Il Pisa Siamo Noi

Giuseppe Corrado Presenta Il Nuovo DS Roberto Gemmi

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A tre settimane dalla sconfitta patita contro la Viterbese e dalla conseguente eliminazione dai play off torna a parlare la dirigenza neroazzurra e lo fa nella figura del presidente Giuseppe Corrado, all’indomani dell’ufficializzazione delle dimissioni del DS Raffaele Ferrara. Presentato il nuovo direttore sportivo del Pisa SC Roberto Gemmi. Conferenza stampa Giuseppe Corrado.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle dichiarazioni del numero uno di via Cesare Battisti e del nuovo responsabile dell’area tecnica.

Giuseppe Corrado : Ieri abbiamo comunicato le dimissioni di Raffaele Ferrara, cosa che a me ed ai soci è dispiaciuta molto soprattutto dal punto di vista umano ma anche dal punto di vista tecnico, come dimostra il terzo posto ottenuto al termine della stagione regolare. Ed inoltre grazie a lui abbiamo rimesso in piedi il settore giovanile, linfa vitale di ogni società calcistica. Durante l’anno ci sono state molte divergenze fra le nostre valutazioni e quelle della piazza, dei tifosi, dei media ; inutile dire che vivere la società dall’interno porta a tutta una serie di valutazioni che sono reali e diverse da quelle che arrivano dall’esterno. Credo che il problema di questa stagione è l’aver comprato una società profondamente malata ed aver provato ad instillarvi al suo interno il seme della salute, operazione niente affatto facile. Quando acquisimmo la società qualcuno mi disse di fare piazza pulita, e forse abbiamo sbagliato a non dar loro retta, limitandoci nel fare soltanto qualche piccola modifica. Per fare una buona ristrutturazione si deve abbattere tutto quello che c’è di vecchio, e per questa stagione abbiamo deciso di fare una ristrutturazione vera. Il nuovo progetto sportivo è stato affidato a Roberto Gemmi, gli daremo la piena autonomia di scelta e gli affideremo la costruzione della nuova squadra. Lo scorso campionato abbiamo cambiato tre allenatori per capire che forse il problema non era l’allenatore : per vincere servono molte altre cose. La continuità del progetto societario e sportivo è il nostro primo obiettivo, i tifosi non devono certo avere paura che la società non si iscriva al campionato. Non si deve però dimenticare da dove siamo partiti, l’acquisizione di una società in bancarotta e piena di pendenze che ci ha costretto a subire una calendarizzazione di debiti che ci tormenterà anche nei prossimi anni. Oggi si apre una nuova stagione : il progetto prevede una società virtuosa che ogni anno riesca a generare valore, altrimenti si rischia di fare la fine che faranno molte società di serie C che non si iscriveranno al prossimo torneo. Un tifoso dovrebbe guardare la classifica insieme al bilancio, che è quello che garantisce la sopravvivenza di una società di calcio. Noi siamo imprenditori esterni che non hanno attività nel tessuto cittadino, ed in qualche modo dobbiamo creare valore per il nostro progetto sportivo, per renderlo sempre più importante. Ci aspetta un lavoro importante e per questo abbiamo scelto un direttore sportivo giovane ed ambizioso, che già da fuori conosceva perfettamente le problematiche che affliggevano il Pisa dimostrando così di essere un gran conoscitore di calcio. Con lui ci siamo trovati facilmente allineati su quelle che saranno le ipotesi di lavoro per la prossima stagione. Per il ritiro è confermato Storo : partiremo indicativamente il 13 luglio e ci saranno due amichevoli nei due week end nei quali saremo in Trentino ; torneremo poi a Pisa per la prima gara di Coppa Italia. Per quanto riguarda lo stadio posso dire che ho incontrato tutti i candidati sindaco e credo che sia un progetto che comunque partirà perché è una progettualità che crea valore per il Comune e per la città di Pisa. Il marketing ? Per noi è fondamentale. Lo sponsor ? Vogliamo cercarne uno definitivo per tutta la stagione, nella speranza che l’aeroporto di Pisa non ci volti le spalle e non vada a sponsorizzare la Fiorentina …

Roberto Gemmi : Sono orgoglioso di lavorare per il Pisa : il blasone, la società, i tifosi, è come essere stato chiamato dal Real Madrid. E così sarà per i giocatori che prenderemo e che resteranno : dovranno essere orgogliosi di vestire la maglia neroazzurra. Non è detto che chi spende di più vince, di solito vincono le squadre che hanno saputo creare una alchimia importante in tutto l’ambiente. Sono pronto per questa sfida, sono convinto di quanto valgo come dirigente perché conosco benissimo tutti i problemi che affliggono questa categoria. Sono sicuro della società nella quale sono venuto a lavorare, un esempio di serietà in una categoria dove invece le società arrancano. Credo in un calcio fatto di umiltà e di quotidianità, con la comunicazione che è un aspetto importante per il raggiungimento degli obiettivi. Non sopporto il concetto degli alibi. L’allenatore ? Lo scelgo io, non sopporto le ingerenze della società in quello che deve essere il mio lavoro. Petrone ? Ci devo ancora parlare, come devo parlare con altri allenatori prima di fare la scelta definitiva. Conosco tutti i giocatori che torneranno dai rispettivi prestiti, bisognerà capire quale sarà la loro volontà nei confronti del restare nel Pisa ; Pisa che comunque non farà beneficenza perché ha bisogno di gente convinta che non guarda solo all’aspetto economico. Il budget ? Per me è un qualcosa che può diventare un alibi in caso di insuccesso, io poi sono uno che non accetterà aste con i giocatori e con i loro agenti. L’allenatore condividerà molto con me le mosse di mercato, anche se poi alla fine i giocatori li scelgo io. Il panorama economico che c’è in giro non mi aiuterà di certo a piazzare certi giocatori ; so che ci sono elementi che questa stagione hanno reso ben sotto le aspettative, con loro parlerò e vedremo come muoversi. L’esperienza di Arezzo mi ha insegnato tantissimo, la salvezza nonostante i quindici punti di penalizzazione è anche un poco merito mio. Sogliano ? Per me è come un fratello maggiore, mi ha insegnato tutto. Non mi sono dato un tempo per scegliere l’allenatore, sono valutazioni da fare per bene. La mia idea di calcio è rappresentata dalla foto di Bergreen con la maglia strappata.

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