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Commento e Pagelle Pordenone Pisa

pagelle e commento

Rischiando il minimo indispensabile il Pisa inchioda il Pordenone sullo 0 a 0 e si qualifica con pieno merito alla finale play off contro il Foggia di mister De Zerbi. Pagelle Pordenone Pisa.

Con una prestazione accorta e grintosa e risparmiando il maggior quantitativo possibile di energie fisiche e nervose il Pisa neutralizza senza particolari patemi il tentativo di rimonta di un generoso Pordenone e si qualifica per la finalissima play off : avversario dei neroazzurri sarà il Foggia, che in serata ha battuto per 2 a 1 il Lecce di mister Braglia e che fra sette giorni sarà ospite all’Arena Garibaldi per la gara di andata. Un’altra domenica vietata ai deboli di cuore. Un altro scoglio da superare nella via verso quella serie B che giorno dopo giorno si allontana sempre più da un qualcosa di utopico, nonostante una querelle societaria che inizia a preoccupare i tifosi neroazzurri, loro malgrado fin troppo abituati a simili antipatici scenari.

Stadio Bottecchia sold out da giorni, 800 tifosi pisani al seguito di capitan Mannini e compagni, terreno di gioco dalle dimensioni fin troppo ristrette e reso ancor più insidioso dal nubifragio che si abbatte su Pordenone poco prima del fischio di inizio del signor Mainardi. Mister Gattuso conferma in toto l’undici che aveva iniziato la gara di andata, compresi i due diffidati Di Tacchio e Cani ; i padroni di casa rispondono con un 3-4-2-1 a trazione chiaramente anteriore, con l’unica punta Berrettoni supportata dal continuo svariare di Buratto e Beltrame, mentre sulla linea mediana ci sono Pederzoli e Pasa a proporre gioco ed a dettare i ritmi.

Inutile dividere il commento fra prima e seconda frazione di gioco, visto e considerato che il copione si mantiene costante per tutti i novanta minuti. I padroni di casa provano a spingere alla ricerca di quel goal che riaccenderebbe le speranze di rimonta ma in fin dei conti non fanno altro che collezionare corner improduttivi e tentativi dalla distanza che non creano problemi ad un Bindi alla fine inoperoso ; il Pisa si limita ad agire di rimessa ed a giocare con il cronometro, sempre più amico dei colori neroazzurri con il trascorrere del tempo.

La partita scorre via senza particolari sussulti, nonostante la solita girandola di sostituzioni che non sposta gli equilibri sul terreno di gioco. Soltanto sul finire di gara si surriscaldano un po’ troppo gli animi, con i giocatori del Pordenone che provano a mettere in pratica una antipatica caccia all’uomo della quale fa le spese Marchi, espulso per una brutta entrata ai danni di Golubovic. Unica nota negativa della giornata le tre ammonizioni a carico dei giocatori neroazzurri : i cartellini gialli rimediati da Golubovic, Lisuzzo e Mannini mandano i tre atleti in diffida al pari di Cani e Di Tacchio.

Ma tant’è : al triplice fischio del direttore di gara può esplodere la gioia dei tifosi neroazzurri presenti al Bottecchia. Il Pisa è in finale play off. Il sogno chiamato Serie B continua.

Le Pagelle :

Bindi 6 : Un paio di uscite alte, un paio di uscite basse e neanche una parata degna di tal nome. Come del resto nelle precedenti gare dei play off …

Avogadri 6,5 : Ancora una volta chiamato a presidiare la corsia di sinistra, riesce a mettere il suo grande dinamismo e la sua notevole esperienza a servizio della squadra. In un paio di circostanze prova una perentoria sortita offensiva ma è poco assistito dai compagni.

Lisuzzo 7,5 : Il solito muro che gli avversari non riescono proprio a superare. La chiusura in scivolata su Beltrame a pochi passi da Bindi è da campione, le uscite palla al piede dall’area di rigore neroazzurra sono da applausi. Peccato soltanto per quel pallone perduto a pochi minuti dal novantesimo che lo costringe al fallo da ammonizione, l’unica macchia in una gara altrimenti perfetta.

