Fermo Posta

Apriamo la nostra cassetta delle lettere virtuale per far rispondere ai vostri quesiti il nostro Giuliano Fontani.

Subito dopo la richiudiamo per metterla a disposizione dei lettori per scrivere opinioni, commenti e formulare domande sull’attuale momento del Pisa. A ruota libera. Aspettiamo fiduciosi i vostri messaggi, con una raccomandazione: non abbiate paura di essere irriverenti. Le risposte, di sicuro, non lo saranno.

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DOMANDE

Ho l’impressione che il dg Lucchesi sia stato chiamato solo per fare piazza pulita di tutto il “personale” dipendente esistente al tempo…e anche di una nutrita fetta di giocatori (Carparelli in primis…) per risparmiare su tutti i loro contratti, ma allora come puo’ il “buon” BABBO BATTINI …dire che il prossimo anno punteremo al salto di categoria? Cosa si puo’ fare per non ripetere un ennesima annata di stenti e di promesse mancate avendo come unico obiettivo la salvezza?…..ma Palmas e Minguzzi, oltre a tutto lo staff del settore giovanile mandato via di volata (Baggio, Lavezzini ecc.)…avevano fatto cosi’ male per avere questa epurazione?….poi ci si domanda come mai (provvedimenti questurini a parte) all’Arena non ci va ormai piu’ nessuno?

Michele

Possibile che per fare una squadra competitiva sia necessario fare una vera e propria rivoluzione? Si parla di cambiare 17-18 giocatori degli attuali 22 componenti della “rosa”. Sarà difficile, in questo modo, mettere insieme subito una squadra da promozione.

Alessio 78

Ogni tanto nel Pisa qualche giocatore esce improvvisamente di scena. Stavolta è il caso di Audel. Ma cosa è accaduto? Il giocatore, oltretutto, è un capitale del Pisa. Perché lasciarlo sistematicamente in tribuna? Del resto nel girone di andata aveva giocato bene…

Silvana C.

RISPOSTE

Le domande di Michele e Alessio si sovrappongono, pure con qualche significativa differenza. Michele ha il timore che la “piazza pulita”, per dirla con le sue parole, rinneghi anche quella parte di buon lavoro di Palmas e Minguzzi. E non ha tutti i torti perché l’attuale campionato dimostra che tutto il passato non è da buttare. Alessio pone invece un problema che impone a tutti  un’attenta riflessione. Non c’è dubbio che per pianificare una squadra da subito competitiva per la promozione  non è indicato cambiare tutta la “rosa della prima squadra. Ma può darsi che i dirigenti del Pisa vogliano intraprendere un programma a più lunga scadenza. C’è da fare i conti però con l’impazienza di una piazza che non vuole assolutamente assistere ad altri campionati di transizione. E qui ci si ricollega alla disaffezione del pubblico: non è un problema di provvedimenti questurini, se non in piccola parte. E’ un problema di entusiasmo. Forse si potrebbe tentare una terza via: partire dalla quarantina di punti che il Pisa farà in questo campionato, scaricare un paio di contratti più onerosi e prendere a parametro zero (ce ne saranno tanti di giocatori in queste condizioni) con un contratto da un centinaio di migliaia di euro quattro elementi esperti, di qualità e ancora vogliosi di vincere. Un investimento, considerando anche i rientri dai giocatori in uscita, oneroso ma non pazzesco, tale da non compromettere comunque il futuro della società anche se la promozione non dovesse essere raggiunta. Ma questa è una strategia che spetta alla società di definire.

Infine Silvana: Pane gioca con uno schieramento difensivo a tre che probabilmente lascia ad Audel minori possibilità di impiego. Ciò detto non si capisce perché un giocatore giovane e valido non sia preso in considerazione neppure per la panchina. Si sa che il calcio vive di grandi innamoramenti e di drastici divorzi però è vero che Audel è capitale del Pisa.

GIULIANO FONTANI

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