Il Pisa Siamo Noi

Contropiede – Attenti a Non Diventare EX

Contropiede

greppia

ATTENTI A NON DIVENTARE EX

Il calcio brucia le passioni e le verità. Quest’anno il Pisa si è proprio superato per dimostrarcelo. Il “giorno dopo” è una tragedia, sempre. Ti puoi permettere tutto, ma non diventare un ex. In pochi mesi il Pisa ha perso il direttore sportivo, l’allenatore e il capitano, in qualche modo le figure più rappresentative dopo il presidente Battini. E in effetti Vitale, Braglia e Morrone hanno assaggiato la frusta della diffamazione. E non solo.

Prima di divenire ex Braglia era un eroe, acclamato al suo ritorno a Pisa da duemila persone festanti, allo slogan “con Braglia non si sbaglia”. Vitale salì per la prima volta le scalette dell’Arena accolto da una standing ovation da star del calcio, adulato anche per la catena d’oro che ostentava al collo e il Rolex al polso. A Morrone i gradi di capitano furono dati d’ufficio. Lo meritava il suo curricula di giocare di serie A, il piglio del campione che con un bagno di umiltà aveva accettato di giocare in terza serie per onorare la piazza pisana.

Braglia era una garanzia di vittoria, Vitale la sicurezza di una campagna acquisti straordinaria, Morrone il giocatore additato, fino al’altro giorno, come l’esempio per i giovani compagni di squadra, un modello di serietà e professionalità.

Poi c’è il fatidico “giorno dopo”. Vitale è stato accusato di aver sbagliato tutto il mercato estivo al punto da fargli revocare la firma sui contratti ala vigilia della sessione invernale. Braglia è stato prima delegittimato e messo sotto tutela, poi licenziato quando era ormai chiaro che il primo posto era una chimera. Morrone è stato preso a schiaffi dai tifosi quando è apparso difficile raggiungere anche i play off.

E tutti e tre hanno subito anche l’infamia, perché il veleno è sempre amaro. Su Vitale hanno insinuato i peggiori mannelli, Braglia è stato ricoperto d insulti sconfinato anche nella sua vita familiare, Morrone è stato paragonato a Schettino.

E’ stato risparmiato solo il presidente Battini, rimasto ben saldo al suo posto. E’ imprigionato al suo posto di comandante in capo perché sa benissimo cosa comporta diventare un ex. E’ per questo che non passa la mano e non vende: a Pisa diventare significa fare la fine del cane imbalsamato del Principe di Salina, il primo servo che passa ti prende a calci.

GIULIANO FONTANI

Di Chi Sono Le Maggiori Responsabilità?

View Results

Loading ... Loading ...
Condividi questo articolo:
Facebook Twitter Email

One Comment

  1. andrea elbano

    24/03/2015 at 15:22

    …”Il calcio è bello perché è vario…” questa frase è un “modo di dire”sentito e risentito, ma vero!!Io dico che in campo ci vanno i giocatori e non l’allenatore o il Direttore Generale o il Presidente e di conseguenza, senza farsi tante “seghe mentali”, LORO sono nel bene e nel male i diretti interessati e di conseguenza i veri, unici colpevoli della situazione che si è creata a Pisa.Purtroppo,come dimostrato anche dal LORO “capitano”(volutamente minuscolo)non sono capaci di affrontare la realtà consapevoli dei LORO limiti caratteriali….non gli è stato chiesto di vincere(non ne sono capaci..)ma solo di LOTTARE in campo per rispetto di tutti quei tifosi che LORO hanno deluso!!

Leave a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>