Di Tacchio 6,5 : Fa legna in mezzo al campo stando bene attento a non rimediare un cartellino giallo che gli costerebbe la squalifica per la finale di andata. Ciò nonostante il suo apporto è ancora una volta prezioso, anche quando si trova a dover impostare il gioco con il suo piede sinistro che si sta rivelando sempre più educato domenica dopo domenica.

Cani 6 : Troppo spesso lasciato solo contro l’intera linea difensiva neroverde, fa gara di sacrificio e prova a far salire la squadra con i suoi movimenti. Sbaglia in un paio di circostanze la misura del suggerimento per i compagni di reparto lanciati verso la porta difesa da Tomei. Abbandona il campo esausto dopo avervi lasciato tutto quello che aveva.

Varela 6,5 : Domenica scorsa il fioretto, questo pomeriggio la clava. Al Bottecchia si è visto un Varela carico di quel veleno così caro a mister Gattuso : sempre pronto a fare pressing sui difensori avversari, sempre pronto a disturbarne l’impostazione del gioco, capace addirittura di catturare molti palloni vaganti nella zona nevralgica del terreno di gioco e renderli giocabili per i compagni. Fermato con le cattive le poche volte che riesce a sprintare verso l’area di rigore neroverde.

Crescenzi 7 : Con Lisuzzo forma una cerniera difensiva che è un lusso per la categoria. Insuperabile nel gioco aereo, implacabile nell’anticipare l’avversario, sempre pronto a spazzare l’area di rigore neroazzurra quando il momento lo richiede, molto spesso pericoloso quando si spinge in avanti per sfruttare al meglio le proprie abilità fisiche.

Verna 7 : La solita gara tutta corsa e sostanza, un vero incubo per Pederzoli e Pasa che se lo trovano sempre alle calcagna ogniqualvolta vengono chiamati in causa per costruire la manovra neroverde. Nel primo tempo sfiora per ben due volte la rete del vantaggio per i neroazzurri, nella ripresa viene sostituito per qualche acciacco fisico che comunque non dovrebbe destare preoccupazione in vista della finale di andata.

Golubovic 6,5 : Nonostante la giovanissima età il laterale serbo gioca con la sicurezza del veterano : dalle sue parti proprio non si passa. Nel secondo tempo si rende protagonista di alcune sortite offensive degne di nota, ed in una di queste costringe al fallo da espulsione Marchi. Unica nota stonata l’ammonizione rimediata per aver ritardato la ripresa del gioco, una situazione ch che poteva essere evitata considerando il largo vantaggio del quale godevano i neroazzurri.

Mannini 6,5 : Gara di sacrificio quella del capitano neroazzurro, che nella ripresa viene abbassato sulla linea dei difensori per sbarrare ogni via di attacco al Pordenone. Il buon Daniele interpreta il ruolo con abnegazione assoluta e grande acume tattico, subendo oltretutto il gioco duro e provocatorio degli avversari che alla fine della fiera gli costa un cartellino giallo che francamente si poteva anche evitare.

Tabanelli 7 : Testa costantemente alta, pallone costantemente in suo possesso, avversari di solito saltati come birilli, azioni trasformate da difensive in offensive in un batter di ciglia. Quando Fabrizio Lucchesi ce lo presentò come valore aggiunto per la categoria aveva ragione da vendere.

Eusepi 6 : Come Cani si trova costretto a guerreggiare contro tutta la difesa neroverde, ed i risultati non sono sempre quelli sperati.

Ricci 6 : Continua il lavoro di Verna in mezzo al rettangolo verde, mostrando la giusta gamba e la giusta cattiveria agonistica.

Peralta S.V.

Gattuso 7,5 : I suoi ragazzi lasciano davvero le briciole agli avversari e non fanno neanche partire il tentativo di rimonta del Pordenone. L’impegno è tutt’altro che sottovalutato e la finale è il giusto premio al lavoro di un anno. Chapeau.

 

 

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2 Comments

  1. marco

    30/05/2016 at 09:21

    Fautario anche se non giochi porti fortuna hai portato fortuna al Frosinone al Como ora non c’e’ DUE SENZA 3
    forza PISA

  2. Colste

    30/05/2016 at 08:19

    In 180 minuti 0 tiri del Pordenone. Non si arriva fino qui essendo così scarsi. Ma nemmeno noi siamo dei fenomeni (anche il Foggia di ieri sera in difesa è poco). Dove sta la verità?

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