse subito l’umore della piazza che era per larga parte a favore di mister Gattuso.

Alla fine del girone di andata il Pisa era penultimo (con la penalizzazione) ; alla fine del girone di ritorno il Pisa è finito ultimo. Noi a gennaio abbiamo fatto quello che ci aveva chiesto mister Gattuso, lo abbiamo tranquillizzato circa il nostro impegno sul mercato di gennaio ed abbiamo preso i giocatori che lui voleva. Addirittura di alcuni di loro ci ha presentato anche i procuratori.

Noi siamo della filosofia che la musica la sceglie chi paga l’orchestra. La scelta che abbiamo fatto si è rivelata sbagliata ed il Pisa è retrocesso ; se ci fossimo salvati e mister Gattuso fosse rimasto non avrebbe comunque più avuto tutto il potere decisionale che aveva avuto prima del nostro arrivo. La cosa varrà anche per il prossimo nostro tecnico, che dovrà allenare la squadra che la società gli metterà a disposizione. Corrado troppo buono ? Non direi. Con Gattuso il rapporto inizialmente era molto buono, poi si è via via raffreddato forse perchè con il nostro atteggiamento abbiamo consumato tutti gli alibi possibili.

Stiamo lavorando per gli sponsor per la prossima stagione, con l’obbiettivo di generare il massimo valore per la serie C anche in base a quelli che sono i parametri per il prossimo campionato di terza serie. Anche la scelta di Adidas quale nostro fornitore tecnico va in quest’ottica. Noi ci ispiriamo ad un modello societario ed imprenditoriale virtuoso, anche se poi alla fine quello che ai tifosi davvero interessa è il risultato sportivo. Noi dobbiamo porci a tutti i costi l’obbiettivo di vincere : per il pubblico, per quello che è stato il nostro investimento, per le nostre ambizioni. L’anno prossimo giocheremo per tornare subito in serie B. Ricci è anche più motivato del sottoscritto.

Nel processo di analisi dell’investimento abbiamo studiato cosa rappresentava Pisa per il turismo e per le sue eccellenze. Abbiamo invece sottovalutato la passione dei pisani per il calcio, una sorta di follia che ha stupito addirittura i presidenti delle squadre che hanno giocato contro di noi. L’entusiasmo del nostro pubblico nonostante la retrocessione è la cosa più bella di questi mesi davvero difficili.

Quando si intraprende un progetto si sa che ci sono difficoltà da superare. Le difficoltà legate alla questione economica sono state superate, adesso c’è da dedicarsi alla parte sportiva ed ottenere i risultati che sono richiesti dalla tifoseria. Adesso il nostro pubblico può andare in vacanza tranquillo sapendo che il Pisa sarà sicuro protagonista nel prossimo campionato.

 

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